martedì 16 agosto 2011

QCL ARSENAL-UDINESE= 1-0

Walcott dopo il gol ed un occasione di Di Natale sventata da Djourou (foto reuters)
L'Udinese esce sconfitta dall'Emirates Stadium. Un gol di Walcott decide la gara di andata degli spareggi Champions ma nulla è perduto. La squadra di Guidolin, nonostante il gol subito a freddo, gioca un'ottima partita al cospetto dei titolati rivali e spreca diverse occasioni per pareggiare il match e fare un gol che sarebbe stato preziosissimo.  Il mercato ha portato via Sanchez, Inler e Zapata, ma Guidolin deve fare anche i conti con le assenze di Domizzi, Basta e Floro Flores; la difesa è praticamente nuova. Wenger (squalificato) deve rinunciare a Fabregas, ufficializzato dal Barcellona, al difensore ivoriano Eboue andato al Galatasaray, Nasri ha le valigie in mano e il neo capitano Robin Van Persie è squalificato. Passano appena 4' e l'Arsenal passa in vantaggio: Ramsey va via sulla fascia destra, Walcott gli chiama il pallone sul primo palo, assist perfetto e niente da fare per Handanovic. Al 9' i gunners sfiorano il raddoppio: angolo da destra, Vermaelen prolunga sul secondo palo dove Gervinho prova la girata acrobatica sprecando tutto. Superato l'inizio terribile l'Udinese reagisce: al 10' Asamoah pecca di egoismo e lanciato verso la porta prova la conclusione invece di allargare per Armero da solo in area. Al 12' Di Natale ci prova su punizione, il pallone sorprende Szczesny e si stampa sulla traversa. Poco dopo l'attaccante napoletano prova il numero con un pallonetto di esterno destro che non inganna il portiere. Al 25' Armero fa sua la palla dopo un angolo dell'Arsenal, va via in velocità, supera i due centrali avversari e si presenza davanti Szczesny probabilmente un po' stanco, la conclusione è centrale. Al 37' mancino di Di Natale da posizione non facile e palla che scheggia il palo esterno. Nella ripresa al 5' Udinese vicinissimo al pareggio: Armero imbecca Di Natale in area, irrompe Djourou che salva in angolo. Al 14' Di Natale manda in profondità Isla che protegge la sfera e sfiora il gol con un diagonale. Al 23' si rivede l'Arsenal: Ramsey taglia per Walcott, conclusione troppo morbida che non crea problemi ad Handanovic. Al 28' punizione a girare di Di Natale, bravo Szczesny a intervenire sul pallone destinato all'angolino destro. Al 45' è Handanovic a dare ancora speranze all'Udinese opponendosi a Walcott con una gran parata e dall'altra parte un sinistro di Armero esce di pochissimo. Aveva ragione Wenger: "Non è mai facile superare il turno contro un'italiana" e ci sono ancora 90 minuti per dare battaglia e ribaltare il risultato. da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Gol: 4 Walcott,
Arsenal: W Szczesny, B Sagna, T Vermaelen, L Koscielny, K Gibbs (J Djourou, 46 (C Jenkinson, 56)), T Walcott , A Song, A Ramsey, T Rosicky (E Frimpong, 73), Gervinho, M Chamakh Subs not used: A Oxlade-Chamberlain, N Bendtner, A Arshavin, L Fabianski
Udinese: S Handanovic, M Isla, Danilo, Neuton (G Pasquale, 59), J Ekstrand , E Agyemang-Badu, M Benatia, P Armero , K Asamoah, A Di Natale, G Pinzi (A Abdi, 88)  Subs not used: E Belardi, G Denis, D Fabbrini, M Vydra, T Doubai
Booking: Armero, Neuton, Gibbs, Ekstrand, Pinzi, Walcott,
Referee: Kevin Blom
Attendance: 58.159
Stadium: Emirates stadium

Wenger: “Van Persie sarà il nuovo capitano”

In fondo si sapeva già, ma adesso c’è anche l’ufficialità: Robin Van Persie è il nuovo capitano dell’Arsenal dopo la partenza di Cesc Fabregas. “Robin sarà il capitano per la prossima stagione, è un leader per il modo in cui gioca, per il suo atteggiamento e per la sua voglia di vincere. E’ da molto tempo nel club ed è un capitano anche tatticamente – le parole dell’allenatore Arsene Wenger oggi riprese da skysports.com - . Il vice sarà Thomas Vermaelen: questa è la decisione che ho preso e sono sicuro che il gruppo la accoglierà bene”. “Come capitano devi essere l’ambasciatore del club e sono pronto per questo – ha commentato poi lo stesso Van Persie – . Gioco ormai da più di dieci anni, quindi so come funziona questo mondo. Quando avevo 18 anni non ne sapevo niente, ogni giorno ho imparato qualcosa, quando mi sono allenato e quando ho giocato, ogni giorno per me è stata una sorpresa”.

lunedì 15 agosto 2011

Ufficiale: Cesc Fabregas lascia l'Arsenal per il suo Barcelona..

