giovedì 21 gennaio 2016

Daniel Crowley: il futuro “10” dell’Arsenal

Daniel Crowley: il futuro “10” dell’Arsenal – Cos’hanno in comune Arsène Wengèr, allenatore dell’Arsenal e Arsène Lupin, celebre ladro gentiluomo protagonista dei racconti di Maurice Leblanc?

No, non è il nome, o meglio, non solo quello, e neanche la nazionalità francese. Sono entrambi dei fantastici “ladri”!
Non ce ne voglia il coach dei Gunners, ma la sua capacità di scovare talenti e sottrarli per poche sterline alle altre squadre, è molto simile alla capacità di Lupin di sgraffignare diamanti e gioielli di grande valore. Basta pensare ad un giovanissimo George Weah che Wenger acquistò ai tempi del Monaco, oppure ai vari Vieira, Anelka, Fabregas, Kolo Tourè e Van Persie. Tutti gioiellini strappati ai vivai, fatti diventare campioni e poi venduti a cifre esorbitanti. L’ultimo “scippo” di Arsène, invece, si chiama Daniel Crowley, inglese classe ’97, proveniente dall’Academy dell’Aston Villa.
Daniel è il classico fantasista che ama agire dietro le punte, ma che può essere schierato anche come vertice basso del centrocampo per dettare i tempi alla squadra. Baricentro basso, leve corte, buona visione di gioco e grande velocità di reazione tra pensiero e atto; nelle movenze e nel dribbling ricorda molto JackWilshere, ma a differenza di quest’ultimo, ha un senso del gol sviluppatissimo, e si spera, anche una resistenza agli infortuni maggiore.
20 presenze e 5 gol in campionato al primo anno di Academy Arsenal; 7 gare e 5 reti nella Youth League 2014/2015, compresa la tripletta rifilata all’Anderlecht, grazie alla quale è balzato agli onori della cronaca, e all’occhio vigile di Monsieur Arsène. Quest’anno, dopo la parentesi del prestito al Barnsley, inLeague One, con 11 presenze e un assist all’attivo, Dan è tornato all’ovile, riprendendo la marcia da campione interrotta ad agosto: 27 gare, 5 gol, e due passaggi decisivi, finora. A questi numeri da punta di ruolo, vanno aggiunte le giocate d’alta scuola che difficilmente possono essere riscontrate in un ragazzo della stessa età. Cifre importanti che hanno promosso Crowley numero 10 della nazionale dei tre leoni under 19: con la rappresentativa inglese di categoria, sono già 5 le presenze.Bravo di sinistro e infallibile di destro. Tutti i calci da fermo sono di sua proprietà. Quasi una sentenza quando si presenta sul punto di battuta, non solo per provare la conclusione a rete, ma anche per la facilità con cui riesce a pescare i compagni meglio piazzati. Dopo i passaggi a vuoto del passato, registrati con gli arrivi, più o meno legali, di Diaby dal Marsiglia, Chamakh dal Bordeaux e Denilson dal San Paolo, qualcuno aveva storto il naso e dato dell’ “arrugginito” a Wenger. Crowley sembra aver invertito il trend:costato solo un 1 milione di sterline ora “rischia” di farne guadagnare molte di più al suo club. Considerata l’ormai assenza cronica di Wilshere dai campi di gioco e la continua emorragia di centrocampisti tra i londinesi, Crowley si candida fin da subito ad essere una valida alternativa in caso di emergenza, e il ritorno in Gunners, dopo solo un mese di prestito, avalla questa teoria.
A questo punto solo Wenger deve convincersi a mettere in mostra il suo ennesimo gioiello “rubato”.
da http://news.superscommesse.it/

