sabato 27 febbraio 2010

PL STOKE CITY-ARSENAL= 1-3

Ramsey ha appena subito il fallo che gli ha fratturato la gamba
Il minuto è il 21 del secondo tempo, il risultato di Stoke City-Arsenal è ancora sull'1-1 (poi i Gunners avrebbero chiuso sul 3-1 a proprio favore grazie alle reti di Fabregas e Vermaelen nel finale). Il pallone rimbalza a centrocampo quando Aaron Ramsey, centrocampista 19enne gallese di sicuro avvenire, si lancia alla ricerca della sfera: un'entrata killer di Ryan Shawcross, che arriva nella direzione opposta, gli procura però la frattura della gamba destra... L'infortunio, parso grave fin da subito, interrompe la partita per sei lunghissimi minuti. L'arbitro, che espelle direttamente il difensore e capitano dello Stoke City, richiama velocemente l'ingresso della barella. I giocatori, stretti attorno a Ramsey e che a stento trattengono le lacrime, sono mossi da disperazione e sgomento. La gamba di Ramsey non segue più una linea retta, ma si piega in modo innaturale. Perfino Sky Sports si rifiuta di proporre il replay dell'accaduto perchè "troppo impressionante da far vedere". Il manager dell'Arsenal, che ovviamente non può gioire per la vittoria dei suoi che proietta i Gunners a meno tre punti dal Chelsea capolista e a meno due dal Manchester United secondo, parla dell'entrata killer di Shawcross: "Ma come è possibile commettere un fallo del genere?! E' assurdo...". Trasportato fuori dal campo in barella e con una maschera di ossigeno sul volto, quindi portato velocemente all'ospedale più vicino, Ramsey è stato immediatamente operato. Mentre usciva dal campo, poichè espulso dal direttore di gara, Shawcross - che evidentemente si è reso conto delle conseguenze che la sua entrata ha procurato all'avversario - è scoppiato a piangere. L'Arsenal lo ricorderà bene. Era il 23 febbraio 2008 quando Eduardo Da Silva si procurò la frattura della gamba sinistra in seguito all'entrata assassina di Taylor in una partita di Premier League contro il Birmingham. Il pessimismo dei medici, che non erano poi così convinti che Eduardo potesse in realtà tornare a giocare a pallone, fu spezzato il 16 febbraio 2009: durante una partita di FA Cup, il centravanti croato di origini brasiliane tornò al gol realizzando una doppietta contro il Cardiff City. Quello di tornare, così come ha fatto Eduardo, è l'augurio che tutti noi facciamo adesso a Ramsey.
da http://it.eurosport.yahoo.com/27022010/

Gol: 8 Pugh, 32 Bendtner, 90 Fabregas (rig.), 92 Vermaelen,
Stoke: Sorensen ,Huth ,Abdoulaye Faye (Collins ,60 ) ,Wilkinson ,Shawcross (sent off 66),Whelan ,Pugh ,Delap ,Whitehead (Lawrence ,78 ) ,Sidibe ,Fuller (Tuncay ,80)
Subs not used: Kitson,Beattie,Begovic,Diao,
Arsenal: Almunia ,Vermaelen ,Clichy ,Campbell ,Sagna ,Fabregas ,Eboue (Walcott ,75 ) ,Song ,Nasri (Eduardo ,84 ) ,Ramsey (Rosicky ,71 ) ,Bendtner
Subs not used Silvestre,Traore,Fabianski,Vela, Bookings: Song (Arsenal)
Attendance: 27011
Referee: P Walton (Northamptonshire)

E’ visibilmente dispiaciuto il difensore dello Stoke City, Ryan Shawcross, per il suo intervento “killer” ai danni di Aaron Ramsey che rischia di far saltare più di un anno di gioco al giovane talento dell’Arsenal. Tuttavia, il calciatore dei Potters, e da ieri anche della nazionale inglese, ha detto di essere dispiaciuto per quando accaduto al 19enne gallese: “Non c’era alcuna malizia nel mio intervento – si difende Shawcross -. Non scenderei mai in campo per fare del male ad un collega”. da http://www.calcionews24.com/

venerdì 26 febbraio 2010

Arsenal riduce debito del 40%, ora 229 mln

(Ap-Apcom) - L'Arsenal ha ridotto del 40 per cento il proprio debito complessivo abbattendo l'esposizione verso i creditori a circa 229 milioni di euro. Il club londinese, uno dei più stabili in una Premier League minacciata da una possibile bufera finanziaria per l'enorme debito complessivo delle 20 società, ha incassato circa 40 milioni di euro lordi nel semestre chiuso lo scorso 30 novembre grazie alla vendita di altri 261 appartamenti nel complesso residenziale di Highbury Square, sorto nella zona del vecchio stadio dei 'Gunners'. Nel complesso le operazioni finanziarie dell'Arsenal hanno portato il debito al di sotto dei 230 milioni di euro: nel maggio dello scorso anno lo storico club londinese era esposto per circa 374 milioni di euro. Peter Hill-Wood, presidente del club, ha spiegato che nei prossimi due anni gli asset immobiliari dell'Arsenal inizieranno a generare profitti da investire sul mercato dei calciatori.

BOOK. "Febbre a 90°" di Nick Hornby (Guanda), 1997

Febbre a 90° (titolo originale Fever Pitch o a volte negli Stati Uniti Fever Pitch: A Fan's Life) è il titolo del libro autobiografico del 1992 scritto dall'autore Britannico Nick Hornby. Il libro divenne anche la base per due film: Uno fu il film inglese Febbre a 90° che uscì nel 1997, mentre l'altro fu un remake americano del libro intitolato L'amore in gioco del 2005. Febbre a 90° fu pubblicato nel 1992, e fu il primo libro di Hornby. È la storia della relazione tra l'autore, Hornby stesso, e il calcio, in special modo con l'Arsenal, squadra di Londra. Consiste di un buon numero di brevi saggi, ognuno relazionato con una singola partita tra il 1968 e il 1992. Mentre Hornby racconta gli alti e bassi dell'Arsenal, espone anche gli avvenimenti della propria vita, sempre intrecciati con l'adorazione di idoli dell'Arsenal come Liam Brady e il disprezzo per giocatori deludenti come Gus Caesar. Febbre a 90° vendette più di un milione di copie solo nel Regno Unito. Fu anche visto come una pietra miliare nella percezione pubblica del football, rendendo accettabile, o addirittura alla moda, l'interesse per questo sport anche in circoli più sofisticati. Vinse il premio Libro sportivo dell'anno William Hill nel 1992. Venne anche ristampato con una nuova copertina e reso disponibile come parte del pacchetto donato agli abbonati dell'Arsenal del 2005-06 al "Saluto Finale" nello stadio londinese di Highbury. da wikipedia

"Mi innamorai del calcio come mi sarei poi innamorato delle donne: improvvisamente, inesplicabilmente, acriticamente." La passione per il football e l’amore per la squadra del cuore possono, si sa, essere così intense da trasformare radicalmente la vita di un uomo, e così è stato per Nick Hornby, tifoso dell’Arsenal dall’età di undici anni. In Febbre a 90’ racconta in prima persona, con tono ironico e affettuoso, appassionato e divertito, gli entusiasmi e le depressioni, le impagabili emozioni e le cocenti delusioni vissute da un «ossessionato» del pallone. Una vera e propria «educazione sentimentale» del tifoso, un atto d’amore che può contagiarci per sempre, una vita vissuta ed esplorata attraverso il calcio quando il calcio era la vita.