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sabato 20 giugno 2020

PL BRIGHTON-ARSENAL= 2-1



Goals. 68'Pepe, 75'Dunk, 95'Maupay,
Brighton. Ryan; Schelotto (Montoya 71'), Webster, Dunk, Burn; Propper, Bissouma; Mooy (March 45'), Gross (Connolly 71'), Trossard; Maupay.
Subs not used: Lamptey, Duffy, Stephens, Mac Allister, Murray, Button
Manager. Graham Potter
Arsenal. Leno (Martinez 40); Bellerin, Mustafi, Holding, Kolasinac; Guendouzi, Saka (Tierney 87'), Ceballos (Willock 88'); Pepe (Nelson 87'), Lacazette (Nketiah 78'), Aubameyang.
Subs not used: Ozil, Maitland-Niles, Martinelli, Medley
Manager. Mikael Arteta
Booked: Lacazette, 
Burn, Mooy
Referee: Martin Atkinson

Attendance. --
Table. 82.Liverpool, 60.Manchester City, 54.Leicester, 48.Chelsea, 46.Manchester United, 44.Sheffield United, 43.Wolverhampton, 42.Tottenham, 40.Arsenal..
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Rimonta da tre punti per il Brighton di Graham Potter che è riuscito a rovesciare in maniera completa l'esito del match giocato contro l'Arsenal. Per la squadra capitanata da Aubameyang il match ha vissuto momenti molto differenti dal punto di vista emozionale. Si è partiti dalla gioia per una possibile vittoria, alla tristezza causata da una sicura sconfitta. Tutto il contrario di quello che hanno provato in casa Brighton. Potter decide di schierare la sua squadra con un 4231; Arsenal che risponde con un 442 e come detto sono proprio gli uomini di Arteta a passare per primi al 68° minuto di gioco. La fase di gestione gara non è stata di certo però una passeggiata. Il Brighton infatti alza il baricentro, guadagna campo e inizia a creare pericoli alla difesa avversaria anche se ogni tanto offre il fianco al contropiede. La costante spinta offensiva porta al ribaltamento del punteggio. E' Maupay a firmare la rete del definitvo sorpasso. Il finale premia il Brighton che si impone per 2-1
Dopo un primo tempo senza reti, l'Arsenal è riuscita a portarsi in vantaggio con Nicolas Pépé al 68°, il Brighton ha risposto al 75° minuto con Lewis Dunk. Prima della rete finale che ha chiuso la partita nei minuti di recupero.
Fondamentale nella vittoria del Brighton il contributo di Mat Ryan, impegnato in diverse occasioni, e capace di essere decisivo con almeno 5 parate.
E' stata una partita combattuta, caratterizzata da un sostanziale equilibrio anche nelle statistiche. Il Brighton ha battuto più calci d'angolo (10-8). L'Arsenal, invece, ha avuto un maggior possesso palla (59%) e ha effettuato più tiri totali (13-9).
Gli ospiti hanno completato con successo più passaggi dell'avversario (421-256): si sono distinti Rob Holding (81), Mustafi (67) e Sead Kolasinac (54). Per i padroni di casa, Bissouma è stato il giocatore più preciso con 39 passaggi riusciti.
Neal Maupay è stato il giocatore che ha tirato di più per il Brighton: 4 volte di cui 2 nello specchio della porta. Per l'Arsenal è stato Pierre-Emerick Aubameyang a provarci con maggiore insistenza concludendo 7 volte, di cui 3 nello specchio della porta.
Nel Brighton, il centrocampista Yves Bissouma pur senza brillare è stato il migliore dei suoi per contrasti vinti (8 ma si contano anche 12 duelli persi). Per la stessa statistica, nelle fila dell'Arsenal, si è distinto il difensore Shkodran Mustafi con 8 contrasti vinti. da https://sport.sky.it/

