Dopo le voci è arrivata l'ufficialità: è Unai Emery l’allenatore chiamato a raccogliere l’eredità di Arsene Wenger all’Arsenal. Lo spagnolo lascia il PSG e approda in Premier League. Ad anticipare il trovato accordo è stato il sito ufficiale dello stesso Emery nella giornata di ieri, sulla cui homepage è parsa per qualche minuto (probabile che qualcuno abbia commesso un errore) un’immagine dell’allenatore con il logo della compagine londinese in primo piano accompagnata dal commento: “Orgoglioso di far parte della famiglia dell’Arsenal”. Un’opzione, quella legata all’approdo a Londra dell’ex tecnico del PSG, che ha preso corpo negli ultimi giorni dopo che Mikel Arteta era sembrato realmente ad un passo dal firmare il contratto che l’avrebbe legato ai Gunners. Emery ha parlato così a caldo: "Sono entusiasta di entrare a far parte di un grande club. L'Arsenal è conosciuto e amato in tutto il mondo per il suo stile di gioco, il suo impegno per i giovani giocatori, il fantastico stadio, il modo in cui viene gestito il club. Non vedo l'ora di iniziare". Unai Emery, classe 1971, nel corso della sua carriera ha allenato Lorca, Almeria, Valencia, Spartak Mosca, Siviglia e appunto PSG, vincendo un campionato francese, due Coppe di Francia, due Coppe di Lega francesi, due Supercoppe francesi e tre Europa League (tutte con il Siviglia). A lui il difficile compito di far ripartire l’Arsenal dopo la chiusura dell’era Wenger che è durata ben 22 anni. da http://www.goal.com
mercoledì 23 maggio 2018
martedì 22 maggio 2018
Arsenal, presentata la maglia per la stagione 2018/19
L'Arsenal ha reso nota la prima maglia per la prossima stagione, la prima senza Arsene Wenger in panchina dopo ben 22 anni. Come anche altre società in giro per il mondo, anche l'Arsenal ha svelato quella che sarà la prima maglia della prossima stagione, storica per l'assenza di Arsene Wenger che ha lasciato il club dopo 22 stagioni.
Rispetto alla casacca dell'annata appena conclusasi, scompare il classico colletto, maniche completamente bianche ad eccezione di una striscia in rosso, molto più sfumato rispetto a quello principale. Sponsor tecnico sarà ancora PUMA e grosse novità vi sono per quanto riguarda i numeri di maglia: Petr Cech avrà l'1 che fino ad ora non apparteneva a nessun altro giocatore, compreso l'altro portiere Ospina.
Elneny passerà dal 35 al 4, Xhaka dal 29 al 34, numero che ha tatuato sul suo corpo. Per Bellerin invece ci sarà la numero 2 rispetto alla 24 indossata fino a pochi giorni fa. da http://www.goal.com
domenica 20 maggio 2018
Cazorla dice addio all’Arsenal e riparte dal Villarreal
Due anni e mezzo senza giocare una partita, undici operazioni, compreso un trapianto di pelle, e una lunga terapia a base di antibiotici per sconfiggere una cancrena. Tutto questo non ha abbattuto Santiago Cazorla, che vede sempre più vicina la fine del tunnel e il ritorno in campo. L’esperto centrocampista offensivo spagnolo, classe ’84, è infatti a un passo dal definire il ritorno al Villarreal, il club nel quale si consacrò a livello internazionale, conquistandosi un posto nella Nazionale spagnola che stava cominciando a trionfare in Europa e il trasferimento all’Arsenal, dove milita dal 2012, dopo un’ottima stagione al Malaga. L’ultima partita con la maglia dei Gunners resterà però quella, maledetta, del 19 ottobre 2016, nella fase a gironi di Champions League contro il Ludogorets, partita che Cazorla non riuscì a concludere a causa di un gravissimo infortunio al tendine d’Achille, trasformatosi poi in un dramma fino a far sfiorare al calciatore l’amputazione del piede destro. Ma la forza di volontà dell’uomo prima e dell’atleta poi ha permesso a Santi di superare tutti i momenti di sconforto, compreso quello provocato dall’Arsenal, che ha deciso di non rinnovare il contratto in scadenza a giugno. Insieme a Wenger, allora, andrà via pure Cazorla, che però un posto lo ha già trovato, tornando appunto a Vila-Real. Per il momento soltanto in prova, poi durante il ritiro tanto il calciatore, quanto il club, valuteranno se ci sono le condizioni per ricominciare insieme. Uno dei centrocampisti più talentuosi della storia recente del calcio spagnolo è riuscito a farsi strada in Nazionale nonostante la temibilissima concorrenza, al punto da totalizzare 77 presenze ed è riuscito a superare un biennio da incubo. Non sarà un provino a fermarlo… da http://www.itasportpress.it
Iscriviti a:
Post (Atom)