Un immagine che non fa di certo piacere ai tifosi dei Gunners, il loro ex capitano che bacia subito un'altra maglia..
Alle 12.40, sul sito ufficiale del club blaugrana, il primo annuncio importante, quello del superamento di tutte le visite mediche sostenute presso la clinica cittadina scelta dalla società e poi presso il Centro Medico del Barcellona. Il preludio alla comunicazione che i tifosi catalani aspettavano da diverso tempo ormai, quello delle 13.12, con cui si comunicava al mondo la firma di Cesc Fabregas sul contratto che lo legherà alla sua squadra del cuore per i prossimi 5 anni. I dettagli dell'operazione: il Barça verserà 29 milioni di euro all'Arsenal come parte fissa (una prima metà subito, l'altra entro ottobre) e un massimo di 5 di bonus (legati alle vittorie di squadra, 2 milioni per ogni Liga, 1 per ogni Champions League portate a casa), ai quali contribuirà di tasca sua Cesc, rinunciando per ognuno dei 5 anni di contratto ad 1 milione del proprio ingaggio. E, tanto per scoraggiare potenziali pretendenti future, il giocatore è stato blindato con una clausola rescissoria da 200 milioni di euro. Poi le foto di rito davanti allo stemma del Barça, in compagnia del ds Andoni Zubizarreta, del vicepresidente sportivo Bartolomeu e del numero 1 della società Rosell, e quelle con i colori più amati per palleggiare sul terreno del Camp Nou, la sua nuova casa. E le prime parole di fabregas non potevano che essere per i itifosi, che hanno accolto con grande entusiasmo il suo arrivo: "Ho aspettato molti anni ma finalmente sono tornato a casa dopo 8 anni. E’ un giorno speciale, lo aspettavo da molto. Questa è la sfida più affascinante della mia carriera ma sono che riuscirò a vincerla grazie al sostegno di voi tifosi. Spero di lasciate tanti bei ricordi qui al Camp Nou”. Alle 14 circa è iniziata la conferenza stampa vera e propria, in cui non sono mancati i momenti a forte impatto emotivo, per esempio la proiezione di un videoclip in cui venivano mostrate le immagini più siginificative della carriera dello spagnolo. Anche le prima dichiarazioni di fronte alla folta platea di giornalisti presenti sono stati un forte inno al barcelonismo: “Mi sembra di non essermene mai andato via da qui”, dice Cesc. “Ringrazio Guardiola per la fiducia che mi ha concesso e per lo sforzo che ha fatto per portarmi qui”. Non poteva mancare un accenno su tutti gli ostacoli che hanno contraddistinto una trattativa andata avanti per diversi anni: “E’ un giorno felice, sono state settimane molto dure perché non potevo conoscere il mio futuro. Ho aspettato tanto e non sapevo come sarebbe andata a finire. Avevo altre opzioni ma volevo venire qui da almeno 2-3 anni e sono pronto a misurarmi nella migliore squadra del mondo. Mi piacciono le sfide difficili”. E, a dispetto di quello che si racconta in Catalunya, dove l'allenatore dell'Arsenal Wenger (che ha tenuto duro fino all'ultimo) viene considerato un nemico, ci ha pensato il diretto interessato a spendere belle parole per il suo ex tecnico: “Wenger è una persona speciale per me, lo considero come un secondo padre per quello che mi ha dato nel calcio. A Barcellona si è costruito una cattiva fama ma vi posso assicurare che non è una cattiva persona: se io sono qui, in gran parte lo devo a lui”. Ora a Fabregas non resta che dimostrare a tutti di aver fatto la scelta migliore, approdando in una squadra che, anche nella recente sfida di Supercoppa col Real, ha evidenziato una qualità di altissimo livello in mezzo al campo e nella quale non sarà semplice guadagnarsi il posto da titolare indiscusso. Ma questo è un problema che diventa di competenza di Guardiola, una piacevole condanna per la guida della compagine dei sogni, chiamata soprattutto quest'anno a vincere tutto, dopo gli arrivi milionari del catalano e di un certo Alexis Sanchez.
 
Wenger: Fabregas? Classe mondiale
(ANSA) Con il trasferimento di Cesc Fabregas al Barcellona, l'Arsenal ha perso un ''giocatore di classe mondiale''. Non ha dubbi il manager dei Gunners, Arsene Wenger, che ha espresso il suo rammarico per la partenza del nazionale spagnolo. ''Abbiamo cercato di trattenerlo - ha aggiunto Wenger - ma alla fine abbiamo dovuto rispettare il suo desiderio''. Parole di stima anche da parte di Fabregas: ''Wenger e' la persona migliore che abbia incontrato nel mondo del calcio. Per me e' stato come un padre''.