Arsenal, l’eliminazione dalla Europa League è una catastrofe. Un anno dopo la finale di Baku sono cambiate tante cose in casa Arsenal. Il primo a saltare è stato Unai Emery. Quindi Fredrik Ljungberg ad interim, fino a quando il club non ha ufficializzato il ritorno di Mikel Arteta. L’ex centrocampista però non è riuscito a ottenere i risultati che sperava. Ed è costretto ad affrontare il momento più difficile della sua gestione.
L’Arsenal, uscito a sorpresa dall’Europa League contro l’Olympiakos, è già costretto già a pensare alla prossima stagione. Secondo l’Express, i Gunners potrebbero avere un buco nel bilancio di oltre 40 milioni di euro, se non riusciranno a qualificarsi alla prossima edizione della Champions League. Prospettiva complicata. E dopo l’eliminazione in Europa League, il club fa un primo triste bilancio delle finanze: nell’ultimo esercizio finanziario sono andati in fumo 30 milioni.
La scorsa stagione l’Arsenal ha guadagnato più di 45 milioni raggiungendo la finale di di Europa League. In questa stagione però le cose sono andate diversamente. I Gunners devono qualificarsi in Champions se vogliono rendere il club sostenibile a livello economico. Altrimenti il club del nord Londra dovrà affrontare un ridimensionamento. Basti considerare che nelle ultime stagioni i profitti sono andati calando: 30 milioni lo scorso anno, 65 milioni l’anno precedente
C’è un altro problema: i costi totali del personale, compresi gli stipendi dei giocatori, sono cresciuti di quasi 10 milioni di euro. Toccando una quota di 270 milioni. I salari per l’Arsenal sono un problema: la scorsa estate il proprietario Josh Kroenke ha dichiarato che il club ha “costi salariali da Champions ma con un budget da Europa League”. Con queste basi trattenere giocatori come Pierre-Emerick Aubameyang e Alexandre Lacazette sarà sempre più difficile, soprattutto qualora la squadra non dovesse qualificarsi alla prossima edizione della Champions. Ipotesi al momento neanche troppo campata in aria…da https://www.ilposticipo.it/