sabato 14 dicembre 2019

Arsenal, il ricordo di Lehmann: "Invincibili, ma litigavamo ogni giorno"

Jens Lehmann tra i pali, protetto da una linea difensiva formata da Lauren, Kolo Touré, Sol Campbell e Ashley Cole. Patrick Vieira e Gilberto Silva in mediana, all'ala Freddie Ljungberg a destra e Robert Pires a sinistra. In attacco Dennis Bergkamp e Thierry Henry, in panchina Arsene Wenger e talenti come Parlour, Edu, Wiltord e Reyes. Era questa la formazione dell'Arsenal degli "Invincibili", la squadra capace di scrivere la storia dominando l'edizione 2003/2004 della Premier League senza perdere una sola gara.

Un'impresa riuscita in precedenza soltanto al Preston North End, che però la realizzò nella prima edizione del campionato inglese datata 1888/1889, un torneo durato appena 4 mesi per un totale di 22 giornate. Con tutto il rispetto possibile, assolutamente un altro calcio rispetto a quello giocato nella patria del football all'inizio del XXI secolo. L'Arsenal degli Invincibili fu un piccolo grande capolavoro, una squadra sulla carta forte ma non imbattibile che riuscì a volare sulla concorrenza grazie al perfetto incastro dei numerosi componenti tecnici, atletici e umani presenti. Chi ha sempre pensato che uno dei segreti di quella squadra meravigliosa fosse uno spogliatoio unito, però, dovrà ricredersi dopo le confessioni di Jens Lehmann, portiere tedesco che proprio nell'estate precedente a quell'indimenticabile campionato arrivò dal Borussia Dortmund per sostituire l'iconico David Seaman. Punto fermo di quella squadra, l'estremo difensore - transitato in precedenza anche dal Milan - ha raccontato in un'intervista a The Athletic che in realtà l'aria che si respirava all'interno del gruppo fosse spesso incandescente. In una carriera durata più di vent'anni, Jens Lehmann ha collezionato oltre 800 presenze tra club e Nazionale. All'attivo anche due gol, realizzati ai tempi dello Schalke, uno su calcio di rigore e uno con un'incursione su corner ai danni del Borussia Dortmund, sua futura squadra. Per ben 10 stagioni pilastro dello Schalke 04, club in cui si è affermato e con cui ha vinto la Coppa UEFA 1996/1997 ai danni dell'Inter guidata da Roy Hodgson, Lehmann decide di mettersi alla prova oltre confine alla soglia dei trent'anni, nel 1998, anno in cui si trasferisce al Milan. Quella della Serie A è però un'esperienza disastrosa, che dura lo spazio di appena 6 mesi e di un pugno di partite, sufficienti però a sancire il suo ritorno in Germania al Borussia Dortmund. Frettolosamente bollato come "bidone", sarà capace di rifarsi prima al Borussia Dortmund e poi all'Arsenal, club con cui riesce finalmente a conquistare un posto da titolare fisso in Nazionale dopo essere vissuto a lungo all'ombra di Oliver Kahn. C'è lui tra i pali della Germania nei Mondiali casalinghi del 2006, c'è sempre lui a difendere la porta dell'Arsenal per 4 stagioni, prima di essere scavalcato dallo spagnolo Almunia. Chiude la carriera nello Stoccarda, anche se l'ultima gara la giocherà con l'Arsenal il 13 marzo 2011, a 42 anni, portiere d'emergenza per i Gunners che hanno perso per infortunio Fabianski e Szczesny nella vittoria per 3-1 sul campo del Blackpool. 200 presenze con il club londinese, Lehmann ha ricordi particolarmente piacevoli del suo periodo in Premier e non solo racconta di come nello spogliatoio non tutti andassero d'amore e d'accordo, ma lascia intendere che forse anche questo sia stato alla base del successo degli "Invincibili": da https://www.foxsports.it

