martedì 16 agosto 2011

Wenger: “Van Persie sarà il nuovo capitano”

In fondo si sapeva già, ma adesso c’è anche l’ufficialità: Robin Van Persie è il nuovo capitano dell’Arsenal dopo la partenza di Cesc Fabregas. “Robin sarà il capitano per la prossima stagione, è un leader per il modo in cui gioca, per il suo atteggiamento e per la sua voglia di vincere. E’ da molto tempo nel club ed è un capitano anche tatticamente – le parole dell’allenatore Arsene Wenger oggi riprese da skysports.com - . Il vice sarà Thomas Vermaelen: questa è la decisione che ho preso e sono sicuro che il gruppo la accoglierà bene”. “Come capitano devi essere l’ambasciatore del club e sono pronto per questo – ha commentato poi lo stesso Van Persie – . Gioco ormai da più di dieci anni, quindi so come funziona questo mondo. Quando avevo 18 anni non ne sapevo niente, ogni giorno ho imparato qualcosa, quando mi sono allenato e quando ho giocato, ogni giorno per me è stata una sorpresa”.

lunedì 15 agosto 2011

Ufficiale: Cesc Fabregas lascia l'Arsenal per il suo Barcelona..

Un immagine che non fa di certo piacere ai tifosi dei Gunners, il loro ex capitano che bacia subito un'altra maglia..
Alle 12.40, sul sito ufficiale del club blaugrana, il primo annuncio importante, quello del superamento di tutte le visite mediche sostenute presso la clinica cittadina scelta dalla società e poi presso il Centro Medico del Barcellona. Il preludio alla comunicazione che i tifosi catalani aspettavano da diverso tempo ormai, quello delle 13.12, con cui si comunicava al mondo la firma di Cesc Fabregas sul contratto che lo legherà alla sua squadra del cuore per i prossimi 5 anni. I dettagli dell'operazione: il Barça verserà 29 milioni di euro all'Arsenal come parte fissa (una prima metà subito, l'altra entro ottobre) e un massimo di 5 di bonus (legati alle vittorie di squadra, 2 milioni per ogni Liga, 1 per ogni Champions League portate a casa), ai quali contribuirà di tasca sua Cesc, rinunciando per ognuno dei 5 anni di contratto ad 1 milione del proprio ingaggio. E, tanto per scoraggiare potenziali pretendenti future, il giocatore è stato blindato con una clausola rescissoria da 200 milioni di euro. Poi le foto di rito davanti allo stemma del Barça, in compagnia del ds Andoni Zubizarreta, del vicepresidente sportivo Bartolomeu e del numero 1 della società Rosell, e quelle con i colori più amati per palleggiare sul terreno del Camp Nou, la sua nuova casa. E le prime parole di fabregas non potevano che essere per i itifosi, che hanno accolto con grande entusiasmo il suo arrivo: "Ho aspettato molti anni ma finalmente sono tornato a casa dopo 8 anni. E’ un giorno speciale, lo aspettavo da molto. Questa è la sfida più affascinante della mia carriera ma sono che riuscirò a vincerla grazie al sostegno di voi tifosi. Spero di lasciate tanti bei ricordi qui al Camp Nou”. Alle 14 circa è iniziata la conferenza stampa vera e propria, in cui non sono mancati i momenti a forte impatto emotivo, per esempio la proiezione di un videoclip in cui venivano mostrate le immagini più siginificative della carriera dello spagnolo. Anche le prima dichiarazioni di fronte alla folta platea di giornalisti presenti sono stati un forte inno al barcelonismo: “Mi sembra di non essermene mai andato via da qui”, dice Cesc. “Ringrazio Guardiola per la fiducia che mi ha concesso e per lo sforzo che ha fatto per portarmi qui”. Non poteva mancare un accenno su tutti gli ostacoli che hanno contraddistinto una trattativa andata avanti per diversi anni: “E’ un giorno felice, sono state settimane molto dure perché non potevo conoscere il mio futuro. Ho aspettato tanto e non sapevo come sarebbe andata a finire. Avevo altre opzioni ma volevo venire qui da almeno 2-3 anni e sono pronto a misurarmi nella migliore squadra del mondo. Mi piacciono le sfide difficili”. E, a dispetto di quello che si racconta in Catalunya, dove l'allenatore dell'Arsenal Wenger (che ha tenuto duro fino all'ultimo) viene considerato un nemico, ci ha pensato il diretto interessato a spendere belle parole per il suo ex tecnico: “Wenger è una persona speciale per me, lo considero come un secondo padre per quello che mi ha dato nel calcio. A Barcellona si è costruito una cattiva fama ma vi posso assicurare che non è una cattiva persona: se io sono qui, in gran parte lo devo a lui”. Ora a Fabregas non resta che dimostrare a tutti di aver fatto la scelta migliore, approdando in una squadra che, anche nella recente sfida di Supercoppa col Real, ha evidenziato una qualità di altissimo livello in mezzo al campo e nella quale non sarà semplice guadagnarsi il posto da titolare indiscusso. Ma questo è un problema che diventa di competenza di Guardiola, una piacevole condanna per la guida della compagine dei sogni, chiamata soprattutto quest'anno a vincere tutto, dopo gli arrivi milionari del catalano e di un certo Alexis Sanchez.
 
