Liam Brady, che ha vestito la maglia della Juventus dal 1980 al 1982, presenta la sfida valevole per gli ottavi di finale della Champions League contro il Tottenham al Corriere della Sera; ecco quanto dichiarato dall’ex centrocampista irlandese: “La Juventus non parte favorita, il pronostico è 50-50. Il Tottenham è bene organizzato, ha un allenatore in gamba, tre grandi talenti in attacco come Erikssen, Alli e Kane che vanno fermati già a centrocampo per evitare danni. I bianconeri potrebbero sfruttare gli spazi larghi di Wembley e colpire in contropiede nella gara di ritorno qualora dovesse andare bene all’andata. Ma l’attacco della Juventus non mi convince fino in fondo perché il meglio di Higuain secondo me ormai lo abbiamo già visto. In Europa fatica a fare la differenza: è troppo statico. Mentre Dybala, che è un grande talento in ascesa, non è più una novità come l’anno scorso: gli avversari sanno come prendergli le misure. Per vincere in Europa ci vuole di più, magari uno come Kane. Ha un carattere che lo spinge a migliorarsi sempre. Dopo Messi, Ronaldo e Lewandowski c’è lui. Lo dicono i numeri. E ha solo 24 anni. Quando aveva 9-10 anni all’Arsenal lo scartammo perché era cicciottello, non molto atletico e abbiamo sbagliato. Ma anche il Tottenham lo ha mandato in prestito 3-4 volte nelle serie minori. Lui però con la sua determinazione si sta costruendo una grande carriera. E se lo merita”. da http://www.itasportpress.it
lunedì 12 febbraio 2018
sabato 10 febbraio 2018
PL TOTTENHAM-ARSENAL= 1-0
La sfida non comincia nel migliore dei modi per Wenger che, poche ore prima del fischio d'inizio, è costretto a rinunciare a Ramsey, fermato da un problema all'inguine. Al suo posto c'è Elneny, mentre Wilshere viene preferito a Iwobi nel trio d'attacco alle spalle di Aubameyang. Nessuna sorpresa invece per quanto riguarda Pochettino che sceglie i Fab Four in attacco. Nei primi minuti c'è subito un buon ritmo, con entrambe le squadre che non vogliono concedere troppo il pallino del gioco agli avversari. All'8' il primo brivido del match, dove un passaggio verso il centro area di Alli viene intercettato in scivolata da Mustafi e quest'ultimo per poco non beffa Cech, bravissimo in controtempo a mandare la sfera in angolo. Passato lo spavento, l'intensità comincia a calare e non ne beneficia lo spettacolo. L'Arsenal in fase avanzata non si fa praticamente vedere mai, sbagliando le giocate dalla trequarti in su, mentre gli Spurs cercano di trovare la rete soprattutto per via aerea. Il colpo di testa di Dier si spegne sul fondo, quello di Eriksen è debole e centrale, mentre il più pericoloso è Harry Kane che, su cross del danese, scappa via alla difesa dei Gunners sul filo del fuorigioco ma non impatta bene e manda il pallone alto sulla traversa. L'affondo del Tottenham non si ferma qui e subito dopo, sia Dembelé che Dier, svirgolano la conclusione da buonissima posizione, lasciando il punteggio sullo 0-0. La squadra di Wenger dà minimi segnali di ripresa invece solo negli ultimi cinque minuti del primo tempo, ma l'unico vero tentativo è quello di Bellerin dalla distanza che termina a lato di circa un metro.
