mercoledì 5 febbraio 2025

LCS NEWCASTLE UNITED-ARSENAL= 2-0 (agg. 4-0)



Goals. 19'Murphy, 52'Gordon,
Newcastle. Dubravka; Schar, Botman (Krafth 80), Burn; Trippier, Tonali (Longstaff 87), Guimaraes (Miles 91), Hall; Murphy (Willock 80), Isak (Wilson 87), Gordon.
Subs. Pope, Targett, Livramento, Usula,
Manager. Eddie Howe
Arsenal. Raya; Timber (Calafiori 78), Saliba, Gabriel, Lewis-Skelly; Odegaard (Sterling 61), Rice, Partey (Jorginho 78); Martinelli (Nwameri 37), Havertz, Trossard (Merino 61).
Subs. Setford, Kiwior, Tierney, Zinchenko,
Manager. Mikel Arteta
Booked. Guimares, Schar, Havertz, Saliba, Sterling,
Referee. Simon Hooper
Attendance. 52.173
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Capolavoro. Il Newcastle e Sandro Tonali si guadagnano la finale di Carabao Cup a Wembley il prossimo 16 marzo con una favolosa semifinale di ritorno, una meraviglia tattica orchestrata da Eddie Howe e messa in pratica dai suoi giocatori che vale il 2-0 all’Arsenal, come all’andata ma stavolta davanti ai propri tifosi, e un biglietto per giocarsi la coppa di lega nello stadio simbolo d’Inghilterra contro una tra Liverpool e Tottenham (domani ad Anfield si riparte dall’1-0 Spurs del primo atto). I Magpies, pur schierati con una difesa a 5 e con in testa l’idea di contenere prima che di creare, si sono strameritati il successo, la loro seconda finale di coppa di lega in tre anni, un biglietto per la partita che potrebbe interrompere quel digiuno da trofei che per il Newcastle dura dal 1955. Il digiuno dell’Arsenal invece continua: non sono mai nemmeno vicini a ribaltare il k.o. dell’andata, a pensare di potersi guadagnare Wembley. La squadra di Arteta non perdeva dalla semifinale di andata e aveva vinto 5 delle 7 partite giocate dopo, compreso il meraviglioso 5-1 sul Manchester City di domenica all’Emirates: la squadra del St. James’ Park schiacciata dal Newcastle è stata decisamente la brutta copia di quella che ha surclassato i campioni.
Howe ha stravinto il duello tattico con Arteta, mettendo uno zampino fondamentale sulla vittoria. Ha schierato il Newcastle con un per lui insolito 5-4-1 che significa difesa compatta, centrocampo attento magnificamente guidato da Tonali e Bruno Guimarães, e contropiede veloce. Lascia all’Arsenal il controllo del gioco ma raramente va in difficoltà, anzi: il pressing alto di Alexander Isak, il centravanti più in forma della Premier, contribuisce a mandare in tilt William Saliba e rendere la difesa dei Gunners, solitamente il pezzo forte della squadra, l’anello debole di serata. Aiuta, e tanto, anche l’idea di mettere Fabian Schär in marcatura praticamente a tutto campo su Declan Rice, decisivo per i Gunners nella vittoria sul City: il gol del 2-0, che Gordon segna a inizio ripresa e che di fatto chiude i conti, nasce proprio da un pressing dello svizzero sul centrocampista inglese davanti all’area dei Gunners.
Questa sfida ha mostrato quanto avere grandi attaccanti faccia la differenza ad alti livelli: il Newcastle ha Isak, che mette lo zampino sul primo gol di Murphy, e Gordon; l’Arsenal ha deciso che sul mercato non c’era quell’attaccante da 20 gol di cui tanto avrebbe bisogno e ha preferito non muoversi, deludendo Arteta (come il tecnico ha detto esplicitamente nella conferenza stampa della vigilia) e lasciandolo a gestire un reparto menomato dagli infortuni di Bukayo Saka e Gabriel Jesus a cui ora si è aggiunto anche quello di Gabriel Martinelli, ko dopo 37’. Uno dei problemi stagionali dell’Arsenal è che crea tanto ma finalizza poco: a Newcastle i Gunners non sono riusciti nemmeno a creare. E in difesa hanno ballato tanto, troppo, con Saliba peggiore in campo e Raya colpevole sul secondo gol. Proprio quello che Howe si aspettava quando ha preparato la sua splendida trappola tattica.
L’arbitro Simon Hooper deve immediatamente far sentire la sua voce per spiegare al St. James’ Park perché, dopo una lunga revisione Var, ha deciso di annullare per fuorigioco il gol che Isak firma in contropiede al 4’. È buono invece il gol che Murphy trova al 19’, raccogliendo un pallone che Isak aveva fatto stampare sul palo meno di un minuto dopo una clamorosa occasione sprecata da Ødegaard. Nwaneri rimpiazza l’infortunato Martinelli al 37’, l’Arsenal va sotto 1-0 ma il Newcastle trova il 2-0 al 52’, con Raya che sbaglia la costruzione dal basso, Schâr che anticipa Rice e Gordon che raccoglie palla in area e firma il raddoppio. St. James’ Park esplode perché ha capito che è fatta: Sandro Tonali e compagni andranno a Wembley. da https://www.gazzetta.it

