sabato 8 marzo 2014

FAC ARSENAL-EVERTON= 4-1


Missione compiuta per l’Arsenal che supera l’Everton in casa e può continuare la sua marcia verso la finale di FA Cup nel tentativo, finalmente, di riprendersi un trofeo dopo tanto tempo di astinenza. I gunners esprimono anche un buon calcio che fa ben sperare in vista della sfida di martedì contro il Bayern all’Allianz. La rimonta è più che improbabile ma gli uomini di Wenger venderanno cara la pelle e tenteranno sicuramente di uscire con onore rispetto ai campioni in carica. Notizie positive per il manager francese arrivano anche da Özil e Giroud che mettono alle spalle le critiche degli ultimi giorni con prestazioni importanti. Per l’Everton finisce qui invece la presenza in FA Cup, bicchiere mezzo pieno però visto il pieno recupero di Lukaku a segno anche oggi dopo la rete decisiva di settimana scorsa contro il West Ham. L’Arsenal fa subito sul serio ed è Santi Cazorla a far partire l’azione del gol con il giocatore spagnolo a farsi in velocità tutta la metà campo avversaria prima di scaricare per Özil che supera Robles con il piattone mancino. L’Arsenal sembra scatenato e prova subito a raggiungere il raddoppio ma Robles interviene sui tentativi di Sanogo ed Oxlade-Chamberlain mentre Sagna prende la traversa direttamente con un cross dalla destra. L’Everton è dura a morire e la squadra ospite pareggia poco dopo la mezz’ora sfruttando un contropiede fatto partire da Barkley, cross per Mirallas che funge da sponda sul secondo palo per Lukaku che sulla linea di porta firma il gol del pareggio. Avvio lento nella ripresa e sono solo due le occasioni create: Barkley calcia alto sopra la traversa dopo un errore grottesco di Vermaelen, poi è Cazora a provare il destro a giro ma Robles devia in angolo. Wenger fa entrare Giroud e poco dopo l’Arsenal guadagna un rigore per fallo di Barry su Oxlade-Chamberlaine, dal dischetto non sbaglia Arteta che riporta i Gunners in vantaggio. Nel finale gioia anche per Giroud che realizza una doppietta grazie ai servizi di Sagna prima ed Özil poi. da http://it.eurosport.yahoo.com/
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Arsenal: Fabianski 6.5; Sagna 7 Mertesacker 7, Vermaelen 7, Gibbs 7.5 (Jenkinson 88); Arteta 8, Flamini 7, Cazorla 8; Oxlade-Chamberlain 7.5 (Rosicky 78), Ozil 8.5; Sanogo 5.5 (Giroud 60, 7)
Subs not used: Podolski, Viviano, Miyaichi, Gnabry.
Scorers: Ozil 7, Arteta 67 (pen), Giroud 83, 85.
Booked: Flamini, Giroud.
Everton: Joel 5; Coleman 6.5, Stones 6, Distin 6, Baines 6.5; McCarthy 6, Barry 7, Barkley 7 (Deulofeu 84), Mirallas 6 (McGeady 76); Pienaar 6 (Osman 76); Lukaku 6.5
Subs not used: Hibbert, Deulofeu, Naismith, Howard, Browning.
Scorer: Lukaku 32.
Booked: McCarthy.
Man of the match: Mesut Ozil.
Referee: Mark Clattenburg

mercoledì 5 marzo 2014

Arsenal, sarà “la solita vecchia storia”?

