venerdì 2 novembre 2012

Wenger: “Entro Natale voglio risolvere il problema Walcott”


Finita l’euforia per la grande rimonta sul Reading in Capital One Cup, l’Arsenal torna coi piedi per terra e prova ad affrontare il problema che affligge la dirigenza da tempo: il contratto di Theo Walcott, in scadenza a fine stagione. Non è solo l’aumento salariare a tenere banco, ma soprattutto c’è il cambio di ruolo: l’esterno inglese non vuole essere più impiegato come tale, ma vuole giocare come punta principale. Il manager dei Gunners, Arsene Wenger, però decide di allontanare tutte le voci nella conferenza di oggi fissando una data per la decisione finale. “Voglio risolverlo entro Natale. La sua posizione sulla destra sarà al centro in futuro.” Il francese quindi lancia un messaggio chiaro, facendo intendere in un futuro cambio di posizione per Walcott. Il tutto è stato condito dalla tripletta dell’inglese di martedì e dalle parole di Wenger a proposito della sua prestazione: “Theo è stato superbo la scorsa notte. Ho sempre detto che sarà un attaccante, su questo siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Prima di tutto ora è un buon finalizzatore. Secondo, sa dove stare in area sui rimpalli. Questa è una qualità che non puoi dare a un attacante, o lo sente o non lo sente.
Infine altre parole al miele per il 23enne: “Ha le qualità per giocare come attaccante e spero sarà un attaccante all’Arsenal. Ho sempre detto di volerlo tenere. Durante gli incontri per il contratto bisogna dargli credito per il modo in cui è legato alla squadra e per il suo comportamento.“ Sembra quindi già scritto il futuro di Theo Walcott: rinnovo di contratto a Natale e un posto in campo come punta nel futuro, a sgomitare per una maglia da titolare con Podolski e Giroud.

mercoledì 31 ottobre 2012

Wenger nel post match di Reading


Arséne Wenger non ha quasi parole per descrivere cosa è successo al Madejski Stadium di Reading, ieri sera. La rimonta dei suoi da 0-4 a 7-5 è senza il minimo dubbio uno dei risultati più incredibili di sempre. La settimana scorsa, il manager alsaziano (durante l’assemblea dei soci del Club, ndr) aveva ammesso che la Coppa di Lega era forse l’ultima delle priorità della squadra quest’anno. Ma essere eliminati per mano del Reading, con un punteggio di 4-0, sarebbe stato allo stesso tempo un fallimento troppo grosso da giustificare. Invece, una rimonta fuori dal comune dei suoi, completata con la vittoria ai supplementari.
“Eravamo 4-2 all’89′ ma i miracoli succedono. Nel calcio si vede sempre qualcosa di nuovo, ecco perchè non è mai banale. Oggi poi, è stata una partita di tennis!”
“Siamo passati dal completo disastro all’orgoglio più grande. È strano da spiegare, sul 4-0 pensi che abbiano già vinto, sul 4-1 anche, ma sul 4-2 ti viene l’idea che non è ancora finita e forse possono farsi prendere dal panico. Certo, questa competizione non è una delle nostre priorità, ma se fossimo tornati in campo nel secondo tempo con lo stesso atteggiamento del primo, bè, questa gara non sarebbe mai diventata uno dei momenti più gratificanti della mia carriera qui.”
Intorno al 40′ del primo tempo, dopo il quarto gol del Reading, alcuni tifosi dell’Arsenal avevano abbandonato addirittura lo stadio per fare ritorno a Londra (Reading e la capitale distano pochi chilometri, ndr), ma Wenger ha anche una parola per la maggioranza che è rimasta fino alla fine: “Devo riconoscere il merito anche ai nostri tifosi, sono rimasti fino all’ultimo a cantare e provare ad incoraggiarci (anche se sullo 0-4 i cori erano più di critica che altro, ndr). A quei pochi che hanno lasciato lo stadio prima, invece, di merito ne riconosco un po’ meno”.
Anche Theo Walcott, autore di una tripletta, è estasiato: È stato incredibile! Siamo partiti troppo molli e dovevamo svegliarci. Il manager ci ha detto che semplicemente, non era abbastanza, non era degno dell’Arsenal il modo in cui stavamo giocando. Siamo tornati in campo e abbiamo dimostrato a tutti quello che siamo davvero in grado di fare.”
Il manager dei RoyalsBrian McDermott, è ovviamente di tenore del tutto diverso nelle sue parole alla fine della gara: “C’è la stessa sensazione di un funerale. Non ero soddisfatto di andare all’intervallo in vantaggio 4-1 e non 4-0, avevo la sensazione che quel gol gli avesse dato la scossa. Il secondo tempo, poi, è stato da kamikaze. È la sconfitta peggiore della mia carriera, in termini di punteggio, considerando soprattutto l’avversario e il vantaggio iniziale. È imbarazzante. Dovremo riuscire a mettere da parte tutto il più in fretta possibile e ripartire velocemente. Quello che mi fa stare ancora peggio, inoltre, è pensare che questa partita verrà ricordata molto a lungo. Per noi sarà molto pesante da sopportare.”
di Antonio Cunazza, da http://www.mondopallone.it

