giovedì 15 marzo 2018

EL ARSENAL-MILAN= 3-1




Al Milan non basta una bella prova d'orgoglio per proseguire l'avventura in Europa League. Costretti a risalire il pesante 0-2 dell'andata, i rossoneri hanno sognato per un attimo dopo il gol del momentaneo vantaggio realizzato al 35' da Calhanoglu ma si sono visti frenare dalla cinquina arbitrale che ha regalato all'Arsenal il rigore dell'1-1 che, di fatto, ha cambiato la storia della partita e ha chiuso definitivamente ogni speranza. Al di là del rammarico per l'episodio negativo, Gattuso può comunque ritenersi soddisfatto. Non voleva che i suoi giudicassero la trasferta di Londra una scampagnata e la squadra ha risposto presente, dimostrando di essere in crescita sotto il profilo della personalità e dell'autostima. Dopo aver visto la squadra in difficoltà a centrocampo all'andata, Gattuso ha deciso di cambiare, varando il 4-4-2. Ha messo una vera punta, Silva, accanto a Cutrone e ha chieso a Suso e Calhanoglu il sacrificio di arretrare il raggio d'azione. In mediana ha sacrificato Bonaventura preferendo Montolivo alla regia di Biglia. Wenger ha replicato con un altro accorgimento tattico: ha varato il 4-2-3-1, alzato Wilshere dietro a Welbeck con Mkhitaryan e Ozil più larghi. In più ha restituito la maglia da titolari in difesa sulle corsie a Bellerin e Monreal. Il Milan ha avuto subito, dopo appena 40", la palla per segnare ma l'ha sciupata proprio con Silva che ha calciato sull'esterno della rete da favorevole posizione un ottimo suggerimento dalla destra di Borini. L'Arsenal, malgrado l'infortunio occorso dopo appena 11′ a Koscielny, rimpiazzato da Chambers, non si è spaventato, ha iniziato a macinare gioco e ha costretto i rossoneri a tenere il baricentro basso. Precisi nella manovra, i gunners, però, hanno faticato a rendersi pericolosi chiamando in causa Donnarumma solo con un sinistro sul primo palo di Welbeck. Il Milan ha ripreso coraggio dopo la mezz'ora e al 35' è stato premiato: Rodriguez ha servito Calhanoglu che con uno strepitoso esterno destro a giro da 28 mt ha infilato il pallone nell'angolo alla sinistra di Ospina. Neppure il tempo di esultare che i rossoneri si sono visti frenare dalla terna arbitrale. Lo svedese Eriksson, indotto all'errore dall'assistente di porta, il signor Stefan Johannesson, ha decretato un rigore per l'Arsenal giudicando punibile un lievissimo tocco sul braccio di Rodriguez a Welbeck che è caduto a terra fulminato, tra l'altro anche a scoppio ritardato. Sul dischetto è andato lo stesso centravanti biancorosso che ha spiazzato Donnarumma. Il Milan si è innervosito. E a contribuire a peggiorare la situazione è stato anche un tocco di braccio ravvicinato di Chambers su un sinistro in girata in area di Silva. Stavolta l'arbitro ha visto bene ma i rossoneri si sono sentiti defraudati e hanno perso le misure in campo. Bene gli è andata che Mkhitaryan (2), Wilshere, Ramsey e Mustafi non ne abbiano approfittato, a cavallo tra i due tempi, per raddoppiare immediatamente. I passati pericoli hanno rinfrancato i rossoneri che hanno ripreso coraggio e solo per un soffio non sono stati premiati: Suso, con un sinistro dal limite, e poi Cutrone, con una mezza girata, hanno mancato di un nulla la porta biancorossa. Nel mezzo c'è stato un episodio simile al rigore concesso all'Arsenal (un lieve contatto tra Monreal e Silva) sul quale l'arbitro, a ragione, ha preferito sorvolare usando, però, un metro diverso rispetto a quello usato in precedenza. Gattuso ha tentato il tutto per tutto inserendo Kalinic al posto di Cutrone ma il croato lo ha tradito mancando l'ultima buona occasione per l'1-2: su un traversone di Borini ha girato debolmente di testa il pallone verso la rete consentendo a Ospina una facile parata. L'Arsenal ha tirato un sospiro di sollievo e, nel finale, si è andato a prendere la vittoria. Ad aiutarlo ha pensato Donnarumma che si è goffamente deviato nella propria porta un sinistro non irresistibile da 28 mt di Xhaka. Il Milan ha mancato il 2-2 con Silva e all'86' ha subito anche l'immeritato 3-1, realizzato di testa da Wilshere, lesto a riprendere una corta respinta di Donnarumma su un precedente colpo di testa di Ramsey. Il Milan così lascia l'Europa. Adesso dovrà pensare a riconquistarla immediatamente attraverso il campionato o la Coppa Italia. da http://www.repubblica.it
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Goals. 35'Calhanoglu, 39'Welbeck(p), 71'Xhaka, 86'Welbeck,
Arsenal: Ospina 6, Bellerin 6, Mustafi 6, Koscielny (Chambers 11, 6), Monreal 6, Ramsey 7, Xhaka 6, Ozil 6 (Kolasinac), Wilshere 7.5, Mkhitaryan 6(Elneny 6), Welbeck 6. Subs: Cech, Iwobi, Maitland-Niles, Nketiah. 
Manager: Arsene Wenger 6.
AC Milan: Donnarumma 5, Borini 6, Bonucci 6, Romagnoli 6, Rodriguez 6; Suso 6, Kessie 6 (Locatelli), Montolivo 6, Calhanoglu 6 (Bonaventura 6); Cutrone 5 (Kalinic 6), Silva 6. Subs: Storari, Biglia, Zapata, Musacchio. 
Manager: Rino Gattuso 6.
Bookings: Donnarumma, Borini, Romagnoli, Suso, Calhanoglu, Monreal,
Referee: Jonas Eriksson (Sweden) 5
Attendance: 58.873

