venerdì 14 settembre 2018

Emery fissa le regole: nessun interprete, bisogna parlare in inglese

Si gioca in Inghilterra e bisogna parlare inglese. E questo vale per tutti, allenatore compreso. Questa, secondo il "Mirror", una delle norme imposte da Unai Emery nello spogliatoio dell'Arsenal. Lo stesso tecnico spagnolo non è ancora del tutto a suo agio con la nuova lingua ma conta di poter parlare un inglese fluente entro Natale e pretende dai suoi giocatori la stessa cosa. Emery ha anche rifiutato l'aiuto di un interprete ritenendo che la sua presenza rallenterebbe il processo di crescita della squadra, ma si avvale comunque di qualche aiutino: nelle conferenze stampa, ad esempio, si avvale della presenza di una figura simile, "just in case", che interviene solo nel caso in cui si blocchi, ed è seguito da un insegnante di inglese che è con lui anche sul campo di allenamento. Una bella sfida per Emery, che ritiene fondamentale l'utilizzo universale dell'inglese, ma che nelle conversazioni individuali è però disposto a parlare la lingua madre del suo interlocutore. da http://www.corrieredellosport.it

ARTICOLO. Gallas: "Senderos soffriva di attacchi di panico quando affrontava Drogba"

Didier Drogba è, senza dubbio, uno dei più forti centravanti dell'epoca moderna. In carriera ha realizzato oltre 300 gol, più della metà delle quali con la maglia del Chelsea. Ai tempi dei Blues una delle sue vittime preferite era l'Arsenal, la rivale cittadina, affondata sotto i colpi dell'ivoriano ben 13 volte in 15 confronti diretti. Normale, quindi, che ogni volta che il derby era in programma ci fosse un po' di timore da parte dei difensori dei Gunners. A subire particolarmente la forza dell'attaccante 40enne e la sua vena realizzativa era Philippe Senderos, svizzero ammirato anche in Italia tra le file del Milan, e attualmente protagonista in MLS con la Houston Dynamo. Pare infatti che il centrale elvetico soffrisse di attacchi di panico ogni volta che affrontava Drogba, come rivelato da William Gallas, ex difensore di entrambe le formazioni inglesi. "Conoscevo Philippe e prima di una partita aveva bisogno di parlare molto. Si vedeva che sudava freddo e non si sentiva bene - ha raccontato il francese ai microfoni di RMC -. Gli succedeva con alcuni giocatori e soprattutto contro Drogba. Era talmente impanicato che sembrava stesse già giocando il match prima ancora di scendere in campo. Sfortunatamente le sue paure si riflettevano poi durante la partita. Contro Didier perdeva tutte le sue abilità ma, stranamente, giocava molto meglio contro gli altri avversari".
Una delle partite in cui Senderos ebbe gli incubi, e a cui fa riferimento Galles, è la finale della Coppa di Lega del 2007 dove, al Milleniam Stadium, proprio una doppietta dell'attaccante ivoriano decise il 2-1 a favore del Chelsea, con l'ex difensore rossonero che fu incapace di contenere la sua furia agonistica. Per sua fortuna lo scontro in MLS non potrà esserci, visto che Drogba e i suoi Phoenix Rising fanno parte della serie inferiore, la USL. Ciò gli consentirà di dormire sonni tranquilli.
da https://sport.sky.it

lunedì 10 settembre 2018

Arsenal, sfogo di Bellerin: "Sono spesso bersaglio di insulti omofobi"

Il giocatore ormai è all'Arsenal da diversi anni e dice di essersi abituato a certe cose. Eppure proprio non vuole accettare il modo con cui viene giudicato (e soprattutto insultato) per via del suo modo di fare anticonvenzionale. 
Se ti comporti in modo diverso vieni insultato. I tifosi hanno un'idea di calciatore e se te ne discosti, ti aggrediscono. Essere criticati per delle cattive prestazioni è un conto, essere insultati senza motivo è un altro. E il terzino dell'Arsenal non vuole che i modi che si stanno diffondendo specie sui social network diventino un'abitudine. da https://www.foxsports.it