sabato 21 dicembre 2019

PL EVERTON-ARSENAL= 0-0


Everton. Pickford, Sidibe, Holgate, Mina, Digne, Sigurdsson, Davies, Delph (Keane 72), Iwobi 6 (Tosun 12, Kean 80), Richarlison, Calvert-Lewin.
Subs not used: Stekelenburg (Gk), Baines, Coleman, Bernard.
Caretaker Manager. Duncan Ferguson
Arsenal. Leno, Maitland-Niles, Chambers, Luiz, Saka, Torreira, Xhaka, Nelson, Smith Rowe (Willock 66), Martinelli, Aubameyang (Lacazette 78).
Subs not used: Martinez (Gk), Mavropanos, Mustafi, Guendouzi, Pepe
Caretaker Manager. Freddie Ljungberg
Booked: Saka, Chambers, Willock, 
Davies, Sigurdsson
Referee: Kevin Friend
Attendance: 39,336

Table. 49.Liverpool, 39.Leicester, 35.Manchester City, 29.Chelsea, 28.Sheffield United, 26.Tottenham, 25 Manchester United....
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Sotto gli occhi di Carlo Ancelotti, l'Everton pareggia 0-0 con l'Arsenal a Goodison Park nell'anticipo del 18° turno di Premier League. Il tecnico italiano, fresco di ufficialità, è in tribuna, curiosamente insieme all'allenatore appena assunto dall'Arsenal, Mikel Arteta. In panchina per questa giornata vanno ancora Duncan Ferguson e Freddie Ljungberg, che conquistano un punto poco utile a entrambe le squadre: i Gunners restano a metà classifica, i Toffees non si allontanano in modo deciso dalla zona retrocessione.
Primo tempo davvero opaco, pressoché privo di tiri pericolosi, a parte un sinistro di Martinelli fuori bersaglio appena prima dell'intervallo. Qualcosina di più nella ripresa, con Richarlison e Aubameyang vicini a trovare il vantaggio da una parte e dall'altra. Su un altro tentativo del gabonese, poi, ci vuole la prontezza di Pickford per mantenere il pari. Solo un fuoco di paglia, però: la gara corre via verso lo 0-0 finale senza altre emozioni. da https://www.gazzetta.it

Arsenal, le verità di Emery: "Perdevamo, ma tutti pensavano al mio inglese"

“La barriera linguistica diventa più grande agli occhi delle persone, a causa dei risultati. Penso che se i risultati fossero stati positivi, le cose sarebbero andate come nella stagione precedente: le persone mi avrebbero permesso di sbagliare e avrebbero trovato il mio inglese più accettabile anziché soffermarsi sui miei errori quando parlavo”. Unai Emery torna a parlare dopo l’esonero dalla panchina dell’Arsenal e lo fa in un’intervista concessa alla BBC Sport proprio nelle ore successive all’annuncio di Arteta come nuovo allenatore dei Gunners. L’allenatore spagnolo racconta gli ultimi mesi difficili vissuti alla guida dell’Arsenal: “Chi mi sta vicino mi vedeva e mi diceva che si notava che stavo soffrendo. Era vero, ma era una cosa normale. Quando una squadra non vince, l’allenatore soffre. E quando si perdono diverse partite di fila, soffre ancora di più. Ho parlato con i giocatori cercando di trovare soluzioni, ma i risultati non sono arrivati ugualmente. In situazioni del genere è l’allenatore quello che corre più rischi”.

