lunedì 9 settembre 2013

Gunners da titolo?

“In Arsene we trust” è la scritta che campeggia sugli spalti dell’Emirates da qualche anno a questa parte. È la frase che i tifosi dell’Arsenal ripetono ogni giorno più del Pater nosterquasi per autoconvincersi: questo è lo strano legame che lega il tecnico alsaziano alla sua tifoseria, in alcuni momenti amato come Ferguson all’Old Trafford, in altri odiato come Benitez a Stamford Bridge.
Fatto sta che è da ormai 19 anni che il francese siede su quella panchina, quasi un ventennio di successi, certo, ma è impossibile dimenticarsi che è da otto anni che l’Arsenal non vince un trofeo: tanto, troppo tempo. Eppure Arsene continua nella sua politica: «Noi creiamo talenti, non li compriamo per fior di milioni, è questo il bello del calcio». Ai tifosi però non importa molto di essere “il bello del calcio” se poi subiscono umiliazioni eclatanti come l’8-2 all’Old Trafford, il 3-0 interno nel derby contro il Chelsea di Ancelotti e il 4-0 a San Siro contro il Milan: va bene la politica dei giovani, va bene la politica del Fair Play Finanziario, va bene qualificarsi ogni anno in Champions League ma in molti all’Emirates sembrano essersi scocciati.
Questa sessione estiva di calciomercato è passata nel solito modo (se non addirittura peggio) fino quasi al “dong” finale: unici colpi il giovane Yaya Sanogo e il ritorno di Mathieu Flamini (tra l’altro entrambi a parametro zero), con la particolarità però di non aver ceduto nessuna bandiera (forse perché effettivamente a parte Wilshere di veri e propri uomini simbolo alla Fabregas e alla Van Persie in quel della parte biancorossa del nord di Londra non ce ne sono più).
All’ultimo giorno di mercato però il manager alsaziano decide di rompere gli indugi e di ingaggiare il portiere italiano ex Fiorentina e Palermo (tra le altre) Emiliano Viviano, “un secondo portiere decente, finalmente” avranno pensato i supporter deiGunners, che ancora la notte sognano le papere di Almunia sudando freddo, ma non certamente abbastanza per competere per la Premier. Perché se è vero che l’Arsenal ha letteralmente schiantato il Fenerbahçe nei preliminari di Champions (un complessivo 5-0) e ha battuto per 1-0 giocando nettamente meglio il Tottenham nel North London derby (rete del solito Giroud), non bisogna dimenticare che la prima versione stagionale del team di Wenger ha perso per 1-3 in casa contro un Aston Villa che l’anno scorso sarebbe dovuto retrocedere.
Nel pomeriggio di lunedì, però, inizia a rimbalzare sui vari tabloid britannici la notizia di un Mesut Özilintento a sostenere le visite mediche per l’Arsenal a Monaco di Baviera: la stampa insiste, i tifosi sono quasi increduli, l’Arsenal, il tirchio Arsenal, la squadra che “non spreca soldi per giocatori affermati” sembra abbia superato niente di meno che il Psg in un’asta milionaria per il talento tedesco. A poche ore dalla chiusura del mercato arriva l’ufficialità:“Mesut Özil is a new Arsenal’s player” e non finisce qui. Arsene ha sborsato ai Galacticos ben 47 milioni di sterline. In poche parole: il secondo acquisto più costoso della storia del calcio inglese, dopo il trasferimento di Fernando Torres dal Liverpool al Chelsea.
L’eccitazione e lo stupore ora la fanno da padrone nella parte biancorossa del ord di Londra dove i tifosi sono finalmente fiduciosi in una grande stagione. Certo la rosa dell’Arsenal non si è completata con questo colpo: rimangono i problemi legati all’ingaggio di un terzino sinistro e di un centrale di difesa di livello, oltre a un bomber di razza (Giroud è in grandissima forma ma con un Suarez i Cannonieridiventerebbero letali). Ora però anche i tifosi che più hanno contestato dirigenza e manager sono stanchi di criticare, ora vogliono solo sognare, sognare in grande, in fondo oggi festeggiano il centenario dell’insediamento nel loro storico “nido” nel nord di Londra ma, soprattutto, loro in Arsene ci hanno sempre creduto.
di Mattia Bonasia, da http://www.echeion.it

giovedì 5 settembre 2013

Mourinho: “Con Ozil Arsenal da titolo”

Ozil forse non era il giocatore che davvero serviva all’Arsenal, ma è sicuramente un grande acquisto che può far solo bene ai Gunners e alla Premier League. Wenger avrebbe dovuto rinforzare sicuramente la difesa e probabilmente non limitarsi a un solo acquisto, per quanto di valore, visto il gruzzoletto di cui disponeva. Però il tedesco è un giocatore fortissimo che può fare davvero la differenza. E la sua cessione, probabilmente motivata dall’arrivo di Isco e Bale, ha attirato sul Real Madrid le critiche di mezzo mondo. Loew l’ha considerata “incomprensibile”, Fabregas si è detto “sorpreso”, ma soprattutto è Mourinho che ha sottolineato l’insensatezza della scelta, criticando quindi il suo successore sulla panchina del Real, Carlo Ancelotti. “Ozil è unico, non c’è un altro giocatore come lui, è il miglior numero 10 al mondo. Con la sua visione di gioco e la sua personalità ha reso le cose più facili a me e ai suoi compagni. Nelle sue qualità rivedo sia Figo sia Zidane. Con l’ingaggio di Ozil anche l’Arsenal potrà lottare per la vittoria della Premier”. Tipiche esagerazioni del portoghese o davvero l’Arsenal con Ozil è da titolo? 

mercoledì 4 settembre 2013

Ozil non placa l'ira dei tifosi dell'Arsenal verso la società: "Basta è ora di.."

L'associazione di tifosi dell'Arsenal AST (Arsenal Supporters' Trust) ha manifestato tutto il suo disappunto verso la società per la conduzione del mercato estivo, nonostante il botto Özil, chiuso quasi alla sirena della finestra del calciomercato. Dopo un'estate in cui sembrava che i Gunners dovessero prendere Gonzalo Higuain, Luis Suarez, Wayne Rooney e Luis Gustavo, l'AST ha rilevato che la strategia attuale orchestrata da Arsene Wenger, il dirigente Ivan Gazidis e il repsonsabile del mercato Dick Law abbia bisogno di una revisione. «Abbiamo accolto con piacere la firma di Özil, giocatore di classe mondiale, tuttavia siamo frustrati dal fatto che il mercato si sia chiuso con oltre 60 milioni di euro non spesi. La società necessita di una revisione a livello dirigenziale per aggiornarsi con i tempi attuali del mercato, per massimizzare le operazioni» si legge in un comunicato apparso sul London Evening Standard.
da London Evening Standard