lunedì 28 gennaio 2013

Arsenal, Usmanov vs. Kroenke

“Il più grande risultato ottenuto da Wenger in questi ultimi 10 anni è stato quello di aver creato due squadre: quella che gioca nelle formazioni rivali fatte dai nostri giocatori ceduti e quella che tenta di restare nell’elite della Premier League”. Intervistato dall’Equipe, Alisher Usmanov, detentore di meno del 30% delle azioni dell’Arsenal, come già l’estate scorsa non lesina critiche nei confronti della politica del club e del suo azionista di maggioranza, l’americano Kroenke, quella politica che ha portato i Gunners a cedere negli ultimi anni tutti i pezzi migliori. I Gunners, che non vincono nulla dal 2005 (FA Cup), hanno venduto negli scorsi anni giocatori del calibro di van Persie, Fabregas, Nasri, Song e Clichy. Il russso Usmanov non ci va leggero con l’azionista di maggioranza. “Thierry Henry – racconta – mi ha incitato a ricominciare a comprare per portare nuovi trofei nella nostra bacheca”. Non è la prima volta che Usmanov attacca Kroenke, interpretando i malumori della tifoseria gunner. “E’ impensabile – dice il russo – che gli azionisti abbiano salari folli mentre, grazie a piccole clausole nei contratti, perdiamo giocatori chiave, simboli come van Persie, Flamini o Vieira. Dovremmo aumentare loro gli ingaggi quando cominciano a essere corteggiati o a guardarsi attorno. Non capisco perchè non lo si faccia. Credo che l’Arsenal dovrebbe avere un unico obiettivo quando affronta qualunque competizione: il primo posto. Tutto il resto è ipocrisia. Se qualcuno ha bisogno del mio aiuto, i miei soldi e i miei contratti, io sono sempre a disposizione. Penso che Wenger meriti di essere in grado di assumere, se necessario, i migliori giocatori e non accontentarsi di vendere le nostre stelle alle squadre avversarie. Ma al momento è sacrificato a causa della politica del club. Tutto è nelle mani di Kroenke. Gli auguro successo, ma non condivido le sue idee”.
di Paolo Avanti, da http://inthebox.gazzetta.it

Gli insuccessi di mercato di Arsene Wenger

Non è che Arsene Wenger dice delle bugie quando afferma:” c’è una forte concorrenza ormai nello scouting dei giocatori. Eravamo concorrenziali sul mercato francese, ma oggi la Francia “produce” meno giocatori di altissimo livello rispetto a 10 o 15 anni fa, ora i mercati di riferimento possono essere la Spagna, la Germania e il Giappone”. Sullo stato del mercato dei giovani in Francia, sicuramente ha ragione, ma non è una giustificazione per quello che ha fatto Wenger nelle recenti campagne acquisti. E’ vero che Spagna, Germania e Giappone possono essere i nuovi mercati di riferimento, ma a noi sembra che lui per ora abbia fallito riguardo a qualsiasi mercato al quale si è rivolto.In questo momento è facile lodare il sistema di scouting del Newcastle, che non fa altro che metter ancora di più in luce gli errori di Wenger. Il Newcastle ha acquistato Ben Arfa, Debuchy, Yanga-Mbywa, Cabaye e Moussa Sissoko, a prezzi assolutamente concorrenziali anche per l’Arsenal. Presi invece da altri mercati europei, sia Cheik Tiotè che Papiss Cisse si sono dimostrati utili e funzionali più di quanto non abbiano fatto all’Arsenal Podolski e Diaby. Wenger si è più volte autocelebrato per aver preso Chamakh a costo zero, senza pagare i cinque milioni di sterline che invece avrebbe dovuto pagare se lo avesse preso la stagione precedente. Ma visto quello che ha fatto il giocatore all’Arsenal, anche solo pagargli lo stipendio è un insuccesso…. Olivier Giroud, che non riesce a fare un solo gol di testa, è sopravvalutato per quello che sta facendo vedere. Senza poi parlare del “grande elefante bianco”, Andrei Arshavin, per il cui acquisto e la presenza in campo ancora in alcune partite non ci sono scuse che tengano. Wenger in questi ultimi anni non ha più smesso di sperperare soldi inutilmente, da Squillaci, che non fa altro che scaldare la panchina, ad Andre Santos, acquistato dal Fenerbahce. Il brasiliano è il classico giocatore che quando è messo in mezzo al campo non è abbastanza valido come centrocampista, e quando è retrocesso in difesa non è abbastanza buono come difensore. Meglio forse riprendere Nelson Vivas allora. Ma non guardiamo soltanto a Santos, ma anche ai milioni spesi per Mertesacker e Koscielny, che certo hanno qualità, ma la mostrano solo ad intermittenza e Vermaelen, che non vale i soldi spesi. Se guardiamo in attacco poi, la situazione non è migliore. Wenger ha speso 22 milioni di sterline per prendere Gervinho e Giroud, ma il primo non ha reso come dovuto, mentre il secondo ha dimostrato che, senza Belhanda dietro a fornirgli assist come l’anno scorso a Montpellier, non è poi sto gran giocatore. Sulla sinistra Podolski si è dimostrato un buon giocatore, nella media però, nulla di eccezionale. Certo, non possiamo dire che Wenger compra solo “spazzatura”, perché non è così. Basta guardare agli acquisti di Oxlade-Chamberlain, Santi Cazorla e Mikel Arteta. Se però Wenger dice che ormai certi mercati non sono più appetibili e bisogna guardare ad altri, beh forse meglio spendere in maniera più appropriata e oculata i soldi del club su questi mercati alternativi. di Luca Ferrato da http://scommesse.unibet.com

Scontro tra tifosi dell'Arsenal a Brighton

Sabato durante la partita di FA Cup a Brighton, circa all'80 minuto sul risultato di 2-2 un gruppo di tifosi ha esposto lo striscione che si vede nella foto, dove si ringrazia Wenger per gli anni passati ma gli si chiede d'andarsene. Altri tifosi dell'Arsenal non concordi con quel messaggio hanno cercato di strapparlo con la forza.. e ne è venuta fuori una rissa.. sedata dagli stewarts che hanno provveduto anche ad espellere il tifoso che ha tirato fuori lo striscione. Poco dopo ci sarebbe stato il gol vittoria di Walcott, che abbia riportato la ragione.. 
http://www.dailymail.co.uk/sport/football/article-2269223/Arsenal-fans-fight-banner-calling-Arsene-Wenger-quit.html