Un minuto e 10 secondi di gioco, poi 40 minuti di stop: a causa di problemi tecnici, Leeds-Arsenal, partita di Premier League cominciata regolarmente alle 15 come da programma, è durata decisamente meno del previsto. Prima di riprendere. Una mancanza di corrente elettrica ha di fatto bloccato le comunicazioni tra Chris Kavanagh, direttore di gara, e i suoi assistenti, impedendo il regolare andamento della gara.La partita, comunque, è poi ricominciata, ma il problema riguarda un tema decisamente più ampio rispetto al singolo match in questione: procedendo con gli anni e con lo sviluppo di nuove tecnologie all’avanguardia (dal Var alla Goal Line Technology), il calcio sta diventando sempre più ostaggio delle macchine. Perché se è vero che lo sviluppo di un ausilio come il Var ha ridotto sensibilmente gli errori arbitrali, va sottolineato pure come questo possa comportare diverse problematiche: non è la prima volta che una partita subisce una sospensione — seppur, certo, momentanea —, ma nella maggior parte dei casi precedenti si è trattato di pause minime, di appena qualche minuto. Quaranta minuti di stop invece potrebbero andare a compromettere l’andamento di una partita, sotto l’aspetto sia fisico che soprattutto mentale. Non sembra comunque il caso di Leeds-Arsenal, essendo le due squadre rientrate in campo come se nulla fosse successo anche considerando che la sospensione è arrivata dopo appena 70 secondi, ma se la situazione — di punteggio e di cronometro — fosse stata diversa, magari poi si parlerebbe di altro. da https://www.corriere.it
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