giovedì 8 marzo 2012

Tour: 2012 Arsenal-Milan

Rieccomi a Londra alle 2.00pm di martedi 6 marzo, questa volta per vedere Arsenal-Milan partita di Champions League, dopo il primo match a Milano perso per 4-0 ammetto che qualche pensiero su chi me lo facesse fare ad andare a vedere un probabile scempio della partita di ritorno l'ho fatto. Arrivato a Finsbury Park e fatto il solito giro allo shop dove la prima tappa mi consente di prendere subito il match programme, decido di fare una passeggiata a Seven Sisters road nella direzione opposta al parco fino ad Holloway road (la strada che porta al "the Grove"), dove non mi ero mai avventurato.. una zona quasi disfatta, con la popolazione per la maggior parte indo-pakistana, insomma non mi ha lasciato un bel ricordo ma sono contento d'averla visitata.
Lo shop Armoury ben preparato per la partita contro i rossoneri, benchè non ami acquistare varie cianfrusaglie solo perchè hanno lo stemma della mia squadra, un giro dentro lo faccio sempre..
La passeggiata ad Highbury è immancabile con l'amico Antonio, ed una foto speciale (per me) l'ho scattata.
ore 7.45pm è ora di iniziare la partita, la canzone della Champions League parte ed iniziano anche le inaspettate emozioni, 1-0 gol di Koscielny nei primi minuti, 2-0 al 26' del piccolo Mozart (Rosicky), i miei pensieri cominciavano a vacillare ed a sperare che forse..
L'Arsenal gioca bene, ben disposta in campo nonostante le assenze, al 43' il giovane Oxlade o Chamberlain fate un pò voi.. entra in area ed è steso da due difensori del Milan, l'arbitro ci pensa un attimo e fischia il rigore che il capitano trasforma, la voce è persa insieme al pessimismo iniziale, andiamo al riposo e dentro di me.. mille pensieri che mi fanno credere che l'impossibile forse è realizzabile.. Purtroppo la partita finisce 3-0 per noi, deluso, stanco,  ma orgoglioso di questa squadra che ha regalato una serata fantastica a tutti noi, anche se...

mercoledì 7 marzo 2012

"Arsenal vicino a una storica rimonta"

Vicini ad un’incredibile rimonta, distante un solo gol: l’Arsenal ritrova l’orgoglio e infligge al Milan «un terribile spavento», ma alla fine sono i rossoneri a guadagnarsi i quarti di Champions League. Elogi, unanimi ed enfatici, per i Gunners di Arsene Wenger che riscattano la figuraccia di San Siro con una prova da incorniciare. «Così vicini ad un miracolo», l’apertura del Daily Mail che commenta: «L’Arsenal maltratta il Milan ma non trova un posto nei quarti», perché all’Emirates stadium nonostante il 3-0 finale «tristemente l’ultimo atto manca di romanticismo».
«Un tremendo spavento al forte Milan», scrive il Daily Telegraph anche se i rossoneri di Londra, secondo il giudizio del Mail, sono stati «tremendi nel primo tempo, (...) una squadra di gente che non si conosce». Salvata solo dalla parata decisiva di Christian Abbiati che a metà ripresa evita il quarto gol dei Gunners con un doppio (prodigioso) intervento su Gervinho e Robin van Persie. Così da meritarsi il titolo del Guardian: «Christian Abbiati impedisce all’Arsenal la grande fuga contro il Milan».
Una parata che spegne definitivamente l’ardore degli inglesi consegnando il finale di partita ad un Milan finalmente capace di controllare il vantaggio costruito all’andata. «Solo quando l’Arsenal ha esaurito le sue energie il Milan ha ritrovato, tardivamente, la sua compostezza ed esperienza», conferma il quotidiano britannico. «Che eliminazione: un coraggioso Arsenal abbandona la scena in un impeto di gloria», titola il Times, che definisce il Milan «stupito e sgomento, incapace di far terminare un maltrattamento senza fine».
Forse perché‚ «intrappolato in una paura identica a quella di Istanbul», scrive il Daily Express, un parallelo storico ripreso anche dal Sun che pure titola «Agonia - Commuoventi ed eroici i Gunners vicini ad una rimonta storica». Ecco allora che ancora una volta viene ricordata la rimonta del Liverpool nella finale di Champions League 2005. «Un piccolo angolo di Londra si è trasformato in Istanbul», secondo il Sun. «Siro to Heros», ovvero dallo zero di San Siro ad assurgere ad eroi, il consueto gioco di parole del Daily Mirror che celebra il coraggio di van Persie e compagni, «vicini ad un’incredibile rimonta». Una vittoria - prosegue il tabloid britannico - che «restituisce orgoglio ma non consente un’impresa impossibile».

