sabato 19 settembre 2015

PL CHELSEA-ARSENAL= 2-0



Nessun dubbio sul peggiore in campo di questo Chelsea-Arsenal, ancora una volta miniera di storie e ricco di colpi di scena: l’arbitro Michael Dean. Ha rovinato un derby che, fino alla entrata sulla scena del fischietto inglese, stava regalando una partita non memorabile, ma sicuramente aperta e destinata a regalare il meglio nella ripresa. Il fattaccio che condiziona il match avviene al termine del primo tempo. Diego Costa rifila un paio di manate in faccia a Koscielny e poi atterra il francese con un colpo di petto, in stile Zidane finale mondiale di Berlino 2006 per intendersi. Lo spagnolo meriterebbe l’espulsione, ma Dean, 47 anni, originario di Heswall, non ha la prontezza di intervenire e a questo punto comincia un lungo duello di insulti, minacce e manate tra Diego Costa e Gabriel. I due parlano la stessa lingua, il portoghese: conoscono tutte le espressioni più colorite. Dean ammonisce entrambi, ma non basta. Il litigio continua. Gabriel dà un colpetto con la gamba al ginocchio di Costa proprio sotto gli occhi di Dean e viene espulso. Arsenal in dieci e salta tutto. La superiorità numerica del Chelsea è determinante al 53’, quando sulla punizione calciata da Fabregas, Zouma, liberissimo, sfiora appena il pallone di testa, superando Cech. L’Arsenal non molla. Pedro spreca un paio di occasioni, Cech è attento e Diego Costa continua a giocare con i nervi a fior di pelle. Su un contrasto lontano dall’area, lo spagnolo spintona Oxlade-Chamberlain. Da regolamento, dovrebbe scattare il cartellino giallo e la conseguente espulsione di Costa, ma Dean non interviene. Al 79’, Cazorla entra in ritardo su Fabregas e lo colpisce alla caviglia. Il capitano dell’Arsenal, già ammonito, rimedia il secondo giallo. Stavolta la decisione è giusta, ma con i Gunners in nove e Diego Costa ancora in campo, partita chiaramente stravolta dagli errori di Dean. L’arbitro completa il disastro negando un rigore al Chelsea, con il solito Costa protagonista, abbattuto in area da Chambers. Il gol di Hazard, al 91’, serve solo a certificare il ritorno a discreti livelli del belga. Questa è la cronaca. Poi c’è tutto il resto. La prima esclusione in Premier di John Terry sotto la direzione di Mourinho. La stretta di mano tra Mourinho e Wenger ad inizio gara, che non sarà però ripetuta a fine match, quando il portoghese pensa solo a ringraziare i suoi giocatori, mentre il francese rientra furibondo negli spogliatoi. Le dichiarazioni post-partita. Wenger non usa giri di parole: "Non vorrei essere nei panni di Dean stasera. E’ incredibile che Diego Costa sia rimasto in campo fino alla sua sostituzione. Non ho problemi ad ammettere che Gabriel andava espulso, ma Costa meritava il rosso due volte. Si sa che Diego Costa è un provocatore, ma uno si aspetta che l’arbitro prenda le decisioni giuste". La replica di Mourinho: "Il mio primo derby in panchina risale al 2000, ai tempi del Porto. Quello che dissi allora ai miei giocatori l’ho sempre ripetuto: se vuoi vincere queste sfide, bisogna controllare le emozioni. E’ quello che non ha saputo fare Gabriel. Diego Costa? Il migliore in campo. E quanto all’arbitro, ci ha negato due rigori". Niente di nuovo, Mourinho e Wenger saranno sempre agli antipodi. E Mou non fa mancare la puntura: "L'Arsenal si lamenta? Succede ogni volta che giochiamo contro. Solo una volta non è accaduto, in 15 o 16 incontri". da http://www.gazzetta.it/
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CHELSEA: Begovic 6.5, Ivanovic 6.5, Zouma 8, Cahill 7.5, Azpilicueta 7, Fabregas 8.5 (Mikel 92), Matic 6.5, Pedro 6.5, Oscar 6.5 (Ramires 69), Hazard 7, Costa 7.5 (Remy 82)
Subs not used: Falcao, Terry, Blackman, Loftus-Cheek
Goals: Zouma 53, Hazard 90
Booked: Ivanovic, Oscar, Costa
Manager: Jose Mourinho 6.5
ARSENAL: Cech 7, Monreal 6, Gabriel 4, Koscielny 6.5, Bellerin 6, Coquelin, 6.5 (Chambers 45), Cazorla 5, Sanchez 6.5, Ozil 5.5 (Giroud 75), Ramsey 6.5, Walcott  7
Subs not used: Debuchy, Gibbs, Arteta, Ospina, Oxlade-Chamberlain
Booked: Chambers
Sent off: Gabriel, Cazorla
Manager: Arsene Wenger 6
Referee: Mike Dean 6
Attendance: 41,584
Table. 15 Manchester City, 11 Leicester 10 Manchester United, Arsenal, 9. West Ham, Crystal Palace, 8. Everton, Swansea..