martedì 30 ottobre 2012

LC READING-ARSENAL= 5-7 e.t.

L’Arsenal edizione 2012-13 sembra traballare in Premier, e vivacchiare in Champions. La Coppa di Lega potrebbe allora essere la scorciatoia giusta per rinverdire un palmares che è rimasto invariato dal lontano 2005. Ma la maniera in cui i Gunners superano il Reading per 7-5, e approdano ai quarti di finale della competizione è semplicemente folle. Perché dopo venti minuti i Gunners sono già sotto di tre gol, e praticamente fuori. Certo, è un baby Arsenal quello che prende acqua al Madejski Stadium. E, altrettanto indubbio, i padroni di casa giocano col coltello tra i denti per cancellare l’ignominia di un record che recita 9 match, 9 sconfitte nei precedenti contro i biancorossi. A quel punto il tabellino dei marcatori cita i nomi di Roberts che si avventa su un cross teso di Robson Kanu (12’); Koscielny che devia nella porta sbagliata un centro basso di Gunter (18’); e Leigertwood che costringe alla papera il giovane “goalie” Martinez con una conclusione dal limite (20’). Quando Hunt ridicolizza Jenkinson per incornare il punto del poker, alcuni tifosi dei Gunners preferiscono riprendere la via di casa. E si perdono, allo scadere dei primi 45’, il contropiede bruciante con tanto di pallonetto delizioso di Walcott, che fissa sul 4-1 il parziale. Ma non è ancora finita, tutt’altro. Perché nella ripresa entra il ciclone Giroud, buca il portiere avversario con un’eccellente girata di testa, e lo costringe a due deviazioni da sballo. Quando addirittura Koscielny indovina la porta giusta, un alito di speranza ravviva il finale dei Gunners. E Arsene Wenger fa bene a crederci fino alla fine: nel quinto minuto di recupero Walcott trova la rete dell’incredibile quattro pari. E scatena le proteste del Reading in quanto erano stati segnalati soltanto quattro minuti addizionali. Nei supplementari un punto per parte, Chamakh e Pogrebnyak, sembra consegnare ai calci di rigore il verdetto finale. Ma al 120’ un guizzo di Walcott, seguito 2 minuti più tardi dalla rete in contropiede di Chamakh, mette la parola fine a una partita tanto pazza quanto avvincente. da http://www.gazzetta.it
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Goals: Roberts 12, Koscielny 18 og, Leigertwood 20, Hunt 37, Walcott 45, 90, 103, Giroud 64, Koscielny 89, Chamakh 103, Pogrebnyak 116, Chamakh 120.
Reading: Federici, Gunter, Gorkss, Morrison, Shorey, Tabb, McCleary (McAnuff 73), Leigertwood, Robson-Kanu,
Roberts (Church 90),Hunt (Pogrebnyak 73).
Arsenal: Martinez, Jenkinson, Koscielny, Djourou, Miquel (Meade 105), Arshavin, Frimpong (Giroud 62), Coquelin,
Walcott, Chamakh, Gnabry (Eisfeld 62).
Att: 23,980
Ref: Kevin Friend (Leicestershire).