domenica 11 aprile 2021

PL SHEFFIELD UNITED-ARSENAL= 0-3

Goals. 33'Lacazette, 71'Martinelli, 85'Lacazette,
Sheffield United. Ramsdale; Ampadu, Egan, Stevens; Baldock, Lundstram, Norwood, Fleck, Osborn; McGoldrick (Brewster 64), Burke (McBurnie 64, (Mousset 83)).
Subs. Foderingham, Ndiaye, Bryan, Bogle, Jagielka, Lowe,
Manager. Paul Heckingbottom.
Arsenal. Leno; Chambers, Holding, Mari, Xhaka; Partey, Ceballos; Pepe, Saka (Willian 69), Martinelli (Elneny 83); Lacazette (Nkietah 89).
Subs. Ryan, Azeez, Bellerin, Gabriel, Cedric, Nelson,
Manager. Mikel Arteta
Bookings. Mari, Ampadu,
Referee. Peter Bankes
Attendance. --- (for coronavirus restriction)
Table. 74.Manchester City, 63.Manchester United, 56.Leicester, 55.West Ham, 54.Chelsea, 52.Liverpool, 49.Tottenham, 47.Everton, 45.Arsenal,Leeds, 44.Aston Villa...
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Nel match valevole per la trentunesima giornata della Premier League, netta vittoria per l'Arsenal di Mikel Arteta che si sbarazza senza problemi del Sheffield United. Il primo gol arriva al minuto 33 con Lacazette. Da lì in avanti è quasi un monologo con gli ospiti che alla fine vincono in maniera più che agevole per 3-0
Netto successo per l'Arsenal che contro il Sheffield United non ha avuto problemi nel portare a casa i tre punti. E' stata una partita che gli uomini di Mikel Arteta hanno gestito al meglio per tutta la durata del match. Il gol che spezza l'equilibrio iniziale giunge al 33' con la rete firmata da Alexandre Lacazette . Da quel momento il Sheffield United non è più riuscito a rientrare in partita con l'Arsenal che scappa via nel punteggio trovando altri due gol che non hanno lasciato spazio al recupero avversario. Il 2-0 è frutto di di una rete di Gabriel Martinelli al 71'. Gioco partita e incontro dopo il 3-0 firmato da Alexandre Lacazette che completa così la sua doppietta personale al 85'. Grazie a questo successo la squadra capitanata da Lacazette incamera tre punti utilissimi per muovere la propria classifica
Nel corso del match il Sheffield United non ha creato grandi pericoli alla porta di Bernd Leno poco impegnato, autore di solo 2 parate. da https://sport.sky.it

sabato 10 aprile 2021

HISTORY. Il reale valore del calcio inglese visto attraverso l'incontro Arsenal-Chelsea (4-1) del 1932.

L'articolo de "La Stampa" proposto oggi è un chiaro esempio di quanto poteva esser ammirato "il calcio inglese" anche allora, nel lontano 1932 (81 anni fa), prima che la seconda guerra mondiale ponesse fine ai sogni di milioni di persone. L'inviato di allora era Vittorio Pozzo, allenatore della Nazionale Italiana e da li a qualche anno due volte Campione del Mondo. (Max Troiani) Leggiamo.. 


LA STAMPA - 11 Dicembre 1932 - Il gioco inglese di campionato è cosa differente dal gioco inglese degli incontri internazionali. L'incontro disputatosi oggi sul campo di Highbury fra l'Arsenal e il Chelsea ne è una riprova. L'impianto del gioco è il medesimo. Esso segue cioè la tendenza moderna del lavoro tutto in profondità e tutto mirante a raggiungere lo scopo pratico per la via più breve e del minor tempo possibile. Ma il tono dell'attività è ben differente. Questo tono è il vigore personificato. E' l'uso più schietto e più pieno che si possa immaginare delle energie fisiche che il giocatore ha accumulato in una settimana dì lavoro e di cure. Rispetto alla battaglia odierna fra le due grandi rivali londinesi, l'incontro di mercoledì scorso fra le squadre nazionali di Inghilterra e di Austria fu quasi uno spettacolo all'acqua di rose.

