Un Arsene Wenger fumante, messo sotto accusa dai tifosi e da van Persie che vedono un Arsenal non capace di lottare per vincere, ha insistito che lui non intende cambiare il suo modo di operare. Il tecnico francese infatti crede nei giovani ed è d'accordo con Cruyff che ha detto che si può vincere anche senza spendere milioni e milioni: "Sono completamente d'accordo con Cruyff e non cambierò. L'unica cosa triste è che a volte il tuo lavoro viene distrutto da altri. Puoi vedere un giocatore per primo nel club ma dopo ecco che cambia. Ma non funziona così per tutto il tempo. Sono una vittima per questo. Ho perso Samir Nasri, Fabregas, Gael Clichy e in un'età in cui avrebbero dovuto giocare il loro miglior calcio per l'Arsenal. Ma non ho mai lasciato il club quando ho potuto. Avrei potevo andarmene 10 volte per unirmi ad un altro club, ma non l'ho fatto perché ho lavorato con la stessa visione e la stessa filosofia dell'Arsenal negli ultimi 16 anni e questo non cambierà. Inoltre, il denaro non è mai stato una motivazione per me. E, in modo simile, la gente come Cruyff non mette tutte le loro energie nella costruzione di squadre di calcio con giocatori giovani solo per i soldi. Noi tutti lo facciamo perché vogliamo restituire qualcosa al calcio".
domenica 8 luglio 2012
sabato 7 luglio 2012
La guerra di Van Persie..
Rimaniamo in attesa di rapide evoluzioni, è inutile portarsi dietro questo fardello per tutta l'estate.
venerdì 6 luglio 2012
Van Persie non rinnova, scoppia una guerra intestina all’Arsenal!
Quella che si appresta a vivere l'Arsenal, è un'altra estate di passione. Dopo aver perso un anno fa Fabregas e Nasri, il club londinese deve ora fare i conti con la volontà di Robin Van Persie di non rinnovare. Proprio la decisione del campione olandese, ha creato malumore all'interno della società.
I due secondi azionisti del club, Alisher Usmanov e Farhad Moshiri, hanno infatti duramente attaccato la politica scelta dal proprietario Stan Kroenke.
"Quando si è iniziata la politica dell'autofinanziamento, l'obiettivo era quello di soddisfare quelli che erano all'epoca i principali azionisti e che poi hanno ceduto le loro azioni. Questa scelta, sta però ora portando i nostri migliori giocatori a cercarsi altre destinazioni".
L'Arsenal non potrà quindi continuare a crescere se si andrà avanti con l'autofinanziamento: "Tutto sta andando a discapito delle prestazioni sportive. Questa politica ci sta facendo perdere i nostri migliori talenti a favore dei nostri principali concorrenti. I giocatori si chiedono quali siano le reali ambizioni del nostro club e, la situazione di un calciatore eccezionale come Van Persie lo dimostra".
Non ci si fa illusioni sul futuro dell'olandese in casa Gunners: "Perderemo un altro campione perchè non possiamo assicurargli la conquista dei trofei. Si può fare buon viso a cattivo gioco, si può pontificare questo modello, ma non possiamo più garantire successi ai nostri tifosi".
Sul giocatore, intanto, dopo l'annuncio della volontà di non rinnovare è ressa tra le squadre più facoltose d'Europa. In pole i soliti sceicchi di Manchester City e Paris Saint-Germain, due club a caccia di un centravanti di livello top per la prossima stagione. Ma occhio allo United, pista emersa a sorpresa nelle ultime ore.
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