Il Tottenham esce dagli spogliatoi con una marcia in più e cerca nuovamente di vincere la gara sul piano dei centimetri. Al 4’ gli Spurs trovano meritatamente il vantaggio con Davies che, dalla corsia sinistra, crossa in mezzo per Kane e il capocannoniere della Premier sale in cielo e di testa trasforma l’1-0. Passano tre minuti e dal lato opposto Kane riceve un altro splendido pallone, ma questa volta il tiro di testa dell’attaccante sfiora il palo. La forza dell’uragano diventa insostenibile per i giocatori dell’Arsenal e serve uno strepitoso Cech a respingere il tentativo al volo dal limite dell’area, il terzo in cinque minuti. La squadra di Pochettino si rende pericolosissima anche da calcio piazzato, con Cech che vola per neutralizzare la punizione di Eriksen. I Gunners sono inesistenti e Wenger cerca di correre ai ripari, inserendo Lacazette e Iwobi al posto di Mkhitaryan. La scintilla però la prova a dare Wilshere con un sinistro a giro dal limite dell’area, parato da Lloris in tuffo. Dall’altra parte Son calcia alle stelle da buonissima posizione e lascia il campo per gli ultimi 20 minuti a Erik Lamela. L’argentino ha un impatto eccellente sulla gara. Dopo meno di 60 secondi serve una palla d’oro a Dele Alli che spreca una clamorosa chance, tirando debolmente con Cech in uscita disperata. Poi il Coco decide di fare tutto da solo e trova di nuovo il portiere ceco a dirgli di no. Il numero 1 dei Gunners rimane straordinario protagonista anche nell’azione successiva, tenendo in piedi i suoi grazie alla parata sul tentativo volante di Trippier. L’allenatore francese si gioca l’ultima carta, Welbeck. Lamela spreca un’altra ottima occasione, poi è Lacazette ad avere sul destro la chance del pareggio allo scoccare del 90’, ma il suo tiro al volo finisce lontanissimo dalla porta. Il Tottenham sembra avere la vittoria in pugno, ma in pieno recupero rischia di rovinare tutto, con Devinson Sanchez che lascia scorrere il pallone, concedendolo in realtà a Lacazette. L’attaccante francese però non è freddo e solo davanti a Lloris non inquadra per poco lo specchio della porta, facendo disperare Wenger in panchina. Sorride invece Pochettino che vince e vola momentaneamente al terzo posto, preparandosi al meglio per la partita di Champions contro la Juve. da https://sport.sky.it
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Goal. 49'Kane,
Tottenham: Lloris 7, Trippier 7, Sanchez 6, Vertonghen 7, Davies 7; Dier 7, Dembele 7 Eriksen 8, Alli 6 (Wanyama 85, 6), Son 7 (Lamela 70, 6); Kane 9. Subs not used: Vorm, Rose, Sissoko, Aurier, Lucas. Manager Pochettino 7
Arsenal: Cech 7, Bellerin 6, Mustafi 5, Koscielny 5, Monreal 6; Wilshere 6, Elneny 6 (Iwobi 65, 6), Xhaka 5 (Welbeck 86, 6); Ozil 5, Mkhitaryan 5 (Lacazette 65, 4), Aubameyang 6. Subs not used: Ospina, , Chambers,, Maitland-Niles, Kolasinac.
Manager Wenger 5
Yellow cards: Mustafi, Lamela,
Referee: Anthony Taylor
Attendance: 83.222
Table. 69.Manchester City, 56.Manchester United, 52.Tottenham, 51.Liverpool, 50.Chelsea, 45.Arsenal, 37.Burnley, 35.Leicester...
mercoledì 7 febbraio 2018
Arsenal, l’ex Wright: “Wenger ha distrutto la fiducia di Lacazette”
La leggenda dell’Arsenal, Ian Wright, ha accusato l’attuale tecnico dei Gunners, Arsene Wenger, di aver distrutto la fiducia di Alexandre Lacazette. Dopo un inizio più che promettente l’attaccante francese, che si è trasferito all’Arsenal la scorsa estate per 50 milioni, ha infatti segnato una sola volta nelle ultime 12 partite. Oltre al momento difficile che sta affrontando, il 26enne sembra non godere dell’appoggio di Wenger, che ha l’”abitudine” di sostituirlo nel corso del match (il giocatore è uscito 15 volte in 22 partite di campionato). Per di più, dopo la vittoria dell’Arsenal contro l’Everton per 5 reti a 1, il tecnico dei Gunners si è rifiutato di appoggiare pubblicamente Lacazette. Quando gli è stato chiesto se l’attaccante rimane una parte importante della squadra, il tecnico ha dichiarato: “Non rassicuro le persone. Viviamo in un mondo competitivo: abbiamo tutti scelto un lavoro in cui la competizione è fondamentale, devi lottare per il tuo posto.” da http://www.itasportpress.it
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