sabato 13 gennaio 2018

Wenger su Özil: «È possibile che resti»

Se per Alexis Sanchez, conteso dai due Manchester, sembra aver ormai gettato la spugna, Arsene Wenger nutre più di una speranza di trattenere Mesut Ozil. Anche il tedesco è in scadenza di contratto a fine stagione ma le chance di vederlo in futuro con la maglia dell'Arsenal sono più alte rispetto al Nino Maravilla. «C'è ancora l'opportunità che resti - dice di lui il tecnico dell'Arsenal - Questi ragazzi vogliono vincere ma anche fare soldi, una combinazione possibile nei grandi club. Ozil ha vinto qualcosa qui e vuole lottare anche per la Premier, come è giusto che sia. È probabile che Sanchez non rinnoverà ma vogliamo trattenere Wilshere (anche lui in scadenza) e se c'è la possibilità anche Ozil, a quel punto la ricostruzione sarebbe meno profonda». Sul fatto che sempre più calciatori preferiscano arrivare a fine contratto e accasarsi altrove a parametro zero è dovuto, secondo Wenger, «a un motivo molto semplice: i trasferimenti costano tanto. Gli agenti ormai dicono ai club interessati: 'ti porto quel calciatore a fine contratto ma mi paghi una commissione'. E questo uccide il mercato». da http://www.corrieredellosport.it

Calciomercato, Ancelotti all'Arsenal: c'è l'accordo, 10 milioni annui

L’Arsenal ha scelto l’erede di Arsène Wenger, verso l’addio dopo ben 22 anni passati a Londra. E il nuovo allenatore dei Gunners, stando a quanto riporta il Corriere dello Sport, sarà Carlo Ancelotti. Il curriculum e i successi ottenuti in carriera, qualora dovesse arrivare la firma, verranno strapagati: contratto di 4 anni a 10 milioni di euro a stagione. La fumata bianca è vicina, l’accordo tra le parti sarebbe stato trovato. Il tecnico azzurro, qualche mese fa, aveva rifiutato l’offerta dell’Arabia Saudita, che gli aveva proposto 10 milioni di euro esclusivamente per guidare la Nazionale ai Mondiali in Russia della prossima estate. Insomma, si starebbero per spegnere - se mai fossero state accese - le ultime speranze di vedere Ancelotti sulla panchina dell’Italia. Il sogno di Carlo Tavecchio, presidente dimissionario della Federcalcio, sta per svanire. La notizia della possibile intesa tra il tecnico e l'Arsenal, club pronto al rilancio dopo le ultime stagioni non esaltanti, sta già facendo il giro del mondo. Un botto di calciomercato, seppur riguardante un allenatore. L’Arsenal non ha dubbi, Ancelotti rappresenta il profilo ideale per tornare a competere in Premier League e magari anche in Europa. I primi contatti tra le parti risalirebbero tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. A giugno "Carletto" potrebbe diventare ufficialmente il nuovo tecnico dei Gunners e dettare le nuove manovre di calciomercato. Le cifre sarebbero impressionanti: 4 anni di contratto e ingaggio a doppia cifra, 10 milioni di euro a stagione più bonus legati ai traguardi raggiunti dalla squadra.
Il ciclo Wenger sta per chiudersi, a giugno dovrebbe iniziare quello di Ancelotti. Il francese lascerebbe l’Arsenal dopo ben 22 anni. Arrivò nell’estate del 1996. In totale, con i Gunners, ha conquistato 3 Premier League (1997-1998, 2001-2002, 2003-2004), 7 FA Cup (1997-1998, 2001-2002, 2002-2003, 2004-2005, 2013-2014, 2014-2015, 2016-2017), 7 Community Shield (1998, 1999, 2002, 2004, 2014, 2015, 2017) e 6 Supercoppe d'Inghilterra (1999, 2000, 2003, 2005, 2016, 2017). In più da ricordare la finale di Champions League persa con il Barcellona nel maggio del 2006 (gol di Campbell, poi rimonta firmata da Eto'o e Belletti). Il prossimo calciomercato potrebbe porre fine alla sua avventura sulla panchina dell'Arsenal. da https://www.foxsports.it

