sabato 30 aprile 2016

PL ARSENAL-NORWICH= 1-0




Con ogni probabilità l’Arsenal giocherà in Champions League anche nella prossima stagione, ma non tutti nel nord di Londra paiono essere contenti. Nonostante per il 18esimo anno consecutivo Wenger porterà i Gunners nella massima competizione per club al mondo, una discreta parte di pubblico storce la bocca. Il perché è presto detto e nella gara col Norwich la fotografia perfetta di che cos’è l’Arsenal di Wenger; e in dove è mancato quest’anno. I Gunners infatti, nonostante l’impressionante differenza qualitativa ritradotta poi nel solito termine del possesso palla, anche oggi faticano più del dovuto per portare via i 3 punti. Due tiri nello specchio della porta in tutta la gara sono infatti pochini per una squadra che produce così tanto gioco; e mentre il Noriwch alla fine si è comunque dovuto arrendere al colpo di Welbeck, tornano alla memoria partite beffa – Crystal Palace di un paio di settimane fa giusto per citarne una – dove alla fine questa strategia dell’estetica non ha pagato. Quel che per l’Arsenal contava oggi però, vista ormai l’impossibilità di recriminare sul latte versato, era prendersi tutta la posta e assicurarsi di partire alla pari nel probabile spareggio della penultima contro il Manchester City per capire chi delle due dovrà passare dai preliminari. E allora, da questo punto di vista, missione compiuta.
Che il pomeriggio dell’Arsenal non sia uno dei migliori, almeno in avvio, lo si intuisce quasi subito. Accolto nella surreale atmosfera di metà stadio che ne chiede le dimissioni e l’altra metà che lo sostiene a gran voce, Wenger non fa nulla di particolare per ingraziarsi il temerario secondo gruppo. Il suo Arsenal infatti è l’ennesima fotocopia sbiadita di una trama vista e rivista: infinito possesso palla, zero – e dico zero sul serio – tiri nello specchio della porta. E così, al termine dei primi 45 minuti, nonostante il solo 30% di possesso, a guardare bene chi meriterebbe di più ci sono i Canaries di Alex Neil. Per ben 2 volte infatti – entrambe con Redmond – il Norwich obbliga infatti Cech alla parata non scontata, andando a riposo con un punticino che paradossalmente sta così quasi stretto.
Trama che non cambia di una virgola nella ripresa; e per attendere il primo tiro in porta dei Gunners bisogna aspettare praticamente un’ora di gioco. Per fortuna di Wenger, però, quello del neo entrato Welbeck, è subito quello buono: sponda di testa di Giroud, pallone calciato con violenza dall’inglesa all’angolo dove Ruddy non può arrivare. Finisce lì. Finisce lì perché il Nowrich non ha le qualità offensive per proporre un assalto degno di nota e perché l’Arsenal, escluso un contropiede concluso centralmente da Sanchez, non tira più in porta. Uno a zero Arsenal. La Champions è praticamente cosa fatta, mentre il Norwich, penultimo avrà bisogno di un’impresa per salvarsi. Alla prossima infatti arriva il Manchester United…  da https://it.sports.yahoo.com
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Arsenal: Cech; Bellerin, Mertesacker (Gabriel 51), Koscielny, Monreal, Elneny, Ramsey, Iwobi (Welbeck 56), Sanchez (Coquelin 83), Ozil, Giroud
Subs not used: Wilshere, Ospina, Walcott, Cazorla
Norwich: Ruddy; Pinto, Martin (c), Bassong (Jarvis 87), Olsson; Redmond, Howson, O'Neil, Brady (Naismith 78); Hoolahan (Mbokani 68); Jerome 
Subs not used: Whittaker,Rudd, Dorrans, Mulumbu
Goal: Welbeck 59 
Attendence:Table. 76. Leicester, 69. Tottenham, 67. Arsenal 64. Manchester City, 59. Manchester United, West Ham, 55. Liverpool..

venerdì 29 aprile 2016

Wenger: "Abbiamo perso il titolo in casa, c'è un clima difficile"