mercoledì 17 giugno 2020

PL MANCHESTER CITY-ARSENAL= 3-0



Goals. 45+2'Sterling, 49'De Bruyne(p), 92'Foden,
Manchester City. Ederson, Kyle Walker, Eric Garcia, Aymeric Laporte (Fernandinho 70), Benjamin Mendy, Kevin De Bruyne (Rodri 70), Ilkay Gundogan, David Silva (Foden 65), Riyad Mahrez (B Silva 65), Gabriel Jesus, Raheem Sterling.
Subs not used: Carson, Aguero, Zinchenko, Sane, Otamendi.
Manager. Pep Guardiola
Arsenal. Bernd Leno, Hector Bellerin, Shkodran Mustafi, Pablo Mari (Luiz 24), Kieran Tierney, Matteo Guendouzi (Maitland-Niles 67), Granit Xhaka (Ceballos 8), Joe Willock (Nelson 67), Bakayo Saka, Eddie Nketiah (Lacazette 67), Pierre-Emerick Aubameyang.

Subs not used: Martinez, Kolasinac, Pepe, Martinelli
Manager. Mikel Arteta
Booked. Rodri, Tierney,

Red Card. Luiz,
Referee: Anthony Taylor
Attendance. ---
Table. 82.Liverpool, 60.Manchester City, 53.Leicester, 48.Chelsea, 45. Manchester United, 44. Sheffield United, 43.Wolverhampton, 41.Tottenham, 40.Arsenal..
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C’era grande attesa per City-Arsenal, big match alla ripresa della Premier League. Il maestro Guardiola, contro l’allievo Arteta. Obiettivi completamente diversi ma motivazioni comunque a mille. Per il City la necessità di blindare il secondo posto in classifica e prepararsi al meglio per quello che è diventato l’obiettivo primario della stagione, ovvero la Champions League. Per i Gunners una rincorsa a un posto in Europa che potrebbe, però, anche passare dall’FA Cup. Troppo divario, tuttavia, tra le due formazioni. L’esperto City (senza Aguero) contro il giovanissimo Arsenal di Nketiah, Willock e Saka ci ha messo un po’ prima di carburare e prendersi campo e match. Merito di Leno se i Gunners hanno chiuso il primo tempo con lo svantaggio di una sola rete. L’espulsione di David Luiz e il rigore segnato da De Bruyne hanno di fatto chiuso il match, prima della rete finale di Foden arrivata nel lunghissimo recupero (11 minuti) per via dell'infortunio a Eric Garcia.

Come detto, nel primo tempo, nella prima parte, i ritmi sono stati blandi, le due squadre si sono studiate e le occasioni sono mancate. La gara si è accesa dal 30’ in poi. C’è da dire che Arteta ha dovuto rinunciare troppo presto sia a Xhaka che a Mari, usciti entrambi per infortunio. E’ stato Sterling a dare imprevedibilità e velocità al gioco del City, Leno ha fatto gli straordinari proprio sull’esterno dei Citizens e su Gabriel Jesus ma nulla ha potuto al 2’ di recupero quando di nuovo Sterling si è presentato a tu per tu (dopo un clamoroso errore di David Luiz) e ha scagliato un tiro potentissimo che ha portato in vantaggio la squadra di Guardiola.
La ripresa si è aperta con lo stesso tema della fine del primo tempo. City in totale controllo del match. David Luiz ha sottolineato la sua disastrosa partita andando a stendere Mahrez lanciato a rete in area di rigore: rosso e penalty che De Bruyne ha sapientemente trasformato per il 2-0 che ha tolto ogni velleità di rimonta ai Gunners. La gara è dunque proseguita con l’obiettivo, da parte del City, di congelare il gioco e risparmiare energie preziose in vista degli impegni ravvicinati delle prossime settimane, per l’Arsenal l’obiettivo è stato quello di limitare i danni con l’inferiorità numerica. La girandola di sostituzioni ha dato respiro a qualche giocatore evidentemente un po’ affaticato. Un brutto scontro tra Ederson e Garcia ha generato ansia nel finale di gara. Il centrale del City è stato trasportato via in barella dopo diversi minuti. Nell’ampissimo recupero (11 minuti) c’è stata gloria anche per il giovane Foden che ha corretto in rete un pallone recapitatogli dal palo dopo una conclusione di Aguero. Il 3-0 ha definitivamente chiuso il match. Con questo successo, il City non consente al Liverpool di festeggiare la conquista della Premier in caso di vittoria contro l’Everton. Per l’Arsenal, l’operazione rimonta dovrà partire dalla prossima giornata.
da https://sport.sky.it/

