sabato 16 agosto 2014

PL ARSENAL-CRYSTAL PALACE= 2-1


Zuccate e minuti di recupero. Questo il minimo comune denominatore dietro all’esordio con successo dell’Arsenal in questa Premier League 2014/2015. I Gunners superano 2-1 un Crystal Palace che, pur abbandonato dal tecnico Pulis a 48 ore da questa sfida, dimostra naturalmente di averne conservato spirito e dettami tattici, e per 90 minuti regge bene di fronte a un Arsenal sì costruttivo ma ben poco pericoloso. I Gunners confermano infatti, per l’ennesima volta, l’assoluta necessità di quel bomber che si attende da tempo immemore, e sono salvati solo da testate nei minuti di recupero: quella di Koscielny poco prima del duplice fischio e quella di Giroud – fondamentale nella sponda per il tapin di Debuchy poi messo dentro da Ramsey – un 200 secondi prima dei 3 fischi finali. Insomma, non il massimo per una squadra come al solito padrona del campo e del possesso, ma che alla fine ha cavato fuori i gol e le poche occasioni proprio da palla ferma. Intanto però arrivano subito 3 punti… e i cugini del Tottenham – anche loro vincitori in pieno recupero – sono già ripresi. In panchina nel Palace siede Keith Millen, ma è come se ci fosse ancora Tony Pulis; e questo non solo perché di Pulis Millen era il vice. Gli Eagles si muovo infatti sul prato dell’Emirates con la stessa attenzione e intensità di una squadra di Pulis, e nonostante per i primi 20 minuti non escano dalla loro metà campo, all’Arsenal dalle parti di Speroni non è concesso arrivare. I Gunners si muovono bene, fanno girare la palla, ma sono – come anticipato – poco pericolosi davanti e la scelta di Wenger di confermare Sanogo paga relativamente poco. Quando poi, a dieci dalla fine del primo tempo, Hangeland sale in cielo per deviare in rete gli sviluppi di un corner, per i tanti tifosi del Palace saliti a nord di qualche chilometro è festa grande. Una gioia però relativamente breve. Il Crystal Palace non riesce ad andare a riposo in vantaggio, ma è beffato in una sorta di vendetta personale da Koscielny, che dopo essere stato sormontato da Hangeland sul gol del vantaggio rende il favore all’avversario scappando alle sue spalle sulla bella punizione calciata da Sanchez. Un possesso sterile e abbastanza ben contenuto dalla volontà e il sacrificio del Palace che, infatti, è beffato solo a tempo scaduto. Dopo il secondo giallo che costa a Puncheon la permanenza in campo negli ultimi minuti l’Arsenal butta ‘in the box’ il pallone: sponda di Koscielny, sponda di Giroud, girata di Debuchy e tapin vincente di Ramsey. Ecco le dinamiche dei primi 3 punti dell’Arsenal.Nella ripresa la trama non cambia di un granché, ma da segnalare, dopo un’ora di gioco, c’è questo dato statistico: l’Arsenal ha sì il 68% del possesso palla, ma anche lo stesso numero di conclusioni nello specchio della porta dei propri avversari, ovvero due. da https://it.eurosport.yahoo.com
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Arsenal: Szczesny 6, Debuchy 5.5, Chambers 6.5, Koscielny 7, Gibbs 6 (Monreal 53), Arteta 5.5, Wilshere 7 (Oxlade-Chamberlain 69), Ramsey 6.5, Cazorla 5.5, Sanchez 6, Sanogo 5 (Giroud 62) 
Substitutes not used: Rosicky, Martinez, Campbell, Coquelin
Scorers: Koscielny 45; Ramsey 90
Booked: Chambers, Cazorla
Crystal Palace: Speroni 6.5, Kelly 6.5, Hangeland 6, Dann 7 (Delaney 74), Ward 6.5, Puncheon 6, Jedinak 7, Ledley 7, Bolasie 6 (O'Keefe 90), Chamakh 7.5, Campbell 6.5 (Gayle 85) 
Substitutes not used: McCarthy, Hennessey, Murray, Bannan
Scorer: Hangeland 35
Booked: Puncheon, Kelly, Chamakh
Sent off: Puncheon 
Referee: Jonathan Moss
Attendance: 59,962