Settantamila spettatori Si inaugurava il nuovo stand al 'campo di Highbury; la grandiosa costruzione a due piani capace di più di 25 mila persone, è costata qualche cosa come 45 mila sterline. Era questa un'opera che giungeva a completamento del programma di riorganizzazione della società calcistica, sull'orlo del fallimento alcuni anni dopo la fine della guerra, e che sì trova ora al primo posto della classìfica del campionato e in testa al movimento calcistico britannico. Ora il campo dell''Arsenal può ospitare 80 mila persone. Assisteva il Principe di Galles ed erano presenti, malgrado la gelida giornata, circa 70 mila persone, dieci o quindici mila di più, cioè di quelle che accorsero all'incontro internazionale con l'Austria. 

Viva rivalità locale divide i « rossi » dell'Arsenal, ì « cannonieri », come vengono qui definiti, dagli « azzurri » del Chelsea, i « pensionati », secondo la definizione popolare derivante dall'ospedale militare degli invalidi confinante con il campo della società del West End. Ambiente movimentato quindi. Fu una battaglia delle più aspre e interessanti che possa produrre il gioco del calcio. Al 5' minuto dall'inizio, Arsenal già si trovava in vantaggio. Un tiro dell'ala sinistra, Bastin, aveva battuto a fil di palo e a mezza altezza il portiere del Chelsea. Nel secondo tempo l'ala destra dell'Arsenal aumentava il vantaggio con un tiro da lontano; poi era la volta del Chelsea di segnare a mezzo dell'ala sinistra Brout e, verso la fine} - mentre l'oscurità veniva rapidamente calando, i « cannonieri » mettevano definitivamente al sicuro il risultato, segnando due altri punti per merito del centro Coleman e dell'ala sinistra Bastin. Risultato finale quindi: 4 a 1 a favore dell'Arsenal. 

I cinque punti segnati da giocatori di ala, ma più che il risultato è il gioco svolto che interessa, il gioco di una velocità e di una robustezza spettacolose. In Inghilterra sono finiti decisamente i tempi del gioco stretto e delle azioni lente e compassate. Sulla scuola del NewCastle United, scuola che dilettò i nostri giorni di studente nell'immediato anteguerra, non lavora ormai più nessuno. Ora tutto è stile aperto, azioni in avanti, movimento a lungo respiro; è cambiata anche la disposizione degli uomini in campo. L'Arsenal passa, a ragione, per il più elastico e il più veloce esponente della nuova teoria di gioco, e gli atteggiamenti tattici che la squadra dei "cannonieri" assume nel corso di una partita meritano in realtà di essere studiati. Passa, la compagine dell'Arsenal, per la squadra dalla disposizione dell'attacco a tipo W, e in realtà le due mezze ali non si vedono quasi mai nello schieramento avanzato. In avanti stanno le due ali e il centro e sono le sole che possono segnare. Ma non è questo solo particolare tattico che abbia carattere di importanza e di interesse. Quello che colpisce l'attenzione in modo maggiore è la formazione della difesa. Il settore estremo déll'undici, e ne tornò ammirato, è formato da tre uomini oltre che dal portiere.

Dai due terzini e dal centro mediano e ciò non in modo vago e approssimativo, ma per disposizione fissa, ferma e costante. Il contro mediano sta per tutto '"incontro alla stessa altezza dei terzini, anzi viene a trovarsi più indietro di essi quando uno dei due avanza. In tutti i 90 minuti di gioco a cui assistetti oggi, il centro della seconda linea dell'Arsenal, Roberts, non abbandonò un istante la sua posizione prettamente difensiva. Restò di guardia al famoso centro avanti Gallacher, conosciuto anche in Italia; egli di lavoro di attacco non ne fece mai e il suo rivale del Chelsea, O'Dowd, si comportò precisamente come lui. Si noti che Roberts e 0' Dowd passano per i due fra i migliori centri mediani che possegga il calcio inglese in questo momento. Due autentici terzini nel senso più esatto della parola. Il gioco dì collegamento e di costruzione lo fanno, sìa l'Arsenal come al Chelsea, le due mezze ali con la loro posizione rientrata e i due mediani laterali i quali di laterali non hanno ormai più che la posizione die assumono quando entrano in campo. Le due mezze ali e i due mediani in questione formano come un quadrato al centro del campo, un quadrato che si sposta e si piega con grande duttilità c mobilità a seconda delle circostanze, ma un quadrato che forma come un blocco in opera difensiva e come Una molla di prepulsione in lavoro costruttivo. Tutte le avanzate partono di qui, tutta la strategìa del gioco pare emanare da, lui. Chiara dimostrazione di bel gioco 