Wenger: Fabregas? Classe mondiale
(ANSA) Con il trasferimento di Cesc Fabregas al Barcellona, l'Arsenal ha perso un ''giocatore di classe mondiale''. Non ha dubbi il manager dei Gunners, Arsene Wenger, che ha espresso il suo rammarico per la partenza del nazionale spagnolo. ''Abbiamo cercato di trattenerlo - ha aggiunto Wenger - ma alla fine abbiamo dovuto rispettare il suo desiderio''. Parole di stima anche da parte di Fabregas: ''Wenger e' la persona migliore che abbia incontrato nel mondo del calcio. Per me e' stato come un padre''.

sabato 13 agosto 2011

PL NEWCASTLE-ARSENAL= 0-0

Barton appena colpito da Gervinho, espulso alla sua prima partita.
Una cosa è sicura: questo è il momento migliore per affrontare l'Arsenal. Da questa convinzione deve partire la preparazione dell'Udinese alla doppia sfida per un posto in Europa. L'Arsenal è forte, sia ben chiaro, ma non certo imbattibile e proprio la partita contro il Newcastle (squadra non certo superiore all'Udinese) serve da conferma. Tante corse, chilometri su chilometri ma poche idee e soprattutto poca, pochissima concretezza con un Arshavin che si presenta in campo con un occhio nero e poca voglia di fare. Un Van Persie perso nel vuoto dell'attacco Gunners e un centrocampo fumoso. Particolari questi che dovrebbero dare una certa forza agli uomini di Guidolin. Questo Arsenal si può battere.E diciamo che di certezze ce ne sono due: la poca concretezza degli uomini di Wenger e il tremendo buco lasciato da Cesc Fabregas. L'assenza dello spagnol osi sente fin dalla passeggiata nel tunnel verso il campo di gioco. Un buco che si trasformerà ben presto in voragine. Con il passare dei minuti il gioco dell'Arsenal si limiterà alle sfuriate di Gervinho, da destra a sinistra, e a lanci lunghi verso Van Persie. Il primo tempo del debutto Gunners si può infatti descrivere così. Tante corse, forse troppe, e poche idee. Il gioco fumoso degli uomini di Wenger finisce con il favorire la fase difensiva del Newcastle, perfetta con le ottime prestazioni di Taylor e Coloccini. L'Arsenal, alla fine del match, può rammaricarsi di non aver approfittato di un paio di occasioni vere. Poche, davvero poche per un top team. Rosicky, uno dei pochi a salvarsi, in fatto di concretezza, sfiora il gol dopo appena un minuto di gioco con un piatto dal limite dell'area che si spegne sul fondo non lontano dal palo. Al quarto d'ora altra occasione per i Gunners con il lancio lungo per Van Persie che stoppa bene in area ma perde il tempo nella girata con Taylor che mette in angolo salvando la porta difesa dal preciso Krul. Il Newcastle riesce ad avvicinarsi alla porta avversaria una sola volta, con Gutierrez che spara senza paura dalla distanza.
Il secondo tempo si apre con un Newcastle più deciso e attento, soprattutto a centrocampo. L'Arsenal continua nel tentativo di colpire in velocità ma ogni azione si rivela abbastanza prevedibile e neanche l'uscita di Arshavin aiuta gli uomini di Wenger a trovare la concretezza necessaria per piegare il muro dei padroni di casa. L'occasione da gol più chiara per l'Arsenal arriva infatti da calcio di punizione. Van Persie lascia partire un sinistro tagliato che sfiora la traversa. Il match continua su ritmi buoni ma non certo esaltanti e bisogna attendere il 75esimo per la svolta della partita. Gervinho prende palla, salta un uomo e si lascia cadere in area Newcastle. Barton, senza pensarci si avvicina al giocatore dell'Arsenal prendendolo per il collo. Gervinho risponde ingenuamente con uno schiaffo. L'arbitro non ha dubbi: rosso per il Gunner, giallo per Barton. L'Arsenal resta in dieci e i padroni di casa, a questo punto, prendono coraggio. Gli ultimi minuti sono infatti un monologo Newcastle ma la squadra di Pardew non può certo contare su un peso offensivo sufficiente per piegare la retroguardia dell'Arsenal e così il match si chiude sullo 0-0. Risultato deludente, soprattutto per Wenger, e che mette in luce tutte le lacune dei Gunners, ben lontani dall'essere squadra che può ambire a importanti risultati (almeno per adesso). da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Newcastle. T Krul, S Taylor, D Simpson, F Coloccini , R Taylor, J Barton , J Gutierrez, Y Cabaye (P Lovenkrands, 81), C Tiote , B Ba (G Obertan, 45), L Best
Arsenal. W Szczesny , T Vermaelen , B Sagna, K Gibbs , L Koscielny, A Arshavin (T Walcott, 61), A Song , A Ramsey (J Djourou, 89), T Rosicky (E Frimpong, 85), R van Persie, Gervinho (s/o 76)
Booking: Coloccini, Szczesny, Vermaelen, Barton, Tiote, Gibbs, Song, Rosicky,
Espulso: Gervinho,
Referee: P Walton
Attendance: 46894
Stadium: St James' Park