giovedì 17 settembre 2015

Bilancio Arsenal 2015, stima sui conti del supporters’ trust: Gunners chiudono stagione in utile.

Arsenal bilancio 2015 – In attesa della discussione dei conti ufficiali del club relativi al 2014/15, attesa per fine settembre, il supporters’ trust dell’Arsenal ha fatto i conti in tasca al club di cui rappresenta una parte, basandosi sui dati ufficiali di cui è in possesso.
Sul sito ufficiale del trust che riunisce i tifosi-investitori dei Gunners sono così comparse non solo le stime relative ai conti del club al 31 maggio 2015,ma anche una stima che copre le proiezioni sui dati relative al bilancio successivo, cioè quelle al 31 maggio 2016. Come in ogni club inglese che si rispetti, anche l’Arsenal ha un supporters’ trust. Nato nel 2003, serve a promuovere e rappresentare gli interessi dei tifosi che sono anchestakeholders del club, oltre a facilitarne i rapporti con il club e svolgere una funzione di supporto e controllo alle attività di una società tra le più grandi in Inghilterra. Attualmente,il trust dell’Arsenal detiene il 4,5% delle quote del club. Lo scorso anno sfondato il muro dei 300 milioni.
Negli anni, l’Arsenal ha visto crescere la propria mole di ricavi in maniera consistente. Un trend cresciuto in maniera consistente soprattutto nella stagione 2013/14, quando il fatturato del club è arrivato a raggiungere la cifra complessiva di 359 milioni di euro, arrivando per la prima volta nella propria storia a sfondare il muro dei 300 milioni di euro e ottenendo un +23% sui conti rispetto al 2012/13, quando il fatturato è stato di 284 milioni di euro. Una performance ottenuta grazie a due voci. La prima è stata quella del matchday: due stagioni fa, l’Emirates Stadium ha garantito alle casse del club un gettito di 119 milioni di euro. Un risultato notevole, se come nota Deloitte nel suo report Football Money League è il secondo stadio al mondo per revenues dopo l’Old Trafford del Manchester United. Quindi, la voce dei diritti tv: 147 milioni di euro, con un incremento del +39% rispetto alla stagione precedente.I conti del 2014/15: si chiuderà in utile
Quest’ultima voce è destinata a rimanere invariata nell’ultimo bilancio, mentre crescerà nel 2016, grazie al nuovo accordo con la Premier League, è destinato ad arrivare a 130 milioni di sterline dagli attuali 120. Secondo la stima dei conti del supporters’ trust, espressi in sterline, anche i ricavi da stadio saranno pressoché invariati: da 100 milioni di sterline si passerà a 98 milioni.
Le voci in crescita sono quelle relative ai ricavi commerciali e a quelli della vendita al dettaglio (retail). Secondo i calcoli del trust, per quanto riguarda la parte commerciale si passerà dai 59 milioni di sterline del 2014, ai 78 milioni di sterline stimati al 31 maggio 2015, con un incremento del 32% rispetto all’anno precedente. Una voce destinata a crescere ancora nel 2016, quando la stima è di 80 milioni di sterline.
Aggiungendo i ricavi in crescita da retail, da 18 a 22 milioni di sterline, si arriva a un totale di 320 milioni di sterline di ricavi. Numeri positivi anche per quanto riguarda gli utili del club, che secondo le stime sarebbero di 16 milioni di sterline, pari al cambio attuale a 21 milioni di euro. Il costo per gli ingaggi è previsto in aumento da 166 milioni a 180 milioni di sterline, così come aumenteranno gli ammortamenti (da 40 a 56 milioni). Il totale dei costi passerà così da 291 a 318 milioni di euro. L’utile operativo arriva così a 2 milioni di sterline. Calcolando una stima di 27 milioni di sterline in più dal player trading e al netto delle tasse, si arriva così a un utile di 16 milioni. da http://www.calcioefinanza.it/

