Özil lascia l'Arsenal, dice addio a Londra ma non all'Inghilterra: il tedesco si prepara al trasferimento poco più a nord, a Manchester. Sponda United, si intende, dove ad accoglierlo c'è Mourinho, felice di riaverlo alle sue dipendenze dopo l'esperienza comune al Real Madrid. Quindi niente Italia per il trequartista tedesco che, in scadenza di contratto a giugno, secondo il Mirror avrebbe appunto confidato ai compagni di essere pronto "a firmare con il Manchester". Detto questo, dunque, niente Serie A. Sulle sue tracce, in particolare, l'Inter anche se ultimamente l'interesse dei nerazzurri era tornato a focalizzarsi più che altro su Vidal (o in un'operazione a costi più ridotti su Ramires). Decisiva la presenza sulla panchina dello United di Josè Mourinho, suo tecnico al Real Madrid, allenatore che il tedesco nella sua autobiografia ha definito importante se non fondamentale nella sua crescita professionale e umana. Un rapporto, quello con lo Special One, che si cementò attraverso momenti di scontro e tensione, come raccontato dallo stesso Özil: “Sei un bambino, vai a farti la doccia, non abbiamo bisogno di uno così" ha scritto tedesco ricordando un momento chiave della sua esperienza al Real con Mourinho. "Veramente credi che bastino due passaggi fatti bene, veramente credi di essere così bravo e che basti dare il 50%? Gioca bene, affronta i contrasti da uomo”. Il fantasista tedesco allora passò la sua maglia a Mourinho e gli chiese di giocare al posto suo, la risposta del tecnico portoghese non fu tenera: “Vuoi andare a farti la doccia e la barba? Vuoi restare solo o vuoi andare là fuori a dimostrare a me e ai compagni cosa sa fare?”. Ozil ha svelato che quella lite gli fu d’aiuto: “Ringraziai Mourinho perchè mi aveva aperto gli occhi, mi aveva fatto capire quali fossero le mie debolezze”. Ora i due sono pronti a riabbracciarsi. da http://www.sportmediaset.mediaset.it
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