"Pensare che si parlava di rinnovo…"
E infatti, l’esonero è puntualmente arrivato nelle scorse settimane: “Quando il direttore sportivo Sanllehi mi ha comunicato l’esonero, era triste anche lui. Ma la situazione mia all’Arsenal era diventata insostenibile anche per la contestazione di una parte della tifoseria. Penso che con un po’ più di pazienza avremmo potuto cambiare le cose, però capisco chi deve prendere le decisioni”, ha proseguito Emery. Che racconta le diverse fasi della sua avventura sul club inglese: “La nostra prima stagione non è stata male, avrei voluto vincere l’Europa League, ma siamo stati in corsa per la Champions fino all’ultima giornata. Era la mia prima stagione in Inghilterra, ho iniziato bene e si parlava di rinnovo. Ero contento”. L’ex allenatore dei Gunners prosegue: “Quest’anno ci siamo rinforzati, a un certo punto eravamo terzi. Ma all’improvviso abbiamo cominciato a ottenere brutti risultati a perdere stabilità e fiducia. All’improvviso si era rotto tutto, non eravamo più capaci di vincere una partita. È stato un periodo terribile”, ha concluso Emery.

venerdì 20 dicembre 2019

Arsenal, Arteta è il nuovo allenatore: è ufficiale.

L’Arsenal ha un nuovo allenatore ed è Mikel Arteta. Confermata dunque la notizia degli ultimi giorni per cui i Gunners si sarebbero affidati al vice di Pep Guardiola al Manchester City per il dopo Emery. L’ex giocatore di Everton e Arsenal, infatti, ha avuto il benestare dei Citizens per accordarsi con un’altra società e i londinesi hanno potuto ufficializzare il suo arrivo. "Siamo lieti di annunciare che Mikel Arteta è il nostro nuovo allenatore a partire da domenica. Mikel, ex capitano delal squadra, ha giocato in questo club per cinque stagioni, dal 2011 al 2016 e ha firmato un contratto di tre anni e mezzo. Il suo staff sarà annunciato il prima possibile" si legge sul sito ufficiale del club.

Attraverso la nota con cui è stato comunicato il suo insediamento, Mikel Arteta ha voluto rilasciare le sue prime dichiarazioni come nuovo allenatore dell’Arsenal: "Questo è un onore enorme. L'Arsenal è uno dei più grandi club al mondo. Abbiamo bisogno di essere competitivi per i trofei migliori e questo mi è stato reso subito chiaro nelle discussioni avute con Stan e Josh Kroenke, e con le persone di maggior rilevanza. Tutti sappiamo che c'è molto lavoro da fare per raggiungere questi obiettivi, ma sono fiducioso che ce la faremo. Sono abbastanza realistico da sapere che non succederà già domani ma la squadra attuale ha molto talento e c'è un grande flusso di giovani calciatori che arrivano dal vivaio".

Tanta la soddisfazione della proprietà del club: ad esprimerla è Josh Kroenke, che ha parlato del conto del direttivo dell’Arsenal e dei proprietari, la Kroenke Sports & Entertainment: "Siamo molto lieti di aver riportato Mikel all’Arsenal. Ormai conosce le nostre aspettative e quelle dei tifosi di tutto il mondo, sono alte, e siamo fiduciosi che potrà giocare un ruolo fondamentale nel riportare il club ai livelli che tutti noi desideriamo. Voglio anche ringraziare Freddie Ljungberg per averci guidato capacemente in queste ultime tre settimane. Si è fatto trovare subito pronto nonostante il poco preavviso e ci ha aiutato in questo momento complesso con grande professionalità". Linea ribadita anche dal capo delle operazioni sportive, Raul Sanllehi: "Abbiamo incontrato diversi candidati di altissimo livello e Mikel si è imposto ad ognuno di noi come persona perfetta per questo ruolo. Lui capisce cos’è l’Arsenal e cosa significhi per i nostri tifosi sparsi per il mondo. Attendiamo con ansia che si metta a lavoro traendo tutto il meglio dalla nostra squadra così da lavorare per rimettere la stagione sui binari giusti. Devo anche rendere omaggio a Freddie Ljungberg per il suo duro lavoro e la leadership dimostrata. Insieme a Per Mertesacker hanno svolto un compito vitale per noi in circostanze difficili. Loro due sono parti importanti della famiglia Arsenal e hanno profondamente a cuore le sorti del club". da https://sport.sky.it/