giovedì 30 maggio 2019

Arsenal, l’ex Keown non perdona Ozil: “Come se non ci fosse. Non è in grado di…”

La finale di Europa League tra Chelsea e Arsenal ha detto che i Blues sono stati superiori, nel collettivo ma soprattutto nei singoli. I giocatori di Maurizio Sarri hanno fatto la differenza. Giroud, Pedro e, in modo particolare, Eden Hazard.
I Gunners si sono arresi alla forza degli avversari, ma il 4-1 finale è frutto anche dell’ennesima prova opaca dello stesso Arsenal. Nello specifico l’ex difensore degli inglesi Martin Keown ha trovato in Mesut Oziluno dei maggiori colpevoli della differenza di prestazione tra le due compagini. Voce di BT Sport, Keownnon ha perso occasione per lanciare una stoccata al trequartista tedesco: “Non c’è molto da dire. Loro hanno Hazard e noi Ozil“, ha commentato l’ex difensore. “Non riesce proprio a giocare le trasferte. Non è in grado di giocare lontano da casa, per mezza partita non lo si vede. Non è stato in grado di innescare Lacazette e Aubameyang. Dall’altra parte, invece, Hazard ha fatto il suo. Ozil ha bisogno di giocare con calciatori che sanno fare possesso. Credo sia questo il suo problema. Altrimenti sarà sempre fuori dalla partita”. Un pensiero anche al tecnico e al futuro della squadra: “La sconfitta di oggi ha mostrato la fase calante, il declino dell’Arsenal. Non so se Emery sarà in grado di portare i Gunners in Champions la prossima stagione. Dice di trattenere giocatori come Lacazette e Aubameyang ma le loro eventuali cessioni servono per il budget e per rinforzare la squadra. L’Arsenal attuale non è neppure minimamente vicino a quello di una volta”. da http://www.itasportpress.it

mercoledì 29 maggio 2019

EL Final CHELSEA-ARSENAL= 4-1





Goals: 49'Giroud, 60'Pedro, 65'Hazard, 69'Iwobi, 72'Hazard,
Chelsea: Arrizabalaga, Azpilicueta, Christensen, Luiz, Emerson Palmieri, Kante, Jorginho, Kovacic (Barkley, 76) Pedro (Willian, 71), Giroud, Hazard (Zappacosta, 89).
Subs. Caballero, Cumming, Alonso, Higuain, Cahill, Ampadu, Gallagher, McEachran.
Manager. Maurizio Sarri
Arsenal: Cech, Papastathopoulos, Koscielny, Monreal (Guendouzi, 66), Maitland-Niles, Torreira (Iwobi, 67) Xhaka, Kolasinac, Lacazette, Ozil (Willock, 77), Aubameyang.
Subs. Leno, Iliev, Elneny, Lichtsteiner, Iwobi, Mustafi, Welbeck, Jenkinson, Nketiah, Saka.

