venerdì 18 marzo 2016

Arsene Wenger, ha commentato le voci che vorrebbero Zlatan Ibrahimovic vicino ai Gunners

L'Arsenal incassa l'eliminazione dalla Champions League per mano del Barcellona, ma i Gunners sono stati tirati in ballo anche in questioni di mercato per la prossima stagione. In particolare il nome di Zlatan Ibrahimovic è stato accostato alla causa londinese, ma Arsene Wenger snobba il fuoriclasse svedese. Intervenuto in conferenza stampa, Wenger commenta le voci di un possibile arrivo in Premier di Ibra: "Al momento non ci interessa, abbiamo altre preoccupazioni. Non siamo su Zlatan che, nonostante abbia 34 anni, ha disputato una grandissima stagione".  Il centravanti del PSG sembra aver già decretato la sua avventura in Ligue 1 ed è stato accostato a Chelsea e Manchester United, ma gradirebbe un trasferimento a Londra. Da qui nasce anche la pista Arsenal, ma Wenger si mostra stupito: "Sono sorpreso che il suo nome sia stato accostato al mio". da http://www.goal.com/

mercoledì 16 marzo 2016

CL BARCELONA-ARSENAL= 3-1 (5-1)



Dopo 20 anni sulla panchina dell'Arsenal, quella di stasera potrebbe essere l'ultima gara in Champions con i Gunners per Arsene Wenger. Il tecnico francese è in rotta con tifosi e media e a fine stagione potrebbe ricevere il benservito nonostante un contratto fino al giugno 2017. Contro il Barcellona serve una vera e proprio impresa, perché ribaltare lo 0-2 di Londra è missione quasi impossibile, soprattutto se di fronte hai la MSN, Messi-Suarez-Neymar, la premiata ditta da 103 gol a stagione. Luis Enrique non si fida e mette in campo i titolarissimi, a parte lo squalificato Piqué sostituito da Mathieu. Wenger ha l'infermeria mezza piena (Cech, Ramsey, Oxlade-Chamberlain, Wilshare, Rosicky e Cazorla) e cos' dà fiducia ai giovanissimi Elneny (23 anni) e Iwobi (19). La boa del 4-2-3-1 è Welback, preferito a Giroud.
I Gunners devono segnare tre gol e provano subito ad affacciarsi dalle parti di Ter Stegen: Ozil ed Elneny non inquadrano però la porta. Il Barça gioca al piccolo trotto e va a fiammate e quando si accende sono dolori. Al 17' per l'Arsenal suona il campanello d'allarme: lancio di Neymar, splendidostop di Messi e tiro parato con un autentico miracolo da Ospina. Dal corner colpo di testa di Mathieu a lato, poi Suarez pesca Neymar che di sinistro fa secco Ospina in uscita. Un gol che cambia poco i piani della squadra di Wenger, che deve comunque segnare tre gol. Alla mezzora ancora Neymar impegna Ospina, poi sono degli inglesi le occasioni migliori. Al 35' ci starebbe anche un rigore, per uno sgambetto involontario di Mascherano e Iwobi, ma per Karasev è tutto regolare. Sanchez, Ozil e Welbeck si muovono su tutto il fronte d'attacco e capita al cileno l'occasione più ghiotta, ma il colpo di testa non è una specialità della casa e la sua girata termina a lato di poco. Tiene bene il campo l'Arsenal contro un Barcellona che va solo a sprazzi. 
Ci mettono anima e impegno i ragazzi di Wenger che trovano con merito il gol del pareggio in apertura di ripresa: Sanchez serve Elneny al limite dell'area, destro di prima intenzione che batte Ter Stegen. Il Barça prova subito a scuotersi: tacco di Neymar per Messi, diagonale dell'argentino, grande parata di Ospina. Qualche certezza, però, comincia a vacillare e Mathieu fa rimpiangere Piqué: un suo errore di testa innesca Welbeck e Mascherano si immola evitando guai seri. La differenza tra Luis Enrique e Wenger è che il primo può contare sulla MSN che quando si accende sono guai. Come al 20': Dani Alves scodella in area un delizioso cross per Suarez butta alle spalle di Ospina con uno spettacolare tiro al volo. Il gol numero 43 in stagione chiude di fatto la contesa e il discorso qualificazione. I londinesi, però, non si arrendono e vogliono uscire a testa alta, almeno con un pareggio: due minuti dopo Welbeck prende la traversa e a 10' dalla fine Ter Stegen fa un doppio miracolo su Sanchez e Giroud. Manca solo Messi alla festa del gol e la Pulce entra nel tabellino alla sua maniera, con uno splendido scavetto. Game over. Il Barça approda ai quarti per la nona volta di fila, l'Arsenal esce agli ottavi per la sesta volta consecutiva. Ma gli applausi vanno anche alla squadra di Wenger, ormai fuori da tutto, ma a testa alta.
da http://www.sportmediaset.mediaset.it/
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Barcelona: Ter Stegen 6.5, Dani Alves 7, Mascherano 7, Mathieu 7, Jordi Alba 7.5, Rakitic 6.5 (Arda Turan 77 6), Busquets 6.5, Iniesta 8 (Sergi Roberto 72 6), Suarez 9, Messi 8, Neymar 8.5
Subs not used: Bravo, Bartra, Aleix Vidal, Vermaelen, Munir El Haddadi
Booked: Turan 
Arsenal: Ospina 6.5, Bellerin 6, Gabriel 6, Koscielny 6, Monreal 6.5, Flamini 5 (Coquelin 45 6), Elneny 7, Iwobi 6.5 (Giroud 72 6), Ozil 6, Alexis Sanchez 6, Welbeck 6 (Walcott 73 6)
Subs not used: Macey, Mertesacker, Gibbs, Campbell
Scorers: Neymar 18, Elneny 51 Suarez 65, Messi 88
Booked: Flamini, Gabriel, Sanchez, Giroud
Referee: Sergei Karasev (Russia) 7
Attendance: 76.092

