lunedì 28 agosto 2017

Arsenal, Wenger umiliato dal Liverpool: si torna a parlare di esonero

Eppure la stagione era iniziata come meglio non poteva: vittoria ai rigori nel Community Shield contro il Chelsea e poi il successo 4-3 in rimonta contro il Leicester City nella prima giornata di Premier League. Il rinnovo di contratto arrivato in estate sembrava aver dato nuova linfa ad Arsene Wenger, che si preparava a una nuova stagione da protagonista. 
Ma la storia è andata diversamente. L'Arsenal, infatti, dopo i tre punti nel primo turno di Premier, ha totalizzato due sconfitte esterne senza segnare neanche un gol. Prima l'1-0 sul campo dello Stoke City, successivamentela batosta rimediata ad Anfield contro un Liverpool in stato di grazia. Addio bel gioco, addio concentrazione, addio buoni propositi: i Gunners sono di nuovo al punto di partenza. 
Il primo imputato, come di consueto ormai, è Wenger, reo secondo molti tifosi di aver perso qualsiasi tipo di connessione con la spogliatoio e di conseguenza incapace di trasmettere alla squadra le proprie idee di gioco. Al di là del risultato, la partita contro i Reds ha evidenziato i reali problemi di una squadra come l'Arsenal: nessuna identità di gioco, calciatori svogliati, quasi rassegnati. 
La situazione però non sembra preoccupare più di tanto Wenger, che nel post partita di Anfield ha commentato in maniera schietta il momento del suo Arsenal. I cori dei tifosi e gli striscioni comparsi nel settore ospiti nel corso dei 90 minuti, li ha fatti passare per episodi marginali, che fanno parte di vicende come quella che sta travolgendo l'ambiente del club londinese. 
Siamo stati un avversario troppo facile per il Liverpool. Non c'è stato nulla che sia andato bene: fisicamente, tatticamente, tecnicamente e mentalmente. Non ci sono scuse ma neanche saprei dire il perché di questa disfatta. Le proteste dei tifosi fanno parte del calcio e di questo contesto in generale. Se sono io il problema, allora sono io il problema. Semplice.
Henry: "Volevo lasciare lo stadio"
Nel post partita, a condannare l'operato del manager francese, ci ha pensato anche Thierry Henry, che nel corso di uno dei suoi interventi televisivi ha ammesso: 
Volevo lasciare lo stadio. Ho dovuto dare le spalle al campo. Puoi perdere, ma non così. Non hanno dimostrato interesse, voglia e passione per la maglia. È brutto per i tifosi vedere questo, dai giocatori ci si aspetta tutt'altro tipo di prestazione. Penso tutto ciò sia vergognoso per un club e una squadra come l'Arsenal.  Un'altra stoccata a un allenatore che sembra non avere il controllo della situazione. Ora le voci di un possibile esonero tornano a farsi insistenti, ma anche lo scorso anno, nonostante si fosse toccato il fondo, alla fine Wenger era rimasto. Riuscirà anche stavolta a scamparla? da https://www.foxsports.it

domenica 27 agosto 2017

PL LIVERPOOL-ARSENAL= 4-0


Da una parte una squadra che si legittima – sempre senza Coutinho – al termine di una settimana di gloria (con il ritorno ufficiale in Champions League), dall’altra la crisi di un Arsenal che dopo 3 giornate dice già addio ai sogni di gloria della stagione. Il Liverpool di Klopp umilia i Gunners di Wenger con un poker di imbarazzante fattura. E non tanto per il numero dei gol subiti, quanto piuttosto per la messa in luce di limiti tattico-motivazionali inaccettabili per una squadra del blasone dell’Arsenal. Ad Anfield infatti i Gunners non ci capiscono veramente nulla, presi dentro in una difesa a tre senza senso e umiliati dal punto di vista dell’intensità e dello spirito. Insomma, l’Arsenal è quint’ultimo dopo 3 giornate e i punti fatti arrivano grazie al rocambolesco finale della prima giornata col Leicester. Il Liverpool di Klopp per ora invece conferma di fatto quanto già visto l’anno scorso: grande con le grandi, soprattutto quando l’intensità è quella vista oggi. Riuscirà ad esserlo anche con le piccole? Da questa risposta la chiave per capire se davvero potranno ambire al titolo.

