domenica 1 maggio 2011

PL ARSENAL-MANCHESTER UNITED= 1-0

Ramsey ha appena tirato e la palla entra in porta.. bellissimo! vincere contro lo United con un suo gol, dopo il gravissimo infortunio, una bellissima favola..
Sembrava promettere di più l'incontro tra la capolista Manchester United e la terza forza del campionato inglese, invece la gara si chiuderà con una sola rete e poche emozioni rispetto alle aspettative che era lecito avere di fronte a due squadre di questo blasone. L'Arsenal non può che lottare per il proprio orgoglio visto il largo distacco in classifica, il Manchester invece si ritrova sorprendentemente a subire specialmente nel primo tempo. Nasri è molto attivo ma, nelle sue sortite offensive, è affiancato da Walcott e da un buon Van Persie, reo di sprecare buone occasioni con filtranti troppo profondi che i compagni non riescono a gestire. Più del 60% del possesso palla appartiene ai Gunners e al 14' soltanto l'anticipo in area di Evra nega la gioia del gol a Walcott sul bel traversone di Clichy dalla sinistra. Al 20' l'unico sussulto targato United; Park arriva in area e cerca il passaggio finale verso Fabio che tentava di smarcarsi ma Sagna è attento e si esibisce in un provvidenziale intervento. Al 36' c'è un bel cross in area verso Van Persie, il suo marcatore è Vidic che riesce ad anticiparlo ma lo fa con una mano. L'arbitro incredibilmente non vede e non sanziona con rigore e cartellino rosso, provvedimenti che sarebbero stati a dir poco indiscutibili. Il primo tempo si chiude senza altre emozioni, con il ritmo che cala vistosamente. Nella ripresa Nasri lascia immediatamente il posto ad Arshavin. Dopo pochi minuti Rooney si risveglia dal torpore che lo costringe a una partita incolore condita da un po' di nervosismo e sfodera una bella conclusione di destro a giro, bloccata con un buon intervento da Szczesny. Sembra l'inizio del ritorno dello United ed invece è l'Arsenal che continua a dominare il match. Prima ci prova Sagna che spedisce di poco a lato, ma il gol arriva al 56' dopo una bella azione sulla destra di Van Persie che semina il panico e poi pesca Ramsey liberissimo al centro dell'area. Conclusione di precisione più che di potenza e Van der Sar che non può arrivare sulla palla. Non c'è una vera e propria risposta degli uomini di Sir Alex Ferguson. Vidic stacca bene di testa ma conclude fuori; Nani e Rooney ci proveranno senza fortuna da calcio di punizione ma in realtà la gara non si chiuderà a favore dell'Arsenal con largo anticipo solo perché gli uomini di Wenger sprecano due contropiede in superiorità numerica con passaggi imprecisi o eccesso di fraseggi. Passano anche i quattro minuti di recupero e il Manchester non riesce ad evitare una sconfitta che allieta Ancelotti, prossimo avversario in Premier nella sfida della prossima settimana all'Old Trafford. I punti che dividono Manchester e Chelsea sono appena tre. L'Arsenal invece sarà impegnato in casa dello Stoke City.
da http://it.eurosport.yahoo.com/
-------------------------------------------------------------------
Gol. Aaron Ramsey (56);
Arsenal. W. Szczesny, G. Clichy, J. Djourou (S. Squillaci, 69), B. Sagna, L. Koscielny, T. Walcott (E. Eboue, 78), A. Song , S. Nasri (A. Arshavin, 45), A. Ramsey , J. Wilshere, R. van Persie Subs not used: M. Chamakh, K. Gibbs, J. Lehmann, N. Bendtner
Manchester United. E. Van der Sar, P. Evra, N. Vidic, R. Ferdinand, Fabio Da Silva , J-S. Park , M. Carrick (M. Owen, 85), Anderson (L. Valencia, 56), Nani, W. Rooney , J. Hernandez (D. Berbatov, 74) Subs not used: C. Smalling, J. O'Shea, Rafael Da Silva, T. Kuszczak
Booking: Song, Park, Da Silva, Ramsey, Rooney Referee: C J Foy Attendance: 60107 Stadium: Emirates stadium
Table. 73 Man Utd, 70 Chelsea, 67 Arsenal, 62 Man City, 55 Liverpool..

sabato 30 aprile 2011

Wenger: “Vendere Fabregas? e perché?”