lunedì 14 marzo 2016

Wenger-Arsenal: fine di un'era

La stagione dell'Arsenal è ormai finita. La sconfitta interna per 2-1 contro il Watford in FA Cup fa scendere i titoli di coda sulla stagione 2015/2016 per gli uomini di Arsene Wenger. Proprio quella FA Cup che i Gunners avevano vinto nelle ultime due stagioni e che aveva salvato la panchina del francese, può portare alla fine di un matrimonio iniziato nella stagione 96/97. 
A chiederselo è il Mirror, che lancia in prima pagina la domanda: "Arsenal-Wenger, siamo alla fine?". E' una domanda retorica per il tabloid inglese, che ritiene che ormai sia impossibile rimediare al clima di negatività e sfiducia che si è creato attorno all'allenatore alsaziano, che continua a ritenersi "immune" da colpe e anzi punta il dito contro il mondo Arsenal, reo di "Fare una tragedia per ogni sconfitta. Ormai è una farsa", come ha tuonato Wenger in conferenza stampa. La realtà dice però che l'Arsenal non vince il campionato da ormai 12 anni e in campionato è terzo, a 8 punti dal Leicester e a sei dai rivali del Tottenham, ed è ancora una volta praticamente fuori dalla Champions League (sembra utopico rimontare il 2-0 dell'andata a Barcellona) già agli ottavi e adesso out anche da tutte e due le coppe nazionali. Insomma, Wenger ha pochissimo a cui aggrapparsi per tirare acqua al proprio mulino. Sul Mirror molti opinionisti hanno esposto la propria idea, e la frase di John Cross sintetizza al meglio il momento: "Quando perdi i tuoi tifosi, perdi il tuo lavoro". I tifosi infatti hanno espresso chiaramente la loro opinione con uno striscione esposto ieri allo stadio: "Grazie Arsene ma è il momento di salutarci".
Il contratto di Wenger scadrà nel giugno 2017, data in cui è già previsto che lasci il club, ma l'addio a questo punto potrebbe avvenire con un anno di anticipo. Nomi per i suoi sostituti si fanno da tempo: si è parlato di Roberto Martinez dell'Everton e di due simboli del club come Patrick Vieira, allenatore del New York City, e Dennis Bergkamp, vice allenatore dell'Ajax. Wenger e Arsenal, un amore intenso che è meglio chiudere per il bene di tutti: il club ha il bisogno di rinnovare la guida tecnica, l'allenatore, che ha segnato una vera e propria era della storia dei Gunners, eviterebbe di logorare del tutto il rapporto con i suoi tifosi. da http://www.calciomercato.com/