E' una delle cose più interessanti, vedere operare in questa disposizione centrale quattro uomini dell'Arsenal di cui abbiamo parlato. Anche perchè di questi quattro uomini due si chiamano Jack e James, due intelligenze del gioco, due uomini di cui non si sa se ammirare maggiormente la finezza tecnica o la facoltà di percepire le situazioni e ritrarne vantaggi tattici. L'incontro disputatosi sul campo dell'Arsenal fu, ripetiamo, una cosa che meritava di essere vista, una dimostrazione pratica di una teoria moderna del gioco. Molti fra i tecnici venuti dal continente per assistere alla partita di mercoledì scorso si erano fermati a Londra per l'occasione e tutti, concordemente, furono dell'opinione che, dal punto di trista di strategìa del gioco e di studio dell'orientamento

In parecchi di quelli che erano a Highbury oggi, noi continentali siamo giunti a conclusioni sul valore e sull'efficienza del calcio inglese attuale che coincidono con quelle del commissario tecnico austriaco. Il calcio inglese va visto in quell'ambiente di campionato in cui è nato e per cui vive. Allora dice qualche cosa di veramente bello e convincente.

di VITTORIO POZZO.

giovedì 8 aprile 2021

EL ARSENAL-SLAVIA PRAGUE= 1-1


Goals. 86'Pepe, 93'Holes,
Arsenal. Leno; Bellerin, Holding, Gabriel, Cedric; Willian (Martinelli 73), Smith-Rowe (Ceballos 88), Xhaka, Partey (Elneny 77), Saka (Pepe 77); Lacazette (Aubameyang 77). 
Subs. Ryan, Hein, Mari, Nelson, Nkietah, Azeez, Lopez,
Manager. Mikel Arteta
Slavia. Kolar; Bah, Zima, Holes, Boril; Dorley (Lingr 69), Stanciu (Masopust 84), Hromada (Sevcik 46), Provod, Olayinka (Traore 85); Sima (Kuchta 69). 
Subs. Stejskal, Tecl,Kovar, Visinsky, 
Manager. Jindrich Trpisovský
Booked. Zima,
Referee. Andreas Ekberg
Attendance. --- (for coronavirus resctriction)
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Lo Slavia Praga si conferma ostacolo difficile da superare in questa Europa League, in particolare per le inglesi. All'Emirates, infatti, arriva un 1-1 che fa sorridere soltanto i cechi, soprattutto considerando le numerose opportunità costruite dalla formazione di Arteta. Match equilibrato a Londra: la prima grande occasione per i Gunners arriva solo al 39' sugli sviluppi di un calcio di punizione, con Kolar che si supera per evitare il gol inglese sul colpo di testa di Holding. Nella ripresa, sono i legni a fermare inizialmente i padroni di casa: al 49', Willian centra il palo direttamente su calcio di punizione, mentre tredici minuti dopo è Lacazette, solo davanti a Kolar, a trovare la traversa. I Gunners insistono e al 75' Thomas ci prova con il destro a giro dal limite, senza però inquadrare lo specchio della porta, ma gli ospiti non stanno a guardare e due minuti dopo sono pericolosissimi con la conclusione in area di Sevcik di poco a lato. L'Arsenal sembra vincerla grazie ai cambi: Aubameyang, entrato al posto di Lacazette, lancia Pépé, che nove minuti dopo il suo ingresso in campo per Saka si invola verso la porta e supera Kolar all'86'. Nel recupero, però, arriva l'1-1, con il colpo di testa al 94' di Holes, che sfrutta al meglio un calcio d'angolo e agguanta i Gunners proprio nel finale. Come con Leicester e Rangers, i cechi si giocheranno tutto in casa, con Arteta chiamato a scoprirsi nel match di ritorno. da https://www.sportmediaset.mediaset.it