A volte il senso delle stagioni si può intuire dai piccoli dettagli: un gol fortunoso, un episodio arbitrale a favore, una parata decisiva al momento giusto. Questo, ovviamente, quando Eupalladecide di dare la propria benedizione. Quando il dio del calcio sceglie infatti altra sorte, la stagione rischia di assomigliare parecchio al momento dell’Arsenal.
Liverpool, Manchester United, Liverpool (FA Cup), Bayern Monaco – Sunderland e Stoke – e poi di nuovo Everton (FA Cup), Bayern Monaco, Tottenahm, Chelsea e Manchester City.
Più che un calendario normale, quello dei Gunners, dallo scorso sabato 8 febbraio a fino a fine marzo, sembra uno di quei tour di lusso in Asia che in Premier si è soliti fare in piena estate per ingrassare le casse. Eppure, per Arsene Wenger, di sole, ritiri e fan impazziti nemmeno l’ombra: siamo a Londra, è ancora inverno, e le prossime saranno praticamente tutte partite da dentro-fuori.
Che il calendario dell’Arsenal fosso insidioso i più fini analisti lo sottolinearono già in agosto, prevedendo per i Gunners un marzo folle in caso di sesto turno di FA Cup e contemporaneo passaggio agli ottavi di Champions League; ma l’inizio stagione dell’Arsenal – o meglio, una buona prima parte – aveva fatto riflettere anche i più scettici su come in fondo una squadra così avrebbe potuto affrontare senza paura il maxi-ostacolo calendario.
Avrebbe, appunto. Sì perché tra Eupalla e demeriti propri l’Arsenal sta dando gravi segnali di cedimento proprio nel momento più delicato; e Wenger al tempo stesso rischia di dar involontariamente credito ancora una volta alle parole di José Mourinho. La maxi scoppola ricevuta a inizio del ciclo terribile partito ad Anfield (5-1) non è stata di per sé un segnale molto incoraggiante, così come le occasioni sprecate contro il Bayern Monaco prima di crollare sotto i colpi di una squadra più cinica e forte. E poi gli infortuni. Il gioiello Aaron Ramsey – vero trascinatore per 2 mesi e mezzo - rotto da un pezzo, il crack di Walcott, il calo fisico di Jack Wilshere ma soprattutto il passaggio a vuoto di Mesut Ozil hanno portato ai Gunners un’involuzione evidente. La squadra che per la prima volta sembrava essere finalmente matura e in grado di gestire anche le difficoltà di sta sciogliendo come neve al sole, e le indicazioni di una reazione dal punto di vista psicologico sonopari a zero.
Il miglior indicatore da questo punto di vista è arrivato nella sfida di Stoke-on-Trent contro i Potters. L’imperativo nell’Arsenal era prima del weekend scorso uno solo: 6 punti nelle “sfide cuscinetto” contro Sunderland e Stoke in attesa di giocarsi tutto nel marzo folle. Ma la sconfitta con lo Stoke – e la peggior prestazione dell’Arsenal in questa stagione – rischia seriamente di portare i Gunners alle due sfide decisive contro City e Chelsea con una situazione già compromessa. Anche perché prima del bivio ci sono da affrontare le trasferte di Monaco di Baviera e White Hart Lane contro gli arci-rivali del Tottenham. Insomma, una situazione che non promette nulla di buono per l’Arsenal e che al tempo stesso non può nemmeno sorridere più di tanto per Ramsey. Il ritorno del gallese – 13 gol fino al Boxing Day, giorno del crac contro il West Ham – sarebbe dovuto arrivare proprio in questi giorni ma la ricaduta di fine gennaio priverà i Gunners del loro gioiellino presumibilmente fine alla sfida contro ilManchester City del 29 marzo. Lì, il ciclo terribile, sarà praticamente volto al termine e probabilmente saremo già a conoscenza dei fatti: Ozil avrà ritrovato se stesso?; Giroud avrà risolto risolto i suoi scandali?; Wilshere avrà preso per mano la squadra?; Wenger sarà riuscito a dare quella scossa psicologica che fin non si è praticamente mai vista (match con il Liverpool in FA Cup escluso)? Insieme alle risposte a queste domande arriverà dunque anche la replica a quella più comune in casa Gunners dall’ormai lontano 2005: ovvero se per l’Arsenal, alla fine, sarà la solita same old story.
da http://it.eurosport.yahoo.com/

martedì 4 marzo 2014

Bendtner: "Lascio l'Arsenal; e non sono psicopatico"

L'ex juventino Nicklas Bendtner ha confermato che a fine anno lascerà l'Arsenal, visto anche il contratto in scadenza: mai entrato nelle grazie di Arsene Wenger, si è creato una pessima reputazione con una serie di comportamenti sopra le righe, come l'arresto, a novembre, per aver devastato il suo appartamento, in un condominio di lusso. "La gente pensa che io sia uno psicopatico - ha confessato il 25enne danese al Jyllands-Posten- l'immagine che hanno di me è di uno che passa il suo tempo a far festa, senza importarmi del calcio. E questo è così lontano dalla realtà...". Bendtner è stato anche vittima di diversi infortuni e, nella sessione del mercato invernale, è stato accostato alla Lazio. Che magari potrebbe rifarsi sotto questa estate. da http://www.gazzetta.it/