martedì 1 novembre 2016

CL LUDOGORETS-ARSENAL= 2-3



Come coronare una rimonta con classe? Chiedere a Mesut Ozil. Il turco-tedesco si inventa un gol da urlo a due minuti dalla fine per risolvere il match in favore del suo Arsenal sul campo di un Ludogorets volitivo, avanti 2-0 nel primo quarto d'ora ma rimontato fino al 2-3 finale, vittima del maggior tasso tecnico, e soprattutto talento, degli inglesi. Wenger mantiene così la vetta della classifica nel gruppo A di Champions League insieme al PSG, nonostante alcune rinunce importanti, quali quelle di Cazorla, Walcott e Bellerin. Rientrano però dal primo minuto Ramsey e Giroud, mentre in difesa sugli esterni corrono Jenkinson e Gibbs, e in mezzo con Coquelin c'è Xhaka. Padroni di casa che optano invece per il classico 4-2-3-1 senza troppe sorprese, puntando su Keseru unica punta. Tutto si può dire, ma non che la partita stenti a decollare, visto che dopo 7 minuti l’occasione di Ozil – un mancino calciato addosso al portiere in condizioni favorevoli – inaugura una serie di reti, a partire dall’uno-due del Ludogorets al 12’ e al 15’: prima è Jonathan Cafù a indovinare la deviazione in piena area su una punizione dalla trequarti, poi il brasiliano si traveste da assist-man e in ripartenza, dopo aver messo a sedere Gibbs, serve a Keseru il tocco agevole che vale il 2-0.

L’Arsenal non ci sta e si riversa immediatamente in attacco, trovando il gol al 20’: Ozil crossa dal fondo pescando il rimorchio vincente di Xhaka per accorciare le distanze. Minuto dopo minuto, smaltito il leggero shock dell’improvviso doppio svantaggio, i ragazzi di Wenger macinano gioco e campo, chiudendo nella propria metà campo i bulgari, i quali riescono solo a fare muro, precipitando nuovamente a quattro minuti dall’intervallo, quando un cross splendido di Ramsey trova la testa di Giroud a centro area e la contemporanea uscita folle di Borjan.
Meno emozioni in apertura di ripresa, con i Gunners alla ricerca dello spazio giusto per eludere la difesa di Dermendzhiev. Si abbassano i ritmi, resta viva l’intensità in mezzo al campo, ma latitano le occasioni, almeno fino all’ora di gioco, quando è Wanderson ad averne due nel giro di pochi minuti, ma in entrambi i casi Ospina si fa trovare pronto e ha la meglio del brasiliano in uno-contro-uno. I due lampi improvvisi si confermano tali, visto che anche le sostituzioni sembrano non riuscire ad indirizzare un match destinato al pareggio.
Mesut Ozil però non ci sta, e all’88’ si inventa una magia su lancio lungo di Elneny per eludere l’uscita disperata di Borjan, scavalcandolo con un pallonetto, per poi far sedere i due difensori avversari con un paio di finte e depositare in rete il meraviglioso decisivo gol del 2-3. Nel recupero non succede più nulla, i londinesi controllano e portano a casa un risultato preziosissimo, che li porta a quota 10, a braccetto con il PSG, mettendosi in tasca una qualificazione che era già nell'aria, ma necessitava di una definitiva conferma. Una conferma che, con Ozil, arriva in grande stile. da https://www.vavel.com
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Goals. 15'Cafù, 15'Keseru, 20'Xhaha, 41'Giroud, 87'Ozil,
Ludogorets: Borjan, Minev, Palomino, Moti, Natanael, Abel, Dyakov, Cafu, Marcelinho, Wanderson, Keseru (Misidjan 80). Manager: Georgi Dermendzhiev
Arsenal: Ospina, Jenkinson, Mustafi, Koscielny, Gibbs, Coquelin, Xhaka (Elneny 87), Ramsey (Oxlade-Chamberlain 75), Ozil, Sanchez (Iwobi 90),Giroud. Manager: Arsene Wenger
Attendance: 30,862
Table. 12. PSG, Arsenal, 1 Basel e Ludogorets

