martedì 13 settembre 2011

CL BORUSSIA DORTMUND-ARSENAL= 1-1

Il gol in extremis di Ivan Perišić nega all'Arsenal FC la soddisfazione della vittoria all'esordio e regala al Borussia Dortmund l'1-1 nella sfida del Gruppo F tra titani feriti. L'ombra di un campionato anonimo incombe su entrambe le squadre e, nonostante siano i campioni di Germania a fare la partita nel primo tempo, Robin van Persie approfitta di una disattenzione della retroguardia tedesca per portare avanti gli ospiti prima dell'intervallo. Il vantaggio permette ai Gunners di giocare più sciolti nella ripresa, ma proprio quando il risultato sembrava al sicuro, il neo entrato Perišić ristabilisce la parità. Il tifo assordante dei supporter locali sembra contagiare anche i giocatori in campo. Entrambe le squadre partono bene e dispongono di buone occasioni in avvio: Mats Hummels ruba all'ultimo istante la palla a Gervinho sotto la porta del Dortmund, mentre dall'altra parte Kevin Grosskreutz calcia alto.
Stessa sorte per una conclusione di Shinji Kagawaj poco dopo. I padroni di casa ci riprovano con Mario Götze che libera Robert Lewandowski, il quale aggira il connazionale Wojciech Szczęsny e costringe Bacary Sagna al salvataggio sulla linea. L'Arsenal sembra alle corde, ma superato il momento di difficoltà si rende pericoloso verso la mezz'ora con una conclusione di Van Persie deviata a lato, su assist di Yossi Benayoun. La risposta del Dortmund arriva sotto forma di un colpo di testa di Lewandowski, ben parada Szczęsny. Ma nel momento migliore della squadra di Jürgen Klopp, Van Persie soffia il pallone a Sebastian Kehl nelle retrovie e, dopo aver ricevuto il passaggio di ritorno da Theo Walcott, batte Roman Weidenfeller con un gran tiro. Arsène Wenger non avrebbe potuto assistere a un finale di frazione migliore dalla tribuna, dove sconta il primo di due turni di squalifica. Dopo l'intervallo l'Arsenal gioca con maggiore serenità e sfiora il raddoppio con Gervinho, che si libera al tiro ma calcia addosso a Weidenfeller. Un intervento provvidenziale di Alex Song su Götze salva l'Arsenal, ma il Dortmund non si arrende e in extremis agguanta il pareggio: tiro al volo di Perišić all'incrocio dei pali sulla respinta di un calcio di punizione. L'Arsenal rischia quindi la beffa nel recupero, con Szczęsny che si salva su Lewandowski.
da http://it.uefa.com/
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Gol. Robin van Persie (42), Ivan Perisic (88)
Borussia Dortmund R Weidenfeller, M Hummels, N Subotic, L Piszczek, M Schmelzer , S Bender , K Grobkreutz (I Perisic, 69), S Kehl (J Blaszczykowski, 68), M Gotze, S Kagawa (M Zidan, 85), R Lewandowski
Arsenal W Szczesny, P Mertesacker, B Sagna , K Gibbs, L Koscielny, Y Benayoun, T Walcott (E Frimpong, 77), A Song, M Arteta, R van Persie (M Chamakh, 86), Gervinho (A Santos, 86)
Attendance:
Stadium: Westfalenstadion

Pat Rice (Arsenal): "Abbiamo lottato perché sapevamo che sarebbe stata una partita molto dura. Saper difendere è una qualità molto importante e i nostri giocatori l'hanno fatto davvero bene stasera. Non credo che molte squadre verranno a vincere facilmente a Dortmund. Noi ci siamo andati vicini. Non bisogna dimenticare che il Dortmund è molto forte. Non ci sono dubbi su questo. Ci sarebbe piacuto vincere? Ovvio. Ci siamo andati vicini ma credo che Ivan Perišić manderebbe il Pallone alto o sul portiere la maggior parte delle occasioni riprovando quel tiro 25, 30, 40 volte. E’ stato un gran gol".

Wenger: “Andiamo a caccia del risultato”

Arsene Wenger sfodera i muscoli nella conferenza stampa che precede la sfida tra Arsenal e Borussia Dortmund. A ventiquattro ore dall’incontro con i campioni di Germania, che inaugurerà il girone F di Champions League, il manager dei Gunners ha manifestato le intenzioni della sua squadra: “Questa partita ci farà capire quante possibilità avremo di conquistare il primo posto nel girone, per noi un risultato positivo sarebbe molto importante, visto anche il momento delicato – ha dichiarato Wenger – . Abbiamo acquisito energie positive dall’ultima gara, ogni squadra ha bisogno di ritrovarsi ogni volta che scende in campo, credo che la nostra squadra ne abbia bisogno ora come non mai.” Su Mario Gotze, stellina del Borussia e obiettivo di mercato dell’Arsenal, Wenger è categorico: “Mario è un giocatore destinato a migliorare, uno dei migliori assist-man del campionato tedesco nonchè uno dei giocatori più pericolosi in assolito. Lo marcheremo al meglio delle nostre possibilità, perchè fermando lui metteremmo in grossa difficoltà l’intero sistema di gioco dei nostri avversari.”
 