giovedì 12 dicembre 2019

EL STANDARD LIEGE-ARSENAL= 2-2



Goals: 47'Bastien(S), 69'Amallah(S), 78'Lacazette, 81'Saka,
Standard Liege. Bodart, Fai, Vanheusden, Laifis, Gavory, Mehdi Carcela-Gonzalez, Bastien, M'Poku, Cimirot, Amallah (Lestienne 85), Emond (Avenatti 46)
Subs. Gillet, Lavalee, Cop, Boljevic, Vojvoda
Manager. Michel Preud'homme
Arsenal. Martinez, Mavropanos, Luiz, Papastathopoulos (Martinelli 69), Maitland-Niles (Chambers 78), Guendouzi, Willock, Saka, Smith-Rowe (Aubameyang 85), Lacazette, Nelson.
Subs. Leno, John-Jules, Medley, Olayinka
Manager. Freddie Ljungberg
Booked. -
Referee: Andreas Ekberg (Sweden)

Attendance. 27.797
Table. 11.Arsenal, 9.Eintracht Frankfurt, 8.Standard Liege, 5.Vitoria Guimaraes
-----------------------------------------------------------

lunedì 9 dicembre 2019

PL WEST HAM-ARSENAL= 1-3



Goals. 38'Ogbonna(W), 60'Martinelli, 66'Pepe, 69'Aubameyang,
West Ham. Martin, Fredericks, Balbuena, Ogbonna, Cresswell (Masuaku 51), Snodgrass (Holland 78), Noble, Rice, Fornals, Felipe Anderson (Haller 70), Antonio.
Subs. Zabaleta, Jiménez, Sánchez, Diop
Manager. Manuel Pellegrini
Arsenal. Leno, Maitland-Niles, Chambers, Sokratis, Tierney (Kolasinac 29), Xhaka (Guendouzi 86), Torreira, Pépé (Nelson 88), Özil, Martinelli, Aubameyang.
Subs. Lacazette, David Luiz,, Martínez, Saka
Manager. Freddie Ljungberg, 

Booked: Snodgrass, Cresswell
Referee: Mike Dean

Attendance. 59.936
Table. 46.Liverpool, 38.Leicester, 32.Manchester City, 29.Chelsea, 24.Wolverhampton, Manchester United, 23. Tottenham, 22.Crystal Palace, Arsenal, Sheffield United, Newcastle...
----------------------------------------------------------
È un successo importante, quello dell'Arsenal sul West Ham nel Monday Night del 16° turno di Premier League. Serve ai Gunners per non perdere contatto dalle squadre che lottano per l'accesso alle coppe europee (-7 dal Chelsea, che occupa il quarto posto che vale il pass Champions). E serve a Freddy Ljungberg per ottenere la prima vittoria da quando ha sostituito Unai Emery alla guida della squadra. Il 3-1 del London Stadium è pesante, invece, per il West Ham, che ora ha soltanto un punto di margine sulla zona retrocessione. La posizione di Manuel Pellegrini è sempre più traballante.
Eppure sono gli Hammers a passare in vantaggio, con un gol italiano: al 38', Ogbonna sceglie il tempo giusto per proiettarsi in area di rigore e di testa trova la deviazione di Maitland-Niles che beffa Leno. Nella ripresa è un altro Arsenal. E tra il 60' e il 69' si concretizza una rimonta impetuosa. Prima è Martinelli a pareggiare, raccogliendo un cross basso di Kolasinac dalla sinistra. Per il 18enne brasiliano è il terzo debutto con gol da quando veste la maglia dell'Arsenal: dopo Europa League e Carabao Cup, il colpo gli riesce anche in Premier League, dove diventa il giocatore più giovane ad aver fatto centro coi Gunners nella gara d'esordio. Il sorpasso lo firma Pepé al 66', con un fantastico sinistro in diagonale, poi Aubameyang al 69' chiude il tris con una volée in solitudine che non dà scampo a Martin. da https://www.gazzetta.it