sabato 29 ottobre 2016

PL SUNDERLAND-ARSENAL= 1-4


Ha fatto tutto l’Arsenal. E non poteva essere altrimenti, visto il valore attuale di questo Sunderland. Il gol del vantaggio, il palleggio soporifero, la stupidaggine di Mustafi che porta al rigore trasformato da Defoe e la successiva reazione con 3 gol in 5 minuti. Nel bene e nel male, una vittoria in pieno stile Arsenal che dalla comunque “delicata” – vista la situazione di classifica – trasferta nel nord-est dell’Inghilterra porta via 3 punti che garantiscono, almeno per una settimana, la vetta della classifica. Se sarà ancora co-abitazione con Liverpool e Manchester City, spetta alle altre deciderlo. I Gunners arrivano con l’idea chiara di fare la partita – nonostante le defezioni di Walcott e compagnia – e non hanno problemi nel trasformarla in realtà sul campo. Il Sunderland tiene inizialmente botta, ma quando Oxlade-Chamberlain fa partire il gran cross testo da desta e il buon Kone decide di fare il palo della luce al centro della difesa, per Sanchez è un gioco da ragazzi tagliare verso il primo palo e con un bellissimo colpo di testa d’anticipo mettere dentro l’1-0. Il Sunderland ha la classica reazione di rabbia del pugile appena finito al tappeto: si rialza immediatamente, tira un paio di cazzotti che non vanno a segno, ma poi torna sotto il pieno controllo dell’avversario. Un avversario però che quando si chiama Arsenal ha storicamente il grande difetto di potar con sé una buona dose di autolesionismo. E così, a metà ripresa, ci vuole lo scivolone da ultimo uomo di Mustafi per mandare in porta Watmore: l’inglese salta anche Cech, il portiere lo stende… e Defoe dall’inevitabile rigore (va bene ai Gunners che è cambiata la regola del rosso) trasforma per l’1-1.

Il pari però dura poco. A salire in cattedra è Giroud che entra al 71’, timbra il piattone al 72’ e sigla l’1-3 di testa da corner al 75’. Due palloni, due gol. Un minuto dopo Sanchez chiude i conti per la doppietta personale e del pugile Sunderland non rimane che il corpo steso a terra. Per Moyes non sarà facile uscire dalla prossima settimana: 2 punti in 10 giornate. L’Arsenal così si gode la vetta; e nell’attesa di diventare un po’ meno autolesionista attende il risultato delle altre. da http://it.eurosport.com/
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Goals. 19'Sanchez, 65'Dafoe(pen), 71'Giroud, 76'Giroud, 78'Sanchez,
Sundeland: Pickford, Jones, Kone, O'Shea (Djilobodji 42), van Aanholt, Rodwell, Ndong, Khazri, Pienaar (Januzaj 70), Watmore (Gooch 84), Defoe. Manager David Moyes
Arsenal: Cech, Bellerin, Koscielny, Mustafi, Gibbs,  Elneny, Coquelin (Maitland-Niles 89), Oxlade-Chamberlain (Ramsey 78), Iwobi (Giroud 69), Ozil, Sanchez. Manager Arsene Wenger
Attendance: 44, 322
Table. 23. Arsenal, 20. Manchester City, Tottenham, Liverpool 19.Chelsea, 15. Everton, Manchester United...

mercoledì 26 ottobre 2016

L’Arsenal contro i posti vuoti allo stadio: tessera ritirata a chi non va all’Emirates

In occasione delle ultime partite disputate all’Emirates Stadium dall’Arsenal sono stati evidenti i numerosi posti vuoti in tribuna nonostante i numeri relativi alle presenze fossero positive. La formazione londinese ha così deciso di correre ai ripari con una decisione insolita ma allo stesso tempo clamorosa. Il club, secondo quanto riporta il quotidiano inglese The Telegraph starebbe infatti valutando di ritirare l’abbonamento a chi ha sottoscritto la tessera ma non si reca allo stadio. Una decisione in merito potrebbe essere già annunciata in seguito alla riunione annuale del board dell’Arsenal. A confermarlo è stato anche un portavoce dei Gunners ai microfoni del “Telegraph”:“Vedere così tanti posti vuoti in gare da tutto esaurito è molto fastidioso, soprattutto perché si sa che la domanda di biglietti è altissima. Se qualcuno sceglie di sottoscrivere l’abbonamento per andare allo stadio solo qualche volta in una stagione, dovrebbe ricevere un avvertimento. Successivamente dovrebbe perdere il diritto di prelazione per la stagione successiva. Ci guadagneremmo tutti: più gente allo stadio significa più guadagni per i ristoranti e i negozi del club presenti nell’area, ma soprattutto si creerebbe un’atmosfera migliore, di cui potrebbe avvantaggiarsi anche la squadra. Se i dirigenti sono interessati solo a fare soldi, allora non saranno preoccupati da questa situazione. Se invece si prende in considerazione quanto sia importante l’atmosfera che si respira all’Emirates Stadium e poter incoraggiare i giocatori a frequentare lo stadio, allora diventa necessario valutare una possibile soluzione”. La decisione che potrebbe essere presa dall’Arsenal non è poi così insolita nel panorama del calcio europeo. Ci sono stati infatti diversi club in Germania che hanno deciso di ritirare l’abbonamento a chi non frequenta abitualmente lo stadio. In Premier League, invece, ogni società sta valutando una soluzione personalizzata. da http://www.calcioefinanza.it/