Unai Emery attacca Ozil, suo ex calciatore all'Arsenal. L'allenatore, nel corso di un'intervista al Daily Mail, ha raccontato: "Uno dei capitani sarebbe potuto essere Ozil, ma lo spogliatoio non voleva che lui fosse il capitano. Il suo livello di impegno non era lo stesso di qualcuno che meritava di essere il capitano". Il tecnico basco ha svelato anche un altro episodio che vede protagonista in negativo il tedesco, successivo alla finale di Europa League dello scorso anno: "Siamo tornati a Londra alle otto del mattino e sono tornato a casa, ho dormito tre ore e poi sono tornato a Colney. Ho avuto incontri con tutti i giocatori. Colloqui individuali di mezz'ora con ciascuno. Solo Ozil non voleva venire. Non so perché non sia venuto". Emery, parlando dello scarso impegno del trequartista dei Gunners, ha concluso: "Durante la mia carriera, i giocatori di talento sono stati i miei preferiti e hanno giocato al meglio con me. Ho fatto del mio meglio per aiutare Özil, ma l'atteggiamento che ha adottato e i livelli di impegno non erano sufficienti".
In seguito, l'ex allenatore dell'Arsenal ha parlato di alcune sue idee in contrasto con le decisioni prese dalla società inglese. Innanzitutto Emery ha rivelato che avrebbe voluto tenere in squadra Ramsey, nella scorsa estate passato alla Juventus a parametro zero: "Quando sono arrivato, ho visto che Ramsey è un leader in campo e nello spogliatoio e voleva restare. Logicamente, aveva bisogno di negoziare un nuovo contratto e non hanno raggiunto un accordo. Penso che sarebbe stato meglio per la squadra se fosse rimasto, e anche per me come allenatore perché sarebbe stato il prossimo capitano". Poi ha svelato la sua volontà di avere in rosa Zaha, attaccante del Crystal Palace, prima che il club decidesse di acquistare Nicolas Pépé per una questione anagrafica: "Ho avuto un incontro con Zaha, era il giocatore che volevo perché avevo notato che aveva vinto molte partite da solo. Lui voleva venire, ma alla fine il club ha preso Pépé perchè era più giovane".
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