ARTICOLO. Premier League, tutto pronto per la ripartenza: Liverpool a un passo dal titolo

Anche la Premier League è pronta al ritorno dopo il break forzato a causa della pandemia di coronavirus. Si comincia domani, 17 giugno, con due recuperi: Aston Villa-Sheffield Utd e, a seguire, l'atteso big match tra Manchester City e Arsenal. La conclusione è programmata per il 26 luglio mentre l'ultimo atto della stagione sarà la finale di FA Cup l'1 agosto. Gli ultimi nove turni assegneranno il titolo, i posti in Champions League, quelli in Europa League e le tre retrocessioni. Al Liverpool bastano altri 6 punti per tornare dopo 30 anni campione. Una ripresa che, ovviamente, avverrà seguendo rigide misure di sicurezza, con cinque sostituzioni permesse, stadi a porte chiuse, e tutte le gare verranno trasmesse in tv, alcune di esse anche in chiaro. Intanto ha dato esito negativo il secondo test a cui si è sottoposto il giocatore del Norwich risultato positivo al coronavirus la scorsa settimana. Il calciatore, ancora sconosciuto, aveva giocato in amichevole contro il Tottenham e ora sta osservando un isolamento di 7 giorni che gli farà saltare il ritorno in campionato della sua squadra impegnata venerdì in Premier League contro il Southampton.

La Premier è ferma alla 29esima giornata con il Liverpool vicinissimo a vincere quel titolo che, nonostante i grandi successi internazionali, in casa manca da 30 anni. La squadra di Klopp guida la classifica con 82 punti totali, con ben 25 lunghezze di vantaggio sul Manchester City di Guardiola secondo; quindi al Liverpool mancano 6 punti per la matematica conquista del titolo di campione d'Inghilterra. Al terzo posto c'è il Leicester con 53 punti, Chelsea quarto a quota 48 a chiudere per il momento la zona Champions. Segue il Manchester United a 45 punti, quindi Wolverhampton e Sheffield United appaiate a 43 in zona Europa League e a ruota il Tottenham (41) e l'Arsenal (40), inseguite dalla coppia Burnley e Crystal Palace (39 punti). Troviamo poi l'Everton di Ancelotti a 37, il Newcastle a 35 e il Southampton 34 prima della zona retrocessione che vede invischiate Brighton a 29, West Ham, Watford e Bournemouth a 27, Aston Villa a 25 e il Norwich con 21 punti.

Per le prime 12 partite di Premier, i giocatori non avranno i loro nomi sulla maglia, ma la scritta "Black Lives Matter". Lo slogan della protesta scatenata negli Stati Uniti dall'omicidio di George Floyd, sarà quindi sulla schiena dei calciatori del campionato inglese. Un badge "Black Lives Matter" apparirà inoltre su tutte le magliette da gioco per il resto della stagione, insieme al ringraziamento al personale sanitario per il lavoro svolto durante l'epidemia di Covid-19. A proposito di virus, da elogiare l'iniziativa del Manchester City di Guardiola con i giocatori che indosseranno una maglietta speciale con la dicitura "Cityzens Giving For Recovery" invece dei loro soliti sponsor. La scritta di riferisce a un gruppo che raccoglie fondi in questo periodo di emergenza per aiutare le comunità a rialzarsi dopo la pandemia.