domenica 10 agosto 2014

CS ARSENAL-MANCHESTER CITY= 3-0



Quella tra Manchester City e Arsenal non è certo una delle rivalità più calde d'Inghilterra. Lo dimostrano anche le polemiche che, in teoria, avrebbero dovuto scaldare la vigilia del match: robetta di poco conto. Wenger critica i recenti acquisti del City ("Sagna aveva un accordo da tempo, Lampard è arrivato in quel modo per aggirare il fair play finanziario"); Pellegrini rispedisce al mittente l'"innuendo", per dirla coi Queen. Le insinuazioni, senza prove, sono chiacchiere da bar. Dal punto di vista tecnico, però, la sfida che apre la stagione inglese è tutt'altro che disprezzabile: a Wembley, alle 16 di domenica, il Community Shield ha le carte in regola per regalare spettacolo.Si affrontano due squadre che hanno la mente sgombra e legittime speranze di crescita. Il Man City viene da una stagione impreziosita da due trofei (Premier League e Coppa di Lega), Pellegrini non ha fatto rimpiangere Mancini e ora l'assalto all'Europa, dopo i miglioramenti messi in mostra nella scorsa Champions, non è una missione impossibile. I Gunners si sono tolti una pesantissima "scimmia" dalle spalle, il sito "since Arsenal last won a trophy" ha fermato l'implacabile (e derisorio) scorrere delle lancette 9 anni dopo l'ultimo titolo vinto dai londinesi. La FA Cup strappata all'Hull City, dopo l'ennesima partenza da incubo in finale, fa sì che l'Arsenal possa tornare a Wembley con l'animo più leggero, provando a eliminare gli alti e bassi per abituarsi a vincere un po' più spesso. Di Sagna abbiamo detto: dovesse giocare, il terzino destro francese sarebbe un ex molto atteso, ma difficilmente Pellegrini chiederà subito uno sforzo ai reduci dal Mondiale (come Lampard, Agüero, Zabaleta, Demichelis, Fernandinho e Kompany). Possibile, invece, che ci sia spazio per Fernando, centrocampista ex Porto e acquisto più caro degli emiri in estate. La curiosità, sull'altro fronte, è tutta per Alexis Sanchez, l'uomo su cui i Gunners contano per il salto di qualità definitivo: Debuchy e il portiere Ospina gli altri rinforzi di un certo livello. E naturalmente c'è anche il rientro alla base di Campbell, stellina della Costa Rica. L'Arsenal ha portato a casa la Supercoppa inglese già 12 volte, il Manchester City solo 4: è poco più che un'amichevole di lusso, né si può dire con certezza che chi ben comincia sia a metà dell'opera (un anno fa vinse il Manchester Utd...), ma alzare le coppe non dispiace a nessuno. In un calcio estivo che valorizza perfino i trofei delle tournée americane, snobbare il tradizionale appuntamento che apre la stagione inglese sarebbe un controsenso. da http://www.gazzetta.it/
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Goals: 21'Cazorla, 42'Ramsey, 60'Giroud,
Arsenal: Szczesny 6.5, Debuchy 6.5, Chambers 7.5, Koscielny 6.5 (Monreal 46, 6.5), Gibbs 7; Arteta 7, Ramsey 8 (Campbell 86), Wilshere 7 (Flamini 6, 68), Cazorla 7 (Rosicky 70, 6); Sanchez 6.5 (Oxlade-Chamberlain 46, 6.5); Sanogo 6.5 (Giroud 46, 7). Subs: Martinez.
Man City: Caballero 5, Clichy 6, Boyata 5, Nastasic 5, Kolarov 5.5 (Richards 76); Navas 5 (Sinclair 85), Toure 6 (Milner 60, 6), Fernando 6, Nasri 5 (Silva 46, 6), Dzeko 5 (Zuculini 60, 5.5), Jovetic 5.5. Subs: Hart, Rekik.
Booked: Fernando 
Attendance: 71.523 
Man of the match: Aaron Ramsey 
Referee: Michael Oliver (Northumberland)

Nasri infiamma la Community Shield: “i tifosi dell’Arsenal sono stupidi!”

“Gli insulti dei tifosi dell’Arsenal? Non mi disturbano quando sono in campo. Penso soltanto che siano stupidi”. A poche ore dal Community Shield che vedra’ di fronte il suo Manchester City contro l’Arsenal, Samir Nasri attacca frontalmente i suoi ex tifosi, che non gli hanno mai perdonato l’addio all’Emirates. “Io non sono un tifoso dell’Arsenal, non sono di Londra – spiega al ‘Guardian’ il 27enne talento francese che proprio oggi ha annunciato l’addio alla Nazionale -. Onestamente, noi giocatori badiamo a cio’ che e’ meglio per i nostri interessi e la nostra carriera. Andare al Manchester City nel 2011 era la scelta migliore. Li’ ho vinto trofei, sono felice e ho una vita migliore”.
da http://www.calcioweb.eu/