giovedì 13 marzo 2014

Wenger duro su Robben: "E' un grandissimo tuffatore"

"E' un giocatore fantastico, ma anche un grandissimo tuffatore". Arsène Wenger a piedi uniti su Arjen Robben nella conferenza stampa dopo l'1-1 di ieri sera all'Allianz Arena, costato, per il secondo anno di fila, l'eliminazione dell'Arsenal negli ottavi a opera del Bayern. Il tecnico dei Gunners si riferisce al rigore molto generoso concesso all'olandese dopo una serpentina "stoppata" in area da Koscielny. Era il terzo penalty, tra andata e ritorno, di cui curiosamente nessuno realizzato. Poco importa che fosse il 91' e che Müller si sia fatto ipnotizzare da Fabianski e abbia calciato centrale: Wenger aveva il dente avvelenato dopo lo 0-2 di Londra."Robben è bravissimo a creare qualcosa dal nulla", ha incalzato Wenger, "ma da un giocatore come lui mi aspetterei un comportamento diverso. Non appena trova qualcuno davanti, cade. Ne abbiamo parlato ieri coi ragazzi: forse qualche ammonizione gli farebbe perdere il vizietto di tuffarsi". Wenger poi allarga il discorso all'arbitraggio. "Credo che nel secondo tempo le possibilità fossero 50 e 50 ma, nel complesso, nel doppio confronto la differenza l'ha fatta l'espulsione di Szczesny all'andata. Quella decisione ha avuto un impatto enorme anche sull'1-1 di stasera. Ma abbiamo avuto lo spirito giusto fino alla fine. Auguro buona fortuna al Bayern, è una buona squadra, ma penso che sia più vulnerabile rispetto allo scorso anno''. "Ho sempre detto che essere un buon allenatore vuole anche dire saper accettare la sconfitta", ribatte Robben. "Quando vinci è giusto essere euforici ma quando perdi non puoi lamentarti per le sciocchezze". E continua: "Non per difendermi, ma i due rigori erano netti. Da un allenatore del suo livello mi aspetterei un po' più di classe". Già dopo l'andata Robben si era espresso chiaramente sul rigore e l'espulsione del portiere dell'Arsenal al minuto 37. "Ho rivisto il filmato del fallo di Szczesny nei miei confronti, e posso dire che sono stato molto fortunato. Sarebbe potuto finire con conseguenze ben peggiori. Ho ancora i brividi sulla spina dorsale". L'ala del Bayern aveva attaccato Wenger senza peli sulla lingua: "La sua è stata la tipica reazione dell'allenatore perdente. Non mi sorprendo, visto che si tratta di Wenger. Rivedere il fallo è stato uno shock e mi è venuto in mente il mio periodo di stop recente".In casa Arsenal, alla rabbia per l'eliminazione si aggiunge la preoccupazione per l'infortunio di Mesut Özil, che non è rientrato in campo nella ripresa. Sospetta distrazione al bicipite femorale: oggi tutti gli esami del caso, ma potrebbe trattarsi di uno stop di diverse settimane. da http://www.gazzetta.it/

martedì 11 marzo 2014

CL BAYERN MUNCHEN-ARSENAL= 1-1


Magra consolazione quella di uscire imbattuti dall'Allianz Arena. L'Arsenal non perde ma abbandona la Champions League, con un 1-1 in casa del Bayern Monaco (in gol Schweinsteiger e Podolski), che si limita a controllare una gara che pare più un'esibizione e spreca un calcio di rigore al 90' con Thomas Müller. Dopo il 2-0 dell'andata in favore dei bavaresi, la squadra di Wenger si è accontentata di fare una bella figura, non ha lottato né ha mai creduto di passare il turno. I primi trenta minuti del Bayern sono di comoda e assoluta gestione di palla. Schweinsteiger e Thiago Alcantara iniziano l'azione, che sviluppa poi spesso sull'esterno (meglio Alaba a sinistra di Lahm) e con le iniziative di Ribery e Robben che vengono frequentemente dentro il campo. L'olandese è il più ispirato, facilitato anche dal peso minore della copertura di Cazorla, che fatica nell'azione di raddoppio, dopo la prima marcatura di Vermaelen. Wenger disegna un 4-3-3 con i tre centrocampisti centrali, Arteta, Oxlade-Chamberlain e, appunto, Cazorla: aiutano bene la linea di quattro dietro e dovrebbero diventare chiave nella ripartenza, che invece non c'è. Nullo l'apporto di Özil, completamente fuori gara, Podolski riceve raramente palla oltre la metacampo, mentre Giroud è ben controllato dalla coppia Javi Martinez-Dante (che però si becca un giallo che lo lascerà fuori dal primo match dei quarti di finale). Il Bayern gestisce il 2-0 dell'andata senza dannarsi eccessivamente, l'Arsenal preferisce non rischiare nel primo tempo e si scuote giusto un po' nella ripresa, quando Wenger leva Özil e inserisce Rosicky. Un paio di fiammate di Podolski non spaventano i padroni di casa, che trovano il vantaggio al 54'. La difesa viene spostata a destra da una percussione, Cazorla non legge il movimento a rimorchio di Schweinsteiger, che si inserisce in mezzo, in solitaria, e può mettere alle spalle di Fabianski il suggerimento di Ribery. Al 54' è 1-0, ma il pareggio degli inglesi arriva tre minuti dopo. Ennesimo lancio in profondità per Podolski, che mette fuori tempo con una spinta giudicata regolare Lahm: con poco angolo, esplode un sinistro sul palo difeso da Neuer, che non riesce nemmeno a deviare. L'1-1 non spaventa il Bayern, che ricomincia a giocare il suo calcio e a gestire il ritmo della gara, con Kroos che sostituisce il non brillantissimo Götze. Nel finale potrebbe anche vincerla: Koscielny colpisce Robben in area ( l'olandese non fa nulla per rimanere in piedi), ma dal discetto Müller calcia troppo centralmente e Fabianski è bravo a deviare la palla che si spegne al di qua della linea. Certamente penalizzato dal sorteggio, che gli ha messo di fronte probabilmente la miglior squadra del Continente, Arsene Wenger finità nuovamente nell'occhio del ciclone. Özil, il giocatore più pagato quest'estate, ha deluso ed è stato sostituito durante la pausa tra i due tempi e, in un match chiave della stagione, l'Arsenal si è trovato senza attaccanti in panchina e con una lista infinita di infortunati. I sostituti deiGunners, al fianco del tecnico alsaziano, erano stasera solo sei: ci si è accorti all'ultimo che Ryo Miyaichi, convocato da Wenger, non poteva giocare in Champions non essendo in lista. Meglio pensare al prossimo derby col Tottenham, in arrivo. da http://www.gazzetta.it/
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Bayern Munich: Neuer 6; Lahm 7, Javi Martinez 7, Dante 6, Alaba 6; Schweinsteiger 7, Alcantara 6.5; Robben 6.5, Gotze 6 (Kroos 59, 7), Ribery 6.5; Mandzukic 6.
Subs: Starke, van Buyten, Rafinha, Pizarro, Boateng, Muller.
Booked: Dante.Manager: Pep Guardiola 6.5.
Goals: Schweinsteiger 54
Arsenal: Fabianski 7; Sagna 6.5, Mertesacker 7, Koscielny 7, Vermaelen 6.5; Arteta 6, Oxlade-Chamberlain 7.5; Cazorla 6.5, Ozil 4 (Rosicky 46, 6), Podolski 7; Giroud 6.5.
Subs: Viviano, Jenkinson, Flamini, Gnabry, Hayden.
Booked: Podolski, Arteta.Manager: Arsene Wenger 6.5.
Goals: Podolski 57
Man of the match: Oxlade-Chamberlain
Attendance: 68,000