Mentre il Leicester è sempre più vicino a centrare la clamorosa vittoria in Premier League, in casa Arsenal continua la protesta dei tifosi, che a gran voce chiede di chiudere l'Era dello storico manager Arsene Wenger, indicato come il principale colpevole dell'ennesima stagione chiusa senza titolo. Il tecnico francese, però, non ci sta ed in conferenza stampa spiega: "Abbiamo perso il campionato in casa contro le squadre di bassa classifica. Ma a volte abbiamo giocato in un clima davvero difficile. Dobbiamo capire che lontano da qui siamo primi in classifica. Parlate del Liverpool e dell'atmosfera di 'Anfield'. Ecco, quello è un bell'esempio da seguire. Possiamo capire la frustrazione dei tifosi, ma il miglior modo per aiutare la squadra è sostenerla. Non dovrebbero mettere in discussione i giocatori, perché sono persone eccezionali. Siamo delusi, ma dobbiamo combattere". 
da http://www.calciomercato.it/

mercoledì 27 aprile 2016

I tifosi dell'Arsenal annunciano la maxi-protesta contro la società

L’Emirates Stadium si prepara a quella che in Inghilterra già definiscono come “la più grande protesta di sempre” in casa Arsenal. 
Tre dei maggiori gruppi organizzati dei Gunners hanno lanciato la campagna “Time for Change”: Black Scarf Movement e Red Action sono i promotori di un’iniziativa supportata anche dall’Arsenal Supporters’ Trust. 
In occasione dell’impegno casalingo contro il Norwich (sabato 30 aprile, ore 18.30 italiane), i tifosi mostreranno dei cartoncini con scritto “Time for Change - Arsenal is stale, fresh approach needed”.
Dal momento che “stale” in italiano suona come “stantio, raffermo, trito e ritrito”, si comprende immediatamente come l'intenzione dei supporter londinesi sia quella di reclamare a gran voce “un nuovo approccio”. Bersagli della speciale panolada sono ovviamente Arsene Wenger e la dirigenza, con l’azionista di maggioranza Stan Kroenke in primis. Per conoscere le motivazioni della protesta, basta leggere il comunicato del Black Scarf Movement:
La stagione attuale è stata una delle più deludenti per i sostenitori dell’Arsenal e si sta spegnendo in maniera tristemente zoppicante. Negli ultimi anni un numero sempre maggiore di tifosi si è stufato della gestione del club.
La decisione della tifoseria organizzata arriva dopo lo scialbo 0-0 in casa del Sunderland, con i Gunners ora quarti (64 punti come il Manchester City, ma con una peggiore differenza reti), fuori dalla lotta per il titolo e insidiati dal Manchester United per un piazzamento in Champions League.
Le ragioni della protesta comunque non sono legate solamente agli ultimi risultati, ma sono radicate nel tempo. 
A cominciare dall’atteggiamento imputato alla proprietà:
Kroenke ha dimostrato di pensare esclusivamente al lato economico, come quando ha dichiarato che non gli interessa se l’Arsenal lotti per i trofei.
La dirigenza viene inoltre accusata di non “possedere esperienza calcistica” e di essere interessata solamente a un Arsenal che “produca profitti”, invece di renderlo competitivo per lottare con i maggiori club europei. Il dito viene puntato, come detto, anche contro Wenger:
È un manager che sembra aver già vissuto i suoi tempi migliori, incapace di adattarsi a un gioco moderno e colpevole di trascinare la squadra verso il basso attraverso la mancanza di acquisti e prestazioni misere e prevedibili.
Insomma, ai piani alti dell’Arsenal non si salva proprio nessuno. Per rendere plateale la protesta, i tifosi invitano a stampare i cartoncini (utilizzando il fac-simile disponibile sui siti dei relativi gruppi) e sollevarli precisamente al 12°, al 78° minuto e infine al termine del match contro il Norwich. Durante la partita non mancherà però il tifo per i giocatori, come specificato dalla nota del Red Action:
Incoraggiamo alla più intensa protesta vocale al termine dell’incontro, in modo che non ci sia il minimo condizionamento per la squadra. Per questo durante i 90 minuti daremo ai giocatori in campo il nostro massimo supporto.
da http://www.foxsports.it/