martedì 4 febbraio 2025

Transfer window 2025

In's.

Out's.
Josh Robinson [Arsenal - Wigan] Undisclosed, Maldini Kacurri [Arsenal - Bromley] Loan,

domenica 2 febbraio 2025

PL ARSENAL-MANCHESTER CITY= 5-1

















Goals. 2'Odegaard, 55'Haaland, 56'Partey, 62'Lewis-Skelly, 76'Havertz, 93'Nwaneri,
Arsenal. Raya; Timber, Saliba, Gabriel, Lewis-Skelly (Calafiori 90); Odegaard (Merino 84), Thomas Partey, Rice; Gabriel Martinelli, Havertz (Sterling 91), Trossard (Nwaneri 84). 
Subs. Neto, Kiwior, Tierney, Zinchenko, Jorginho,
Manager. Mikel Arteta.
Manchester City. Ortega; Matheus Nunes, Stones, Akanji, Gvardiol; Bernardo Silva, Kovacic; Foden (De Bruyne 71), Omar Marmoush (McAtee 71), Savinho; Haaland.
Subs. Carson, Kushanov, Reis, Lewis, O'Reilly, Gundogan, Grealish,
Manager. Pep Guardiola.
Booked.  Timber, Odegaard,
Referee. Peter Bankes
Attendance. 60.355
Table. 56.Liverpool, 50.Arsenal, 47.Nottingham, 41.Newcastle,Manchester City, 40.Chelsea,Bournemounth, 37.Aston Villa, 36.Fulham, 34.Brighton...
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L’Arsenal c’è, il Manchester City decisamente no. La supersfida dell’Emirates consegna alla Premier la sua anti Liverpool, quei Gunners che si prendono 5-1 il match con la squadra di Guardiola con una devastante prova di forza nella ripresa, quando reagiscono di talento dopo aver subito da Erling Haaland il gol del momentaneo 1-1. La squadra di Arteta passa finalmente il suo esame di maturità, a pieni voti: è la prima antagonista del Liverpool, anche se ha 6 punti di ritardo e i Reds hanno una partita in meno, il derby con l’Everton che recupereranno il 12 febbraio. Il City incassa invece la prima sconfitta in Premier dell’anno, confermando che Guardiola ha ragione quando ripete che la sua squadra non è ancora tornata. E che il febbraio infernale che comprende anche la doppia sfida di Champions col Real e il match col Liverpool è cominciato nel modo peggiore.
L’Arsenal in questo momento è ad un altro livello rispetto a quel City che ha inseguito invano negli ultimi due anni. Il vantaggio di Martin Ødegaard dopo appena 2’ è un omaggio alla strategia aggressiva che Arteta chiede ai suoi. La splendida ripresa, illuminata da Declan Rice e dai gol di Thomas Partey, del 18enne terribile Myles Lewis-Skelly, di Kai Havertz (finalmente a segno) e dell’altro baby Ethan Nwaneri (una perla il suo 5-1 al 93’), una prova di quanto l’Arsenal giri a mille, di quanto abbia un assetto perfetto per queste partite e quando le cose funzionano riesca a fare a pezzi gli avversari. Questa partita è la conferma che l’Arsenal può essere grandissimo quando concretizza quello che produce, che quando gioca così non ha bisogno di quell’uomo da 20 gol a stagione che non riesce a trovare sul mercato. Arteta ha avuto tante conferme in questo match: quanto Rice sia fondamentale, quanto la difesa sia il reparto migliore della squadra, quanto Lewis-Skelly sia presente e soprattutto futuro, perché 18enni che giocano con la sua personalità in un ruolo delicato come quello di difensore ce ne sono davvero pochi in circolazione (e considerata la carenza di terzini sinistri in Inghilterra, il nuovo c.t. Thomas Tuchel potrebbe aver trovato un pilastro della sua gestione), quanto Nwaneri sia un talento clamoroso capace di gol da sogno come quello del 5-1. da https://www.gazzetta.it