venerdì 12 febbraio 2016

Rincaro biglietti, Wenger dice la sua: "non voglio che i tifosi protestino durante la partita, che lo facciano prima o dopo"

Dopo una settimana di veleni, contrasti e proteste per il caro biglietto, sarà un altro week-end carico di tensione sui campi di Premier, con tante tifoserie pronte a mostrare il proprio disappunto per la scelta delle società di aumentare i prezzi di abbonamenti e biglietti.
Arsenal-Leicester non sarà soltanto la gara che potrebbe decidere la corsa al titolo, sarà sopratutto un pomeriggio in cui tifosi dei Gunners e delle Foxes, per una volta, saranno "gemellate" nella protesta. A far saltare i nervi dei tifosi ospiti che domenica viaggeranno verso l'Emirates c'è stata la scelta della FA di posticipare la gara di 24 ore, creando un danno economico e organizzativo al solo scopo di permettere la copertura televisiva alla partita. Per questo motivo i tifosi del Leicester hanno deciso di fare il loro ingresso nel settore soltanto cinque minuti dopo il kick-off. I tifosi dei Gooners hanno dato la propria solidarietà ai colleghi, che con tutta probabilità verranno accolti al loro ingresso con un applauso.
Su quello che potrebbe accadere domenica, a dire la sua ha pensato Arsene Wenger, che nella tradizionale conferenza stampa del pre-partita si è espresso sulla protesta. "Se i tifosi vogliono protestare che lo facciano prima o dopo la partita, ma non durante. Voglio che dopo il fischio d'inizio siano tutti presenti a dare il proprio appoggio".
Una settimana fa, interpellato sulla protesta dei tifosi per il rincaro biglietti, il manager francese si era espresso dicendosi contrario alla rivolta dei supporters dei Reds, sottolineando come i club abbiano sempre più bisogno di denaro per pagare i giocatori. "Il calcio è un momento di felicità per tutti. Nella vita ci sono giorni belli e giorni brutti, ma una partita di calcio è un momento di felicità. Per questo motivo non bisogna rinunciarci".
"E' vero che i club guadagneranno di più grazie a nuove entrate dai diritti tv, ma c'è anche da dire che il mercato richiede più denaro per comprare i migliori giocatori". Poi "spezza una lancia" in favore della propria società": " se volessimo confrontare i prezzi dei biglietti, quelli dell'Arsenal sono tra i più economici di Londra. Il nostro biglietto più caro risulta essere il più economico in altri stadi inglesi, quindi non c'è bisogno di protestare per niente". da http://www.ukpremier.it/

Wenger: "Cazorla e Welbeck presto di nuovo in campo"

Il tecnico dell'Arsenal Arsene Wenger ha parlato in vista della gara contro il Leicester: "Gli infortunati sono soltanto Rosicky e Wilshere, gli altri sono disponibili. Welbeck sta facendo bene, deve allenarsi ancora ma contro l'Hull City sarà importante. Anche Cazorla è tornato ad allenarsi, per lui è questione di qualche settimana per rivederlo al top". da https://www.tuttomercatoweb.com

lunedì 8 febbraio 2016

L’Arsenal fa già mercato a Leicester, ma il primo prescelto è un osservatore video analista

Il dibattito è già aperto sui social, quanto riuscirà il Leicester a resistere all’assalto estivo dei grandi club inglesi e non solo? In attesa di conoscere le offerte che verranno e gli affari che eventualmente andranno in porto, la prima operazione ad andare in porto è quella dell’Arsenal che si è assicurato fin da subito i servigi di Ben Wrigglesworth, classe 1991, l’osservatore a cui sono attribuite tra le altre le scoperte di Ryiad Mahrez e N’Golo Kante.
L’ex osservatore del Leicester ha alle spalle un curriculum già importante. Cresciuto in Prozone Sports (è laureato a Leeds, dove la società ha sede) si è successivamente accasato al Notts County e da tre stagioni e mezza stava lavorando al Leicester. Per i Gunners svolgerà il ruolo di video analista scout mentre per i Foxes era capo del dipartimento di video scouting.
Un colpo curioso, come detto, proprio nelle ore in cui il dibattito si concentra sulla capacità di resistenza del Leicester che in estate (ma i contatti saranno naturalmente attivati prima) proverà a rinforzarsi senza smembrare la squadra che sta sorprendendo tutti in Premier League.
Il dibattito sui social è aperto, e se molti con un po’ di dietrologia (spesso poi giustificata dalle operazioni di mercato) considerano il rinnovo di Vardy come una pura operazione interlocutoria che il club avrebbe fatto solo per assicurarsi un lauto incasso dalla successiva cessione, allo stesso tempo attendono di vedere quali saranno le mosse.
Di certo i 150 milioni di euro garantiti il prossimo anno anche arrivando all’ultimo posto in Premier League sono una buona base di partenza. Il campionato più ricco del mondo in questo senso potrebbe garantire i club anche medio piccoli dall’assalto dei grandi proprio perchè la necessità di vendere i giocatori non può essere impellente economicamente se non a fronte di guai finanziari dipendenti da altre dinamiche.
Il rischio d’altro canto è che sul mercato si finisca di pagare il talento più di quanto questo effettivamente valga. Proprio perchè date le condizioni di partenza i club inglesi andranno sul mercato a carte scoperte, dialogando con altre realtà che sanno bene che il cash non manca.
Di certo la Premier 2015-2016 sta anticipando quel che potrebbe diventare il campionato inglese: dopo 10 anni in cui i verdetti al vertice sono stati rotti solo dall’irruzione a suon di milioni del Manchester City questo è il momento dell’incertezza. Quest’anno tre tra le maggiori squadre degli ultimi 15 anni come Liverpool, Manchester United e Chelsea rischiano di stare fuori (molto probabilmente lo saranno 2 su 3) dalla Champions League. Il futuro potrebbe essere molto simile anche per gli altri grandi club.
Anche per questo gli inglesi sono tra coloro che spingono maggiormente per introdurre in Champions un meccanismo di iscrizioni slegato dai risultati sportivi che già il Sun ha ribattezzato “il complotto dei giganti”. da http://www.calcioefinanza.it/