mercoledì 14 marzo 2018

Wenger: "Siamo i favoriti? Non importa, voglio solo vincere"

Wenger è prudente. Nonostante il 2-0 ottenuto a San Siro, e proprio perché non si fida del Milan, il tecnico dell'Arsenal non prenderà certo sottogamba il ritorno casalingo di domani sera dell'ottavo di Europa League contro i rossoneri di Gattuso. Wenger alza l'asticella delle ambizioni e inquadra l'Europa League come obiettivo per salvare la stagione. Staccati dal vertice in Premier League - lontani 33 punti dal Manchester City, a -12 dal quarto posto - i Gunners devono puntare tutto sul cammino europeo. Ma nonostante la vittoria di San Siro, Arsene Wenger è il primo a sapere che il cammino è ancora lungo. "Siamo i favoriti? Non importa, devo mettere in campo una squadra per vincere. Dobbiamo fornire la prestazione che ci si aspetta da noi, dare sempre il meglio - le parole del tecnico alsaziano -. Questa competizione è molto difficile, ci sono ottime squadre: Milan, Borussia Dortmund, Atletico Madrid, tante buone squadre francesi". All'Emirates l'Arsenal potrà contare su tutti i titolari, ad eccezione di Alexandre Lacazette, ancora infortunato. In campo anche Jack Wilshere, monitorato proprio dal Milan e alle prese con una trattativa piuttosto complessa per il rinnovo del suo contratto, in scadenza a giugno: "Per me non è cambiato nulla. Non lo so cosa succederà, ma Jack sarà libero a fine stagione. Gli abbiamo fatto una proposta perché vorrei che rimanesse in futuro. Questo è quello che voglio e spero che lo farà". da http://www.gazzetta.it