sabato 8 marzo 2014

FAC ARSENAL-EVERTON= 4-1


Missione compiuta per l’Arsenal che supera l’Everton in casa e può continuare la sua marcia verso la finale di FA Cup nel tentativo, finalmente, di riprendersi un trofeo dopo tanto tempo di astinenza. I gunners esprimono anche un buon calcio che fa ben sperare in vista della sfida di martedì contro il Bayern all’Allianz. La rimonta è più che improbabile ma gli uomini di Wenger venderanno cara la pelle e tenteranno sicuramente di uscire con onore rispetto ai campioni in carica. Notizie positive per il manager francese arrivano anche da Özil e Giroud che mettono alle spalle le critiche degli ultimi giorni con prestazioni importanti. Per l’Everton finisce qui invece la presenza in FA Cup, bicchiere mezzo pieno però visto il pieno recupero di Lukaku a segno anche oggi dopo la rete decisiva di settimana scorsa contro il West Ham. L’Arsenal fa subito sul serio ed è Santi Cazorla a far partire l’azione del gol con il giocatore spagnolo a farsi in velocità tutta la metà campo avversaria prima di scaricare per Özil che supera Robles con il piattone mancino. L’Arsenal sembra scatenato e prova subito a raggiungere il raddoppio ma Robles interviene sui tentativi di Sanogo ed Oxlade-Chamberlain mentre Sagna prende la traversa direttamente con un cross dalla destra. L’Everton è dura a morire e la squadra ospite pareggia poco dopo la mezz’ora sfruttando un contropiede fatto partire da Barkley, cross per Mirallas che funge da sponda sul secondo palo per Lukaku che sulla linea di porta firma il gol del pareggio. Avvio lento nella ripresa e sono solo due le occasioni create: Barkley calcia alto sopra la traversa dopo un errore grottesco di Vermaelen, poi è Cazora a provare il destro a giro ma Robles devia in angolo. Wenger fa entrare Giroud e poco dopo l’Arsenal guadagna un rigore per fallo di Barry su Oxlade-Chamberlaine, dal dischetto non sbaglia Arteta che riporta i Gunners in vantaggio. Nel finale gioia anche per Giroud che realizza una doppietta grazie ai servizi di Sagna prima ed Özil poi. da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Arsenal: Fabianski 6.5; Sagna 7 Mertesacker 7, Vermaelen 7, Gibbs 7.5 (Jenkinson 88); Arteta 8, Flamini 7, Cazorla 8; Oxlade-Chamberlain 7.5 (Rosicky 78), Ozil 8.5; Sanogo 5.5 (Giroud 60, 7)
Subs not used: Podolski, Viviano, Miyaichi, Gnabry.
Scorers: Ozil 7, Arteta 67 (pen), Giroud 83, 85.
Booked: Flamini, Giroud.
Everton: Joel 5; Coleman 6.5, Stones 6, Distin 6, Baines 6.5; McCarthy 6, Barry 7, Barkley 7 (Deulofeu 84), Mirallas 6 (McGeady 76); Pienaar 6 (Osman 76); Lukaku 6.5
Subs not used: Hibbert, Deulofeu, Naismith, Howard, Browning.
Scorer: Lukaku 32.
Booked: McCarthy.
Man of the match: Mesut Ozil.
Referee: Mark Clattenburg