venerdì 28 settembre 2012
Una società sana
In un’intervista rilasciata ad ArsenalPlayer, Ivan Gazidis, Amministratore Delegato del Club ed ex vice commissario della Major League Soccer, la massima divisione di calcio dell’America del Nord, ha reso noti i numeri a bilancio dell’Arsenal Football Club.In premessa ha tenuto a sottolineare che il Club è in una situazione finanziaria totalmente sana, e che l’esistenza dell’Arsenal è legata principalmente all’essere ancora una squadra di calcio e non solo un business. “Certo – come sottolineato da Gazidis – per poter ottenere dei risultati sul campo è necessariamente importante sapersi muovere dal lato finanziario, e da questo punto di vista crediamo di essere riusciti a coniugare entrambe le cose.”. La posizione dell’Arsenal è testimoniata dai 153 milioni di sterline disponibili in cassa, quindi un budget che potrebbe permettere di aumentare considerevolmente la qualità media della rosa, ma è altrettanto vero che la maggior parte di questo fondo sarà destinato ad altre spese, come quelle per garantire lo stipendio a tutti i tesserati della società, giardinieri compresi. Un modo di lavorare e di amministrare che condivido in pieno, soprattutto se si prende in considerazione il lungo percorso fatto fino ad oggi, dal momento della costruzione dell’Emirates Stadium. La società ha dovuto fare i conti con le spese per lo stadio, per le banche, cercando al tempo stesso di mantenersi ad ottimi livelli sul terreno di gioco. La storia ci racconta che entrambe le cose sono state fatte, che se da un punto di vista finanziario oggi si possono raccogliere quei frutti che metaforicamente significano una lunga vita al Club, dal lato sportivo la squadra s’è classificata sempre tra le prime quattro d’Inghilterra, mantenendosi in Champions League, ed ottenendo i denari dell’Uefa. Vero anche che mancano i trofei, ma credo allo stesso tempo che aver visto un Arsenal sempre competitivo in queste stagioni sia stato motivo d’orgoglio, augurandosi che tutto quel lavoro servirà per un domani più vincente. Questi risultati porteranno inevitabilmente nuove collaborazioni, nuove contrattazioni con sponsor e clienti, e tutto questo potrà giovare ad un Club che nel prossimo lustro potrebbe piazzarsi in pianta stabile tra i Club calcistici più importanti del pianeta. da http://www.arsenalitalia.com/
mercoledì 26 settembre 2012
LC ARSENAL-COVENTRY= 6-1
Arshavin tornato al gol con la maglia dell'Arsenal, 59.000 spettatori per una partita di League Cup contro il Coventry e sei goals sono una gran bella cosa. Prossimo turno a Reading.
Gli uomini di Wenger passeggiano in casa nonostante un primo tempo chiuso avanti solamente di un gol (Giroud). Nella ripresa però scende in campo una sola squadra: vanno in gol Oxlade-Chamberlain e Arshavin prima dello show di Walcott che piazza una splendida doppietta. Di Ball il gol della bandiera per gli ospiti, in mezzo la rete di Miquel.
Gol. 39 Giroud, 57 Chamberlain, 63 Arshavin, 74 Walcott, 78 Ball, 80 Ignasi Miguel, 90 Walcott, Arsenal D Martinez, M Angha, J Djourou, A Santos, I Miquel, A Arshavin, T Walcott, F Coquelin (E Frimpong, 72), A Oxlade-Chamberlain (M Chamakh, 72), N Yennaris, O Giroud (S Gnabry, 72)
Coventry J Murphy, R Wood, J Clarke, R Brown , J Reckord, F Moussa (J Fleck, 60), C Baker, J Bailey, A Barton, S Elliott (C Ball, 69), G McSheffrey
Referee: M J Jones
Attendance: 58351
Stadium: Emirates stadium
domenica 23 settembre 2012
PL MANCHESTER CITY-ARSENAL= 1-1

Alla fine restano appaiate a 9 punti in classifica e, probabilmente, è giusto così. Manchester City e Arsenal non riescono a superarsi al termine di una partita bella e intensissima, decisa a 8 minuti dalla rete di Koscielny che ha pareggiato il vantaggio del City nel primo tempo con Lescott. Se infatti nell’Arsenal sono venuti a galla i soliti problemi in zona gol, i Gunners hanno sopperito a quel gap con una prova di straordinaria intensità fisica. Intensità che in questo avvio di stagione pare non fare capolino invece sulla sponda azzurra di Manchester. Anche oggi, la squadra di Mancini, è stata lungi dall’essere convincente. Trovato il vantaggio con Lescott dagli sviluppi di un calcio da fermo, i Citizens hanno pensato più al controllo