mercoledì 10 gennaio 2018

LC CHELSEA-ARSENAL= 0-0


A dire la verità, ai punti avrebbe meritato sicuramente il Chelsea. Solo sette giorni fa in campionato era terminato 2-2 un match bellissimo, ricco di colpi di scena con annessa traversa finale colpita da Zappacosta a negare il successo ai Blues. La gara di League Cup, l'andata, non è stata da meno. Sono mancati i gol: quelli salvati da Ospina eroe dei Gunners, quelli sbagliati incredibilmente da Christensen e Hazard. Il match di Stamford Bridge è stato gradevole, di grande ritmo e, come detto il Chelsea ha imposto il suo ritmo, accelerando, rallentando, andando a folate. L'Arsenal ha badato bene a essere compatto, per non rischiare nulla e giocarsi le possibilità di qualificazione alla finale nel return atch di Emirates. Non particolarmente massiccio il turnover dei due allenatori. Per il Chelsea turno di riposo al capitano Cahill e a William ma dentro sia Christensen che Drinkwater. Per quanto concerne i Gunners Wenger ha lasciato in panchina Sanchez (tante voci di mercato su di lui) preferendo Iwobi dopo le polemiche degli ultimi giorni seguiti all'eliminazione dell'Arsenal dalla FA Cup da parte del Nottingham Forest. In mezzo Wilshere con Xhaka e davanti Lacazette come primo finalizzatore. Primo tempo che ha faticato a sbloccarsi tatticamente. Le squadre hanno badato all'accortezza difensiva piuttosto che a trovare la via del gol. Ma la gara si è accesa al 21' quando nel giro di due minuti Ospina ha dovuto fare gli straordinari per fermare due conclusioni insidiose di Moses, anche se il primo tentativo della partita era stato di Lacazette con un tiraccio finito altissimo. Iwobi ha provato a impensieri Courtois ma sul finale di primo tempo è stato Fabregas a fallire una chance ottima calciando addosso a Ospina. E nella ripresa il Chelsea ha iniziato in dominio chiudendo, letteralmente, l'Arsenal nei 30 metri. Christensen ha fallito di testa una buona chance da due passi mandando il pallone alto sulla traversa di testa. Poi è stata la volta di Hazard, dopo un bellissimo scambio a tre con Fabregas e Alonso, che non è riuscito a concludere anticipato in extremis. Ci ha provato anche Morata ma Ospina ha risposto presente deviando la conclusione dello spagnolo. Conte ha giocato la carta Willian per dare maggiore imprevedibilità alla fase offensiva, Wenger ha inserito Sanchez per preoccupare maggiormente i centrali dei Blues. Il Chelsea ha continuato a spingere, ma l'Arsenal ha comunque resistito tenendo in piedi un match che con un risultato di parità garantisce almeno il 50% di possibilità di passare il turno. Per Conte le sfide con Wenger assumono connotati da incubo, un solo successo contro l'allenatore francese. da https://sport.sky.it
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Goal. -
Chelsea: Courtois 6; Azpilicueta 6, Christensen 6, Rudiger 6.5, Moses 6, Kante 7, Fabregas 7, Drinkwater 6 (Willian 68, 6), Alonso 6, Hazard 7 (Bakayoko 84), Morata 6 (Batshuayi 87). Subs not used: Eduardo, Luiz, Zappacosta, Pedro. 

Manager: Conte 6
Arsenal: Ospina 6, Chambers 6, Mustafi 7, Holding 6; Wilshere 6 (Elneny 57, 6), Xhaka 6, Bellerin 6, Maitland-Niles 6, Iwobi 6, Welbeck 5, Lacazette 5 (Sanchez 66, 6)
Subs not used: Macey, Mavropanos, Mertesacker, Nelson, Walcott.
Manager Bould 6
Booked: Xhaka, Elneny, Kante,
Referee: Martin Atkinson
Attendance: 40.097