martedì 6 marzo 2012

CL ARSENAL-MILAN= 3-0

Il primo gol di Koscielny che ha dato il via alla storica rimonta, e sotto il mancato scorer di VanPersie nel secondo tempo.. la manona di Abbiati non ha permesso il 4-0.
Arsene Wenger recupera in extremis Rosicky e lo schiera sulla trequarti nel 4-1-4-1 che a differenza dell'andata pone a supporto di van Persie anche il trio composto da Walcott, Gervinho e Oxlade-Chamberlain. Il manager dei Gunners parte senza i sette infortunati Diaby, Mertesacker, Wilshere, Santos, Ramsey, Arteta e Benayoun. Bastano pochi minuti per capire che il Milan non è in serata. Squadra lenta, svogliata e alla costante ricerca della profondità dove Ibrahimovic finisce sempre e comunque nella trappola del fuorigioco avversaria. Al 5' van Bommel viene ammonito per un fallo tattico a centrocampo e va in squalifica, ma non è la peggiore delle notizie. Il primo colpo all'orgoglio rossonero arriva al 7', quando Koscielny stacca solo in area sugli sviluppi di un corner e mette dentro indisturbato l'1-0. Sembra niente, ma è la prima breccia che dà il via all'alluvione. Perché le sicurezze del Milan svaniscono con il passare dei minuti in modo inversamente proporzionale al sogno dei Gunners, che pian piano sembra passare dal piano dell'utopia a quello della logica stringente. L'Arsenal, in parole povere, ogni volta che accelera fa male. Al contrario del Milan che, oltre ai generosi Ibrahimovic e van Bommel, trema come una foglia. Al 19' Abbiati si supera su un tiro dal limite di van Persie, mentre al 26' arriva in ritardo sul calcio di Rosicky, nato da una respinta maldestra di un irriconoscibile Thiago Silva. È il 2-0. Il punto di svolta del match per gli uomini di Wenger, che attendono soltanto che il Milan perda palla (cosa che accade sovente) per colpirlo. Al 43' arriva così il 3-0 di van Persie, che trasforma il rigore concesso per un fallo della coppia Nocerino-Mesbah su Oxlade-Chamberlain. A sigillare il primo tempo è però un erroraccio di El Shaarawy, che nel minuto di recupero mette a lato l'unica (ma ottima) chance da gol creata dal Milan. Un incubo. Dopo un primo tempo del genere, ci si aspetta soltanto l'epilogo, la grande caduta. Invece no. In una partita delle più insolite che si siano mai viste, accade che il Milan entri finalmente in campo e riesca a contenere l'Arsenal, costretto a giocare soltanto in ripartenza. Il match cambia andamento in modo radicale. E la svolta autentica arriva al 59', quando Abbiati compie un incredibile miracolo prima su Gervinho e poi su van Persie, che su una respinta in area prova un pallonetto censurabile stoppato dalla manona del portiere rossonero. Ricordate la parata di Dudek su Shevchenko? Qualcosa del genere. Qualcosa che fa capire quanto un episodio possa far girare una partita. In effetti, va così. Perché pian piano i minuti passano e l'Arsenal è sempre meno pericoloso. Al contrario di un Milan che al 62' sfiora una clamorosa rete da centrocampo con Ibrahimovic, un leone autentico dalla trequarti in avanti. Allegri toglie un timido El Shaarawy e inserisce Aquilani (69'), passando al 4-3-1-2 con Emanuelson trequartista e il Diavolo ne guadagna ancora di più in solidità, sfiorando una nuova e incredibile rete al 77' con Nocerino, che non sfrutta da un passo una gran palla proprio del neoentrato ex Liverpool. Finisce così. Il Milan più brutto dell'anno perde 3-0 ma passa il turno e va ai quarti entrando nel lotto delle otto migliori d'Europa.Volendola vedere da un'altra prospettiva - una provocazione - alla fine i rossoneri passano ai quarti in virtù di un gol in fuorigioco (il secondo dell'andata). In realtà, il 3-0 di Londra suona non tanto come un campanello d'allarme per Allegri ma come un bagno d'umiltà dopo una vigilia passata a parlare di Ibrahimovic da Pallone d'Oro e di possibilità di vittoria finale. Un ko del genere basta per tornare nelle prime otto d'Europa a cinque anni di distanza dall'ultima volta, per sfatare il tabù Arsenal (mai eliminata da un'italiana negli otto precedenti), ma non per convincere. Perché il Milan ha sì sbagliato l'approccio, ma con la prestazione deludente di gran parte della squadra ha dimostrato di non avere i numeri per essere considerata una grande a livello continentale. Gente come Mesbah, Nocerino ed Emanuelson può fare la differenza in campionato. Ma, forse, è ancora acerba per certi sipari. Le gambe all'Emirates hanno iniziato a tremare dopo il gol dell'1-0, il peggiore dei segnali possibili. Questa volta è andata bene, ma pensare che si possa andare avanti in Europa infilando 45' del genere è difficile.
da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Gol: Laurent Koscielny (7), Tomas Rosicky (26), Robin VanPersie (pen 43)
Arsenal W Szczesny, T Vermaelen, B Sagna , K Gibbs , L Koscielny, T Walcott (Park Chu-Young, 84), A Song , A Oxlade-Chamberlain (M Chamakh, 75), T Rosicky, R van Persie, Gervinho
Milan C Abbiati, U Emanuelson, I Abate, D Mesbah (D Bonera, 89), T Silva, P Mexes, A Nocerino , M van Bommel , Robinho, S El Shaarawy (A Aquilani, 70), Z Ibrahimovic
Referee: Damir Skomina
Attendance: 59.973
Stadium: Emirates stadium