domenica 11 marzo 2018

PL ARSENAL-WATFORD= 3-0



Dopo il successo in Europa League contro il Milan, l'Arsenal torna all'Emirates Stadium per sfidare il Watford in uno dei due posticipi domenicali della 30esima giornata di Premier League. Il campionato non sorride alla squadra di Wenger, con la vittoria che manca dal 3 febbraio, ossia dal successo interno per 5-1 contro l'Everton. Poi solo sconfitte con Tottenham, City e Brighton. Solo 45 i punti conquistati, che confinano i Gunners al sesto posto in classifica, lontano dalla zona Champions. Si tratta del peggior Arsenal a questo punto della stagione da quando in panchina c'è Wenger. Il Watford di Javi Gracia, invece, vive un buon momento di forma: 10 punti conquistati nelle ultime cinque giornate, con due successi consecutivi nelle ultime due. La squadra di patron Pozzo con 36 punti è lontana dalla zona retrocassione, e in caso di vittoria accorcerebbe, e di molto, proprio sull'Arsenal. In più nel 2017 il Watford ha sempre battuto l'Arsenal. Senza gli infortunati Lacazette e Monreal, Wenger si affida al tridenteoffensivo formato da Ozil, Mkhitaryan e Aubameyang. Tanti gli assenti anche per il Watford che però schiera l'ex Juve Pereyra, Kiko e Richarlison alle spalle di Deeney, unica punta. L'Arsenal, rinvigorito dalla partita con il Milan, entra in campo con uno spirito battagliero: dopo appena due minuti Ozil serve in profondità un splendido pallone per l'inserimento di Aubameyang, il cui tiro viene però respinto da Karnezis. All'8' il match si sblocca: punizione defilata calciata da Ozil verso l'aria piccola, Mustafi stacca più in alto di tutti e batte il portiere avversario. Si tratta del gol numero 1000 in casa dell'Arsenal nella sua storia. Al 12' la risposta del Watford con il tiro dalla distanza di Doucourè al quale si oppone a mano aperta Cech. Al 26' punizione da buona posizione per Richarlison, la sua conclusione è precisa ma debole e Cech riesce a deviare, sulla ribattuta arriva Pereyra che però tutto solo calcia malissimo. Sul capovolgimento di fronte Ozil entra in area e a tu per tu con Karnezis, ma vede la sua conclusione deviata in qualche modo con il piede di richiamo dal portiere greco. In pieno recupero Richarlison ha un grande opportunità ma Cech gli nega il gol. Nella ripresa i ritmi sono più blandi. Dopo un avvio lento la partita si infiamma nel giro di due minuti. Al 60' Mkhitaryan ruba un pallone a centrocampo e serve Aubameyang, che dribbla Karnezis e fa 2-0. Passa appena un minuto e Pereyra si procura il calcio di rigore che può riaprire la partita. Sul dischetto si presenta Deeney che però calcia poco angolato e Cech respinge. Si resta sul doppio vantaggio dei Gunners. Al 76' il grande secondo tempo di Mkhitaryan viene premiato dal gol del 3-0, complice però l'intervento difettoso di Karnezis. da http://www.sportmediaset.mediaset.it
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Goals: 8'Mustafi, 60'Aubameyang, 77'Mkhitaryan,
Arsenal: Cech 7, Maitland-Niles 6, Mustafi 7 (Chambers 73 6), Holding 6, Kolasinac 6, Elneny 7, Xhaka 6, Mkhitaryan 7 (Wilshere 78' 6), Ozil 6, Iwobi 6 (Welbeck 66' 6); Aubameyang 7. Not used: Ospina, Nelson, Nketiah, Willock.
Manager: Arsene Wenger 7
Watford: Karnezis 5, Janmaat 5 (Britos 80' 6) , Prdol 5, Mariappa 6, Holebas 6; Femenia 5 (Hughes 63 6), Doucoure 6, Capoue 5, Pereyra 6 (Okaka 67mins 6); Richarlison 5, Deeney 5. Not used: Sinclair, Gray, Carrillo, Bachmann.  Manager: Javi Gracia 5
Booked: Holebas,
Referee: Martin Atkinson 6
Attendance: 59.131
Table. 78.Manchester City, 65.Manchester United, 60.Liverpool, 58.Tottenham, 56.Chelsea, 48.Arsenal, 43.Burnley, 40.Leicester...