che alla costruzione non sfruttando, per giunta, un paio d’occasioni d’oro nel secondo tempo con il rientrante (e decisamente fuori forma) Aguero. United che scappa così a +3, e Chelsea che resta in vetta al campionato con 13 punti. Il primo tempo mette di fronte due squadre fondamentalmente legate da uno stesso concetto di Football: tenere palla tra i piedi per poi provare a far male. E’ per questo che l’avvio tra City e Arsenal è inteso e apprezzabile, con i due centrocampi impegnati in fase di non possesso ad aggredire “alla morte” gli avversari nel tentativo di ritornare immediatamente in controllo delle operazioni. Palla tra i piedi sicuramente un fattore, ma altrettanto lo è l’organizzazione difensiva: Wenger mette in scena un Arsenal capace di chiudere tutti gli spazi e una difesa attentissima sui palleggiatori – Silva e Aguero al rientro – che vengono praticamente sempre bloccati dal muro Mertesacker-Koscielny. Occasioni da rete ne nascono di conseguenza poche e di clamoroso, da segnalare, non c’è praticamente nulla: al 14’ Mannone è bravo a respingere una conclusione di Aguero dal limite dell’area, mentre 10 minuti più tardi è Podolski a sprecare da centro area un buon pallone arrivato dopo la splendida discesa sulla destra di Jenkinson. Evidente, dunque, che serva un episodio per rompere l’equilibrio; ed episodio che si traduce puntualmente nel portiere dell’Arsenal. Al 40’, dagli sviluppi di un corner, Mannone esce a vuoto e Lescott è il più lesto di tutti a salire in area e insaccare di testa. Uno a zero. Gunners sotto nonostante la buona partita. Il portiere italiano non si fa però abbattere dall’accaduto e un minuto dopo, sul colpo da fuori di Dzeko, si supera evitando l’uno-due che avrebbe tagliato le gambe ai londinesi. Nella ripresa il City prova a tirare fuori la filosofia che nella passata stagione ha portato parecchi frutti: controllo e ripartenza in contropiede. E’ infatti l’Arsenal a prendere da subito in mano il pallino della gara mentre gli uomini di Mancini, come detto, tentano la gestione delle ripartenze. E’ vero, il City avrebbe due grandi occasioni con Aguero – al 50’malissimo con il destro da buona posizione e al 53’ “troppo onesto” a rimanere in piedi sul contatto in area con Koscienly –, ma escluse quelle dalla parti di Mannone i Citizens si presenteranno solo in un finale di tempo dove succederà di tutto. La superiorità atletica dei Gunners è infatti una variabile che Mancini non ha messo in preventivo e nell’ultimo quarto d’ora, con il doppio cambio di Wenger Giroud-Walcott per Diaby-Podolski e guidato da un Ramsey stratosferico, l’Arsenal pianta le tende nella trequarti degli uomini in azzurro. I dieci minuti finali, dopo la resistenza del fortino del City, sono puro spettacolo. Aguero all’80’ conferma la giornata no (era al rientro) non sfruttando un contropiede lanciato dal solito Yaya Tourè. Due minuti più tardi Koscielny corona la sua ottima prestazione regalando il pareggio ai Gunners con una bella girata in area arrivata dopo un pallone messo fuori male da Lescott. Tutto finito? Macchè! Centoventi secondi dopo aver esultato, Koscielny offre il pallone della redenzione ad Aguero che solo davanti a Mannone completa l’opera mettendo fuori. Ci prova a quel punto, al 91’, persino Gervinho che trova la sua prima giocata decente della giornata liberandosi al limite dell’area ma riporta i tifosi dei Gunners sulla terra concludendo in maniera inguardabile. Finisce lì. Un punto a testa che mantiene entrambe le squadre ancora imbattute. Da qui alla vittoria del titolo però, per entrambe, di progressi ne dovranno essere fatti parecchi.
Gol: Joleon Lescott (40), Laurent Koscielny (82)Man City J Hart, G Clichy, V Kompany, P Zabaleta, J Lescott, Y Toure, Javi Garcia , S Sinclair (J Rodwell, 45), D Silva, S Aguero (M Balotelli, 85), E Dzeko (C Tevez, 68)
Arsenal V Mannone, P Mertesacker, K Gibbs, L Koscielny, C Jenkinson, S Cazorla, A Diaby (O Giroud, 72), A Ramsey, M Arteta, L Podolski (T Walcott, 72), Gervinho (F Coquelin, 89)
Referee: M L Dean
Attendance: 47318
Stadium:City of Manchester Stadium
Table. 13 Chelsea, 12 Man Utd, 10 Everton, Wba, 9 Arsenal, Fulham e Man City..
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