Arsène Wenger, tramite il sito web ufficiale dell’Arsenal, ha risposto ad alcune domande relative al calciomercato che intendono portare avanti i Gunners la prossima estate. Tra i dubbi più grandi c’è l’eventuale permanenza o meno di Cesc Fabregas nel club londiese. Il Barcellona resta sempre in agguato, ma occhio anche ad Inter e Real Madrid. Tuttavia, Wenger non pare intenzioato a cedere il suo leader e spiega: “Quando firmi un contratto per 4-5 anni, ti stai legando al club con cui vuoi vincere trofei. Non è che se non vinci dopo il primo anno, te ne vai. Perché dovremmo cedere Cesc? Abbiamo costruito la nostra squadra intorno a lui ed abbiamo anche Wilshere per il futuro”.Non deve passarsela molto bene in questo momento il centrocampista dell’Arsenal Cesc Fabregas, almeno stando alle parole del suo allenatore Arsene Wenger.“Cesc è sotto pressione e questo è un fardello troppo pesante per la sua età – ha detto oggi il tecnico francese al Daily Express – . Sarà perchè lui è il capitano e Robin van Persie il vice-capitano forse… Credo comunque che entrambi saranno in grado di gestire la pressione che c’è su di loro, perchè le difficoltà rafforzano, soprattutto quando hai personalità ed è questo il caso”.

venerdì 29 aprile 2011

Nozze made in UK

La parata che porta a Buckingham Palace Riusciranno Kate e William a riportare il sorriso in un Paese tormentato dalla crisi economica e da profonde divisioni sociali? Intanto la Gran Bretagna si prepara a chiudere gli occhi per sognare una favola collettiva negli street parties di domani. Almeno 500mila fans per strada o davanti al mai schermo di Hyde Park a Londra, centinaia di migliaia nelle piazze delle altre città britanniche tranne Belfast, dove ancora troppo freschi sono i segni dei conflitti settari fra repubblicani e monarchici per vivere rilassati il trionfo dei Windsor. È una Inghilterra diversa da quella di Blair e Lady D. Una Inghilterra fiaccata da una enorme crisi finanziaria, logorata dai tagli imposti dal governo conservatore ai servizi e ai posti di lavoro. Il governo Cameron aumenta il divario fra privilegiati e nati senza camicia. Un esempio su tutti: l’impennata delle tasse unversitarie. Saranno gli studenti a tirare uova marce contro la carrozza degli sposi o la security avrà ben altre preoccupazioni col terrorismo di matrice islamica? Ma famiglia reale non si turba ed è capace di sorprendere, come quando il principe Carlo finanziò i minatori in sciopero contro il governo Thatcher. E adesso la monarchia più influente nel mondo rilancia la sua immagine con una operazione che potrebbe perfino superare quella di Diana. La favola di Kate accende la speranza in un paese dove la mobiità sociale è sempre più difficile. Kate Middleton non ha sangue blu. Minatori da parte di madre, piccola borghesia da parte paterna. Ma Mr Middleton aveva grosse ambizioni sulla figlia al punto da creare un fondo di investimenti per finanziare il curriculum scolastico della piccola Kate. Lei, proiettata nei circoli dorati delle scuole giuste, incontra e fa innamorare il principe del Galles, figlio della mitica Lady D. Miss Middleton, modella e poi buyer di moda non perde d’occhio la sua vera carriera e studia da futura regina. Oggi a 29 anni sembra già gestire l’invadenza dei media con maggiore compostezza della meno matura People Princesse. William viene descritto dai compagni di scuola e dai commilitoni come un principe senza spocchia. Uno che non direbbe come Draco Malfoy in Harry Potter: “Occhio, mio padre lo verrà a sapere...” Il William iconicamente orfano di Lady D si è trasformato presto nel William party animal ma anche soldato e pilota, volontario in mille cause sociali. A Kate e William è affidato molto più che una favola a lieto fine: in gioco è il destino del marchio UK nel mondo Gianluca Zucchelli (Da L’Unita’ del 28 aprile 2011) da http://radiolondra.blog.unita.it