Anche la Premier dovrà rispettare un rigido protocollo anti Covid. Al momento dell'ingresso in campo, se lo stadio è dotato di un solo tunnel, i giocatori ospiti precederanno quelli locali; i giocatori non dovranno allinearsi durante l'inno della Premier; non sono consentite le strette di mano; le panchine saranno ampliate per favorire il distanziamento sociale, attraverso sedili posizionati accanto ad esse e una nuova disposizione degli stessi; anche coloro che presidiano l'area tecnica devono mantenere le distanze sociali, rimanendo all'interno delle zone contrassegnate; non saranno presenti i raccattapalle; se un pallone dovesse andare in tribuna, l'arbitro deciderà se recuperarlo o meno, senza perdere troppo tempo; l'arbitro può consentire anche di usare palloni posizionati ai bordi del terreno di gioco; se giocatore ha bisogno di assistenza medica in campo, il personale medico del club deve indossare i dispositivi adeguati e appropriati; il direttore di gara garantirà due pause per il ristoro, a metà dei due tempi, che non devono durare oltre un minuto; ogni giocatore dovrà bere dalla propria bottiglia; gli allenatori possono impiegare cinque sostituzioni (per un massimo di tre interruzioni per squadra) e le squadre possono avere nove panchinari; il riscaldamento sarà permesso al massimo a tre panchinari per squadra; gli arbitri saranno controllati come i giocatori e seguiranno gli stessi protocolli; infine, il VAR sarà operativo e nella stanza VAR si rispetterà il distanziamento.
da https://www.repubblica.it/

martedì 28 aprile 2020

Arsenal, ripresi gli allenamenti: è la prima squadra in Premier League.

Arsenal di nuovo in campo a Colney. Sono i Gunners il primo club della Premier League a riprendere gli allenamenti in seguito alla sospensione del 13 marzo a causa dell’emergenza Coronavirus. Prima società del campionato inglese a concordare un taglio degli stipendi con i giocatori e, soprattutto, la prima a tornare ad allenarsi. La squadra di Mikel Arteta è tornata all'opera nel rispetto delle condizioni di sicurezza: si fa riferimento al mantenimento della distanza, al lavoro individuale e separato con un massimo di cinque giocatori in ciascuno dei 10 campi da gioco del complesso sportivo fino alle sessioni d'allenamento di massimo un'ora. Come aveva specificato un portavoce del club, "i giocatori viaggeranno da soli, eseguiranno il loro allenamento individuale e torneranno a casa". Un protocollo sanitario molto rigido da seguire, norme che comprendono anche il divieto di qualsiasi contatto fisico.

L'Arsenal voleva rimettersi al lavoro prima di altri club poiché, a causa della positività al Covid-19 dell’allenatore Mikel Arteta, è stato costretto a rimanere fermo più di altre squadre accumulando in totale 47 giorni di stop. Anche il Brighton ha riaperto le proprie strutture per consentire ai giocatori di allenarsi. Il cosiddetto Project Restart, ovvero il piano del torneo di rimettersi in gioco dopo la sospensione del 13 marzo, sarà implementato in settimana. Il Times e la Bbc hanno diffuso la notizia che la Premier prevede di riprendere l'8 giugno per concludersi a fine luglio. Gli allenamenti di gruppo dovrebbero scattare il 18 maggio. I club venerdì discuteranno le diverse, possibili opzioni per il ritorno in campo a porte chiuse. La decisione finale, tuttavia, spetterà al governo del Regno Unito che a sua volta ha avviato degli incontri con i medici e le Federazioni sportive per affrontare la questione. da https://sport.sky.it