mercoledì 20 gennaio 2016

Arsenal, tifoso si sposa con la divisa dei Gunners

Come dicono, si può cambiare tutto nella vita. Tranne la squadra del cuore. E Barry Jenkins - altrimenti noto come Bizzo Musicman - ha deciso di seguire il consiglio fino in fondo. O meglio, fino alla navata della chiesa, che il giorno del suo matrimonio ha percorso tacchettando sugli scarpini da calcio e vestito con la divisa del suo adorato Arsenal, parastinchi e polsini compresi. Ad attenderlo per lo scambio dei gagliardetti (pardon, anelli) la futura moglie Fran (anche lei in rosso, così almeno non stonavano nelle foto), che aveva capito fin dalla prima uscita con quel pazzo di Bizzo che se voleva che fra loro funzionasse doveva rassegnarsi a fare da terzo incomodo della storia. "Mia moglie è di Woking ed è fantastica - ha ammesso il fedelissimo Gunners al "Sun" - perchè ha permesso che mi sposassi con la divisa dell'Arsenal. Per me è stato come vincere la FA Cup e aver trovato al tempo stesso la donna migliore al mondo, sono stato davvero fortunato". Neanche Nick Hornby, innamorato pazzo dell'Arsenal al punto da farsi venire la Febbre a 90, avrebbe osato tanto. Ma quest'anno il bianco e il rosso vanno davvero che è una meraviglia ai matrimoni, come conferma la recente storia di quel novello sposo che, al momento del brindisi al ricevimento di nozze, ha ringraziato "la persona che mi ha reso l'uomo più felice del pianeta". Solo che non era la neo mogliettina, bensì il centrocampista dell'Arsenal, Mesut Ozil, celebrato al pari del successo dei Gunners sul Sunderland in FA Cup. Incredibile ma vero, la coppia non è ancora scoppiata e, una volta rientrata dalla luna di miele, andrà pure all'Emirates a vedere una partita, su invito dello stesso Ozil. E' proprio vero che al cuore non si comanda. Men che meno a quello calcistico. da http://www.gazzetta.it/

domenica 17 gennaio 2016

PL STOKE-ARSENAL= 0-0

Arsenal con Joel Campbell invece di Özil infortunato, mentre lo Stoke City deve fare a meno di Xherdan Shaqiri ma schiera l’altro ex-Inter, l’austriaco Marko Arnautovic, contro Bellerin largo a sinistra. È proprio Arnautovic a calciare per primo al Britannia Stadium grazie alla buona qualità di palleggio dei Potters che a metà parziale mandano al tiro anche Afellay, di poco a lato dal limite. L’Arsenal risponde subito con Giroud smarcato in verticale da Campbell, ma disinnescato sul tiro da un'uscita perfetta di Butland: sarà solo il primo dei 3 grandi interventi dell’uno di casa che, a ridosso dell’intervallo, bissa su un destro a giro di Oxlade-Chamberlain prolungato in corner a punta di guanto, e a inizio ripresa para di riflesso su Giroud da corner di Ramsey. Non è da meno Petr Cech, che nel secondo tempo salva la porta dei Gunners con una spettacolare doppia parata su Joselu (controtempo da mancino rasoterra) e Bojan Krkic di ritorno. L’arbitro del Britania, Craig Pawson, fischia il minimo indispensabile favorendo un’altissima intensità di gioco anche oltre l’ora di gioco, e ancora Cech para basso un rischioso sinistro di Joselu che gli rimbalza davanti in area piccola. Nel finale, l'Arsenal pressa costante nella metà campo avversaria ma non va oltre un sinistro a giro di Joel Campbell, oltre misura dal limite, mentre iPotters sfiorano il successo a ridosso del novantesimo con una doppia grande occasione da corner quando Ramsey salva sulla riga un colpo di testa di Walters, mentre il "solito" Cech devia di piede l'ultimo sinistro incrociato da Joselu. A Stoke-on-Trent finisce 0-0: Mark Hughes non perde in casa contro Wenger da 8 partite; per Petr Cech è il clean sheet numero 172 in carriera. da http://it.eurosport.com/
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STOKE CITY: Butland 7.5; Johnson 6, Shawcross 8, Wollscheid 5.5, Pieters 7; Whelan 6.5, Afellay 7 (Van Ginkel 88); Walters 6.5, Bojan 6 (Diouf 64mins, 6.5), Arnautovic 7 (Adam 87) Joselu 7
Subs not used: Muniesa, Odemwingie, Crouch, Haugaard
ARSENAL: Cech 8.5; Bellerin 6, Mertesacker 7, Koscielny 6.5, Monreal 6; Ramsey 6, Flamini 6; Walcott 5.5 (Iwobi 72, 6.5), Oxlade-Chamberlain 7 (Chambers 90), Campbell 5; Giroud 7
Subs not used: Gibbs, Gabriel, Arteta, Ospina, Elneny
Attendance: 27,683 
Referee: Craig Pawson
Table. 44. Arsenal, Leicester, 43. Manchester City,  39. Tottenham, 37. Manchester United, 35. West Ham, 33. Stoke, 31. Crystal Palace, Liverpool..