Fin da subito si capisce come la difesa a 3 dell’Arsenal non possa andar lontano: il Liverpool infatti entra da ogni parte di campo, mentre i Gunners non riescono a muoversi difensivamente di squadra e non escono mai palla al piede sugli esterni, che con uno schieramento del genere in teoria dovrebbero portare i vantaggi. E così alla festa dei Reds partecipano tutti. Apre Firmino con un inserimento centrale di testa su cross di Gomez, raddoppia Mane con un contropiede da manuale in 4 tocchi. Poi servono un paio di parate di Cech e un paio di errori sotto porta del solito poco freddo Salah per non aggravare il bilancio dei Gunners già nel primo tempo.
Sanchez, messo in campo per la prima volta in stagione – e in Inghilterra si mormora anche l’ultima – non ne vede una, così come Ozil e la mediana, che in uscita è sempre presa dentro dal pressing degli uomini di Klopp. Il capolavoro però lo fa Bellerin, che al 57’ non controlla un pallone da ultimo uomo su corner a favore, dando il via al contropiede di Salah per il 3-0. Il sigillo finale, nel dominio totale del secondo tempo, è di Sturridge che 4 minuti dopo il suo ingresso in campo timbra di testa – su assist di Salah – il poker finale. da http://it.eurosport.com
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Goals. 17'Firmino, 40'Mane, 57'Salah, 78'Sturridge,
Liverpool: Karius 6: Gomez 8.5, Matip 7, Lovren 6.5, Moreno 7: Wijnaldum 7.5, Henderson 7, Can 8 (Grujic 83): Mane 8 (Sturridge 74), Firmino 8 (Milner 80), Salah 8. Unused subs: Ward, Alexander-Arnold, Klavan, Solanke. Manager: Jurgen Klopp 8 
ArsenalCech 5,Holding 5, Koscielny 5, Monreal 4: Oxlade-Chamberlain 4 (Lacazette 62, 4), Xhaka 4, Ramsey 5 (Coquelin 46, 5), Bellerin 4: Sanchez 4 (Giroud 62, 5), Welbeck 6, Ozil 3. Unused subs: Ospina, Mustafi, Kolasinac, Walcott. Manager: Arsene Wenger 3
Booked: Lovren 20, Gomez 23, Welbeck 22, Xhaka 40, Ozil 49, Holding 72
Referee: Craig Pawson 7
Attendance: 53,206
Table. 9. Manchester United, 7. Liverpool, Huddersfield, Manchester City, West Bromwich, 6. Chelsea, 5. Watford, Southampton...

sabato 19 agosto 2017

PL STOKE CITY-ARSENAL= 1-0


Il rocambolesco e pirotecnico successo all’esordio sul Leicester City – 4-3 in rimonta all’ultimo minuto – aveva spazzato la polvere sotto il tappeto. Ma è bastata la prima trasferta stagionale, all’Arsenal, per ritrovarsi immediatamente di fronte alla realtà dei fatti: questa squadra, difficilmente, potrà lottare per il titolo. La sentenza, già alla seconda giornata, la regala lo Stoke City, che riesce laddove il Leicester aveva ingenuamente fallito e con una partita di grande ordine e discreto cinismo beffa i Gunners 1-0. Arsenal contraddistinto da un infinito e sterile possesso – as usual – ma anche dall’assenza di un piano b. E così, lo Stoke, con un bel contropiede, punisce la squadra di Wenger rimettendola immediatamente di fronte ai proprio limiti. Sarà una lunga stagione. Vedremo se in qualche modo, l’alsaziano, troverà il modo di stimolare i suoi… così come la sua fantasia. Un primo tempo equilibrato e contraddistinto fin da subito da due tendenze: il possesso palla dell’Arsenal; la capacità di ripartire velocemente dello Stoke. Una trama che non porta a grandissimi situazioni da rete, anche se a farsi vedere è Butland con un paio di parate su Welbeck di tutto rispetto. Dal punto di vista arbitrale proteste per un tocco di mano di Pieters in area dopo una sponda aerea di Lacazette: il braccio è effettivamente largo, ma non sarà l’unico episodio sfavorevole ai Gunners.

A riposo si va però sullo 0-0 ma è nel giro di 2 minuti dopo la ripresa che la partita cambia. Jesè lancia un contropiede, Berahino – entrato nel primo tempo al posto dell’infortunato Shaqiri – ridà allo spagnolo il pallone coi tempi giusti e il diagonale dell’ex PSG è perfetto. Da quel momento lo Stoke si disinteressa di giocare e pensa solo a chiudere tutti gli spazi, che l’Arsenal – con troppa insistenza – cerca solo di perforare palla a terra. Il varo buono arriva a 20 dalla fine quando Giroud trova un tocco geniale che Lacazette scaraventa in porta, ma il guardalinee alza la bandierina per un fuorigioco inesistente. E’ la prima – e unica – vera palla gol dei Gunners. Una beffa che si prolungherà fino al 95’, quando dall’assedio finale non arriverà nulla di più che un colpo di testa pericoloso del solito Giroud. da http://it.eurosport.com
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Goal: Jese 47 
Stoke: Butland 9; Zouma 7.5, Shawcross 6.5, Cameron 6.5; Diouf 5.5, Allen 6.5, Fletcher 7.5, Pieters 6 (Martins Indi 89); Shaqiri 5 (Berahino 25), Jese 8.5 (Ramadan 71); Choupo-Moting 6 Subs not used: Grant; Johnson, Crouch, Bojan
Arsenal: Cech 6.5; Mustafi 6, Monreal 5, Kolasinac 6 (Giroud 66); Bellerin 6.5, Ramsey 6.5, Xhaka 5.5 (Iwobi 78), Oxlade-Chamberlain 8; Ozil 5.5, Welbeck 5.5; Lacazette 5.5 (Walcott 78)
Subs not used: Ospina, Mertesacker, Coquelin, Elneny
Booked:-
Attendance: 29.459