Il tecnico dell'Arsenal Arsene Wenger e' soddisfatto dell'acquisto da parte della sua societa' di Mertesacker: "Riesce a mettere la forza necessaria in ogni match ed e' abituato a comunicare con i compagni. Il nostro avvio stentato? Dovuto al fatto che siano partiti determinati elementi (Fabregas e Nasri) e alle due partite contro l'Udinese, che hanno influenzato la nostra prestazione sia contro il Liverpool che il Manchester United". 
Una dichiarazione "strana" quella di Wenger, come quasi tutte le ultime.. l'avvio stentato è colpa delle partenze che lui non ha voluto rimpiazzare per tempo.. aggiungerei io, l'acquisto di Mertesacker che lui giustamente elogia, doveva esser effettuato qualche settimana prima per non trovarsi con un gap negativo dopo tre giornate, come è stato..
Una piccola nota.. Mertesacker in mezzo al campo non vi sembra.. Ian Ure?

sabato 10 settembre 2011

PL ARSENAL-SWANSEA= 1-0

Arteta prima partita con la maglia dell'Arsenal, con lui hanno esordito anche Mertesaker e Benayoum
Il match contro lo Swansea City serviva a risolvere un interrogativo: il tonfo di Old Trafford è servito per svegliare Arsene Wenger dal proprio torpore? La risposta è secca e chiara: per nulla. In effetti, per dissipare i dubbi dopo un 2-8 subito, cosa di meglio di un 1-0 interno contro una neopromossa con gol regalato dal portiere avversario dopo esser stati messi sotto nel secondo tempo e aver visto l'avversario colpire una traversa e sbagliare un gol a porta vuota? L’unica cosa buona di questo pomeriggio per l’Arsenal sono i tre punti: il resto è la solita angoscia, la solita triste sensazione di una squadra in agonia. Il tonfo di Old Trafford ha portato i nuovi acquisti, ma sarebbe servito con essi un cambio di mentalità: invece no, la squadra gioca allo stesso identico modo, con i soliti passaggini poco concreti (e peraltro adesso nemmeno qualitativi), i soliti attacchi con poco criterio e soprattutto la solita scarsa voglia di attaccare lo spazio, con zero inserimenti in area, zero concretezza. Oltretutto, la squadra sta prendendo la cattiva abitudine di afflosciarsi pesantemente nei secondi tempi, crollando e finendo per scollarsi pericolosamente: questo pomeriggio i Gunners la sfangano, ma l’impressione è che si sia dentro una stagione di grande mediocrità, un po’ come detto di questi tempi negli ultimi due anni per il Liverpool. Le prospettive sembrano quelle, a meno che cambi qualcosa: il problema è che il manager non ha capito che c’è qualcosa da cambiare. Arteta ha un discreto impatto soprattutto nel primo tempo, ma non basta per accendere un gioco decisamente impalpabile, soprattutto perché la manovra non ha mai incisività: Arshavin continua a passeggiare in campo (nonostante si renda protagonista di qualche buona apertura), mentre Van Persie arretra costantemente la posizione risultando inutile e lasciando la squadra senza attacco. Il tridente è completato da Walcott, un disastro assoluto: la fotografia del suo match è un traversone allucinante a metà ripresa, descritto da qualche sito come il “più brutto cross della stagione”. Il quadro è preoccupante e l’Arsenal salva il pareggio anche con un po’ di fortuna: Szczesny compie un miracolo nei primi minuti su Graham, ma poi è perdonato dallo stesso Graham nel recupero dopo una brutta uscita. Lo Swansea City dimostra tutto sommato una buona tenuta, concedendo poche occasioni nel primo tempo, dove però la squadra di Brendan Rodgers (non in panchina per tristi motivi, visto che nella notte tra venerdì e sabato è venuto a mancare suo padre) ha concesso un possesso enorme ai Gunners, senza realmente provare a contrastarlo a centrocampo. Nella ripresa invece i Jacks prendono in mano il gioco, proponendo qualche spunto vivace, ma non apparendo realmente decisi negli ultimi metri, svegliandosi su questo piano solo negli ultimi cinque minuti: a quel punto i gallesi hanno messo alle corde i Gunners, ma era anche troppo tardi. Alla fine è una sconfitta che arriva di misura, con il rammarico anche di aver davvero regalato il gol all’avversario: qualcuno sa cosa sia passato in testa a Michel Vorm nel riprendere il gioco in quel modo, mandando il pallone a sbattere su Rangel e regalando letteralmente il gol ad Arshavin? Fesseria allucinante, anche comica. Il problema è il solito: c’è un modo con cui lo Swansea City pensa di poter segnare in Premier League? Ancora una volta non s’è visto, anche se Scott Sinclair colpisce una traversa: su calcio di punizione però. C’è anche la prestazione più brutta di Danny Graham, che è bravo nei primi minuti ad impegnare Szczesny, ma poi tocca pochissimi palloni e sciupa un’altra occasione clamorosa su corner, ancora più clamorosa del colpo di testa mandato largo contro il Sunderland: stavolta in mischia a porta sguarnita doveva perlomeno costringere quelli dell’Arsenal al salvataggio sulla linea, invece sparacchia malamente alto e sciupa tutto. L’Arsenal porta a casa i tre punti senza alcun merito e lo fa per gli errori dei Jacks.
da http://silviodifede.blogspot.com/
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Gol: 40 Arshavin,
Arsenal W Szczesny, P Mertesacker, B Sagna, K Gibbs, L Koscielny , A Arshavin (Y Benayoun, 63), T Walcott , A Ramsey, E Frimpong (F Coquelin, 75), M Arteta , R van Persie (M Chamakh, 81) Subs not used: A Santos, J Djourou, L Fabianski, Park Chu-Young
Swansea M Vorm, A Williams, A Rangel, N Taylor, S Caulker , L Britton, N Dyer (L Moore, 84), G Agustien (M Gower, 64), J Allen (S Dobbie, 75), D Graham, S Sinclair Subs not used: L Lita, G Tremmel, F Bessone, A Richards
Booking: Koschelny, Walcott, Caulker, Agustien, Arteta,
Referee: S Attwell
Attendance: 60.087
Stadium: Emirates stadium