La passione per l'Arsenal e Wenger, il mantra di Jeremy Corbyn

"In Arsène we trust", "Di Arsène ci fidiamo". E' lo striscione che alcuni tifosi dell'Arsenal esibiscono ormai da alcuni anni per testimoniare la loro fedeltà al manager - il francese Arsène Wenger - di una delle più gloriose squadre di calcio inglesi. Ma è anche uno dei mantra di Jeremy Corbyn. Sì, perchè il nuovo leader del Partito laburista britannico è uno sfegatato tifoso dei Gunners, dei quali va orgoglioso tanto quanto le sue idee di sinistra. Anzi, il parlamentare della circoscrizione di Islington - il quartiere del Nord di Londra dove gioca e con cui si identifica l'Arsenal - ha addirittura chiesto pubblicamente che la sua squadra del cuore sia riconosciuta come la migliore al mondo.
Commentatori e media britannici non hanno mancato di mettere in risalto le similitudini tra Wenger, dal settembre 1996 al timone dei Gunners, e Corbyn. Uomini dai fieri principi, cattivi incassatori (bad losers, per usare l'espressione inglese), sono entrambi diventati un'istituzione nel Nord di Londra con il trascorrere degli anni. Come parlamentare del Labour, Corbyn ha ottenuto un plebiscito a Islington; Wenger, da parte sua, ha uno dei "lavori" più sicuri nel mondo del calcio, visto che siede sulla panchina dell'Arsenal da diciannove anni e negli ultimi undici - come non manca di sottolineare il suo detrattore José Mourinho, manager portoghese del Chelsea - ha vinto la miseria di due Coppe d'Inghilterra.
Entrambi sono seguiti con passione da schiere di appassionati che li reputano dei 'Messia' nei rispettivi settori, ma anche insultati da tanti denigratori che li considerano 'dinosauri anacronistici' non in grado di restare al passo con i tempi dell'era moderna. Tutti e due, ovviamente, condividono un amore profondo per i colori dell'Arsenal.
Accalorato tifoso dei biancorossi, il leader del Labour non ha mai esitato, inoltre, a rendere pubbliche sui social network le sue opinioni sul club. Anche da neofita dei social media, Corbyn non nascondeva di essere impaziente che arrivasse sabato per vedere dal vivo la sua squadra giocare. A volte le prestazioni dei Gunners lo lasciavano perplesso, altre lo esaltavano: i normali alti e bassi di una formazione che negli ultimi periodi ha faticato ad affermarsi, sia in patria sia nelle coppe europee.
Uomo del popolo, Corbyn ha sempre saputo le priorità della sua circoscrizione. Su Twitter, il 14 aprile 2010, scriveva: "A night off the canvassing for Arsenal v Spurs, let's face it, door knocking during local football derby will only lose votes!" (Una notte senza porta a porta per Arsenal-Tottenham, ammettiamolo: fare propaganda durante il derby farà soltanto perdere voti!). Purtroppo per lui e i tifosi dei Gunners, la squadra di Wenger perse 2-1 quel derby del Nord di Londra, sconfitta che di fatto affossò le speranze di vincere la Premier League.
A testimonianza della sua ammirazione per Wenger, Corbyn si rifiutò di criticare il manager alsaziano anche quando l'Arsenal fu travolto 8-2 dal Manchester United quattro anni fa. Sempre su Twitter, dopo quel disastroso ko, scrisse: "We praised Wenger when we won. Support him as we rebuild. In Arsene(al) we trust" (Abbiamo elogiato Wenger quando ha vinto. Sosteniamolo mentre stiamo ricostruendo. Di Arsène ci fidiamo). Pazienza ricompensata nel maggio 2014, quando la squadra è tornata vincere la FA Cup bissando quel successo anche un anno dopo.
Corbyn, però, non ha sposato la causa dell'Arsenal solo su Twitter. Nel 2004, quando i Gunners vinsero la Premier League senza perdere neanche una partita (la squadra ribattezzata degli 'Invincibili'), non esitò infatti a firmare una petizione che chiedeva di riconoscere l'Arsenal come la squadra più forte del mondo. Altri tempi...ma non ditelo al leader del Labour! da http://www.askanews.it/