Dopo 7 anni, Sir Chips Keswick lascia la carica di Presidente dell'Arsenal, nel 2013 era subentrato a Peter Hill-Wood. A chi toccherà ora.
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CHAIRMAN
George Leavey (1899-1910)
Sir Henry Norris (1910-1927)
Sir Samuel Hill-Wood (1927-1936) father of Denis Hill-Wood
Lord Lonsdale (1936)
Lord Granard (1936-1946)
Sir Samuel Hill-Wood (1946-1948)
Sir Robert Bracewell-Smith (1948-1961)
Denis Hill-Wood (1961-1982)
Peter Hill-Wood (1982-2013)
Sir Chips Kenswick (2013-2020)
https://arsenalmemo.blogspot.com/p/honours-record.html
giovedì 28 maggio 2020
sabato 16 maggio 2020
Emery: "Ozil capitano? Lo spogliatoio dell'Arsenal ha detto no"
Unai Emery attacca Ozil, suo ex calciatore all'Arsenal. L'allenatore, nel corso di un'intervista al Daily Mail, ha raccontato: "Uno dei capitani sarebbe potuto essere Ozil, ma lo spogliatoio non voleva che lui fosse il capitano. Il suo livello di impegno non era lo stesso di qualcuno che meritava di essere il capitano". Il tecnico basco ha svelato anche un altro episodio che vede protagonista in negativo il tedesco, successivo alla finale di Europa League dello scorso anno: "Siamo tornati a Londra alle otto del mattino e sono tornato a casa, ho dormito tre ore e poi sono tornato a Colney. Ho avuto incontri con tutti i giocatori. Colloqui individuali di mezz'ora con ciascuno. Solo Ozil non voleva venire. Non so perché non sia venuto". Emery, parlando dello scarso impegno del trequartista dei Gunners, ha concluso: "Durante la mia carriera, i giocatori di talento sono stati i miei preferiti e hanno giocato al meglio con me. Ho fatto del mio meglio per aiutare Özil, ma l'atteggiamento che ha adottato e i livelli di impegno non erano sufficienti".
In seguito, l'ex allenatore dell'Arsenal ha parlato di alcune sue idee in contrasto con le decisioni prese dalla società inglese. Innanzitutto Emery ha rivelato che avrebbe voluto tenere in squadra Ramsey, nella scorsa estate passato alla Juventus a parametro zero: "Quando sono arrivato, ho visto che Ramsey è un leader in campo e nello spogliatoio e voleva restare. Logicamente, aveva bisogno di negoziare un nuovo contratto e non hanno raggiunto un accordo. Penso che sarebbe stato meglio per la squadra se fosse rimasto, e anche per me come allenatore perché sarebbe stato il prossimo capitano". Poi ha svelato la sua volontà di avere in rosa Zaha, attaccante del Crystal Palace, prima che il club decidesse di acquistare Nicolas Pépé per una questione anagrafica: "Ho avuto un incontro con Zaha, era il giocatore che volevo perché avevo notato che aveva vinto molte partite da solo. Lui voleva venire, ma alla fine il club ha preso Pépé perchè era più giovane".
mercoledì 29 aprile 2020
Szczesny, la sigaretta che lo portò all'addio all'Arsenal
Una sigaretta avrebbe portato Szczesny a lasciare l'Arsenal. È stato il polacco stesso a raccontare la storia a Mirror, spiegando l'incidente con Wenger. Nel 2015 Szczesny era il titolare fisso dei Gunners ma contro il Southampton due suoi errori fecero perdere l'Arsenal, scatenando la reazione dei tifosi. "In quel periodo fumavo molto, Wenger lo sapeva e aveva messo un divieto nello spogliatoio. Quella sera ero veramente arrabbiato cosi ho pensato di fumarmi una sigaretta prima che la squadra tornasse. Mi sono messo in un angolo delle docce ma qualcuno mi vide comunque e lo disse subito al mister. Lui mi chiese se era vero e io risposi di si. Mi multò e mi disse che per un po' sarei rimasto in panchina. Pensavo di tornare subito ma Ospina comincio a giocare bene e prese il mio posto da titolare.". Il polacco fini poi in prestito alla Roma: "Volevo guadagnarmi di nuovo il posto da titolare e, può sembrare strano, il modo migliore era giocare in prestito in un'altra squadra.". Il polacco ha ammesso che il suo obiettivo era poi tornare e rimanere all'Arsenal ma andò diversamente. Szczesny ha concluso dicendo: "Mi manca il club, i miei compagni, lo stadio, il derby, i tifosi. Era speciale per me giocare in un club che amavo".
da https://www.corrieredellosport.it/
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