Manager. Unai Emery
Booked. Christensen, Pedro,
Referee: Gianluca Rocchi
Attendance. 51.370
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Poker Blues a Baku. Il Chelsea mette le mani sull'Europa League con una prova sontuosa. Agli uomini di Sarri, che in Azerbaigian guadagna finalmente i galloni del "vincente", è bastato un tempo per regolare l'Arsenal. Dopo un avvio lento e timoroso, nella ripresa l'onda blu ha travolto infatti i Gunners, rei forse di non avrei affrontato la partita con più coraggio e aggressività fin dall'inizio e di non aver saputo approfittare di un primo tempo giocato a ritmi troppo blandi per due squadre inglesi. Alla resa dei conti in campo la differenza l'hanno fatta le scelte di Sarri e i colpi dei suoi campioni. Giroud, Hazard e Pedro su tutti. Ma non solo. Ha vinto la qualità. Dei calciatori e del gioco. Quando il Chelsea si è sciolto e si è messo a manovrare come vuole il "Comandante", la musica è cambiata a Baku. E l'Arsenal è stato costretto a fare solo da sparring partner ai Blues. Per buona pace di Emery, che fallisce il poker personale in Europa League incassando una sonora lezione da Sarri. Già, Sarri. Detto del primo trofeo in carriera, ora per il tecnico italiano resta da affrontare il discorso futuro. Un futuro che, se dovesse essere targato Juve, potrà contare sulle idee di un "vincente" in Europa. 
All'Olimpico di Baku l'avvio del match è nervoso. In palio c'è il titolo. E si vede. Nessuno vuol sbagliare e così la gara si sposta subito in mediana tra lanci lunghi e giocate semplici. Torreira ringhia su Hazard, David Luiz invece prende in consegna Aubameyang. A ritmo basso i Blues tengono la difesa stretta e provano a manovrare per vie centrali, i Gunners invece cercano di chiudere i rifornimenti per Jorginho e allargare il gioco sulle corsie esterne. E proprio da un inserimento di Maitland-Niles arriva il primo pericolo per Kepa, con Aubameyang che spara a lato da buona posizione. Un lampo che mette i brividi a Sarri, ma che non cambia l'inerzia della gara. Bloccato a centrocampo e con i play soffocati dal pressing, il match non decolla. Giroud pasticcia in area dopo un affondo di Kanté, poi Xhaka sfiora il colpaccio dal limite e Papastatopulos salva su Emerson. Tre guizzi che accendono la gara. Con le squadre più lunghe, l'Arsenal prova a prendere in mano il gioco, cercando di verticalizzare di prima e di sorprendere i Blues con i cambi di gioco. Ozil però non brilla e Lacazette e Aubameyang faticano a trovare gli spazi per far male. Il Chelsea invece si accende a tratti e quasi sempre grazie alle intuizioni di Hazard o Jorginho. Emerson testa i riflessi di Cech, poi il portiere dell'Arsenal deve superarsi su Giroud, salvando il risultato sul finire del primo tempo. 
Miracolo che al non gli riesce invece a inizio ripresa, quando il capocannoniere dell'Europa League sblocca la gara con una magia in tuffo di testa su assist perfetto di Emerson. Un gol che rompe l'equilibrio e cambia tutto. In svantaggio, l'Arsenal alza il ritmo e la mette sulla lotta. Il Chelsea però tiene i nervi saldi e sfrutta il giropalla sarriano per far saltare il banco. Tattica perfetta, che in campo aperto fa volare i Blues. Il bis lo firma Pedro, sempre decisivo quando conta, poi sale in cattedra Hazard, che prima firma il tris dal dischetto, poi cala il poker dopo il gol della bandiera di Iwobi. Un dominio che schiaccia i Gunners, ma che non trasforma la partita in un tiro al bersaglio verso la porta di Cech. Anche sotto di tre reti, infatti, l'Arsenal non molla e continua a spingere con orgoglio. Soprattutto con Iwobi. Per Emery però non è serata da imprese e il finale è buono soltanto per le statistiche e per applaudire il Chelsea. Sarri si prende l'Europa League. Il Comandante è diventato "grande".  da https://www.sportmediaset.mediaset.it

venerdì 24 maggio 2019

Dall'Arsenal: "Rinnovare il contratto di Ramsey avrebbe causato squilibri nel bilancio"

Nello scorso weekend Aaron Ramsey ha vissuto con la moglie Colleen e i loro tre figli i primi passi nel mondo Juventus. Prima un tour completo dell'Allianz Stadium, poi la visione dalla tribuna del pareggio per 1-1 tra i suoi futuri compagni di squadra e l'Atalanta. Dopo 11 anni con la maglia dell'Arsenal, per il 29enne gallese sarà tempo di voltare pagina. Un infortunio lo ha costretto a chiudere prima del previsto una stagione nella quale ha sommato 40 presenze, sei gol e otto assist, così per il centrocampista è stato tempo di conoscere quella che sarà la sua prossima casa. Dall'Inghilterra, intanto, emergono nuovi retroscena sull'addio a parametro zero del centrocampista in direzione Italia. A svelarli è stato Raul Sanllehi, direttore generale dell'Arsenal, in un resoconto di fine stagione: "A causa del mancato rinnovo di Aaron ci trovavamo in una situazione scomoda - le sue parole riportate sul sito ufficiale del club - lui infatti aveva tante offerte incredibili e per noi pareggiarle sarebbe stato dannoso. Il giocatore era pronto anche a fare uno sforzo, ma uno degli aspetti fondamentali in un club è quello di mantenere una certa razionalità nel bilancio salariale della squadra.". Ramsey sarebbe quandi stato anche disposto a venire incontro all'Arsenal, ma la priorità, secondo il dg dei Gunners, era quella di evitare potenziali dissapori all'interno dello spogliatoio, determinati dalla differenza di ingaggio tra il centrocampista e i suoi compagni: "Avremmo creato uno squilibrio che poteva portare molti danni al club nel medio-lungo periodo. Dovevamo proteggere gli interessi dell'Arsenal anche se il giocatore era davvero entusiasta di restare con noi". Così le strade del gallese e del club si sono divise e Ramsey da luglio avvierà ufficialmente la sua nuova avventura con la Juventus. Il suo non sarà l'unico addio estivo nell'Arsenal. Petr Cech ha già annunciato l'addio al calcio giocato e anche il contratto di Danny Welbeck, in scadenza il 30 giugno, non sarà rinnovato. Per sostituire il nuovo centrocampista della Juventus, ha spiegato Sanllehi, l'Arsenal ha però già le idee molto chiare: "Quello che posso dire è che abbiamo chiaro in mente cosa stiamo cercando e che siamo pienamente in sintonia con l'allenatore. Siamo già molto attivi sul mercato e abbiamo già avviato diversi contatti". da https://sport.sky.it