mercoledì 22 aprile 2020

Coronavirus, Arsenal: Özil e altri due ribelli rifiutano il taglio dell'ingaggio

Con una nota sul proprio sito ufficiale l'Arsenal ha annunciato nella giornata di lunedì l'accordo volontario con i giocatori della prima squadra, il capo allenatore e il personale di base, che per aiutare il club a sostenere questo momento critico derivante dalla crisi per il coronavirus hanno accettato una riduzione dello stipendio del 12,5% per un anno (fino a marzo 2021), un importo da rimborsare nel caso in cui i "Gunners" si qualificassero per la Champions sia in questa stagione che nella prossima. Però - secondo quanto riporta il 'Mirror', ripreso poi dalle testate di altri Paesi - ci sono tre ribelli che non accettano questa misura straordinaria della società, attuata per fronteggiare la delicata situazione economica che si è venuta a creare a causa dell'emergenza Covid 19. E anche Mesut Özil, il calciatore dall'ingaggio più alto nella rosa della squadra londinese (circa 20 milioni di euro), è uno di quelli che rifiuta di abbassare il suo stipendio. da https://www.repubblica.it

martedì 21 aprile 2020

Arsenal, giocatori e staff si tagliano lo stipendio del 12,5%

L'Arsenal muove un altro passo contro il Coronavirus. Come comunicato dal club con una nota ufficiale, i giocatori, l'allenatore e tutto lo staff hanno deciso di tagliarsi i propri stipendi annuali del 12,5%. Si tratta di un accordo volontario per aiutare la società in questo momento critico, reso molto complicato dagli effetti della pandemia, che ha fermato anche la Premier League: "La scelta finale segue discussioni positive e costruttive - si legge - In queste conversazioni c'è stato un chiaro apprezzamento della gravità della situazione attuale e un forte desiderio di giocatori e staff di mostrare il loro sostegno alla famiglia dell'Arsenal. Le riduzioni dei guadagni annuali entreranno in vigore questo mese, con i documenti contrattuali che saranno completati nei prossimi giorni". Un punto importante riguarda però gli eventuali futuri rimborsi, che dipenderanno esclusivamente dal raggiungimento degli obiettivi legati al successo sul campo: "Qualora dovessimo raggiungere questi obiettivi, per i quali i giocatori avranno un'influenza diretta, la nostra posizione finanziaria sarà più forte”.

La Premier, tuttavia, non si fermerà. Questa almeno è l'intenzione espressa da tutti i club, concordi sul non annullare la stagione: "Il nostro accordo si basa sul presupposto che finiremo il campionato e riceveremo le entrate complete. I risparmi che ne conseguiranno aiuteranno a coprire alcuni dei rischi finanziari che avremo in questa stagione in relazione alle partite e alle entrate commerciali. Siamo orgogliosi e grati ai nostri giocatori e al nostro staff per essersi uniti per supportare il nostro club, i nostri dipendenti e la nostra comunità in questi tempi senza precedenti che sono tra i più difficili che abbiamo affrontato nella nostra storia”, conclude l’Arsenal. di https://sport.sky.it/

giovedì 16 aprile 2020

Arsenal, i dirigenti rinunciano a un terzo dello stipendio

Attraverso una nota pubblicata sul proprio sito internet, l’Arsenal ha voluto comunicare gli ultimi aggiornamenti sul club, in relazione all’emergenza Coronavirus. I Gunners hanno parlato della situazione finanziaria, dei propri giocatori e si sono inoltre rivolti ai tifosi.
«I nostri proprietari, Kroenke, Sports & Entertainment, sono totalmente impegnati a supportare l’Arsenal in questo momento difficile», chiarisce il comunicato.
«Stiamo anche controllando attentamente i nostri costi. Abbiamo bloccato la maggior parte delle spese in conto capitale e le nostre spese operative sono rigorosamente controllate. All’inizio di questo mese, il nostro team esecutivo si è offerto volontario di rinunciare a più di un terzo dei propri guadagni nei prossimi 12 mesi».
I dirigenti hanno dunque deciso di rinunciare a una fetta importante del proprio salario. A proposito dei dipendenti, l’Arsenal ha poi chiarito che «non stiamo prendendo in considerazione licenziamenti e siamo completamente concentrati sulla protezione di benessere, lavoro e stipendi. Tutti i nostri dipendenti ricevono i loro stipendi completi e prevediamo di continuare. Al momento non intendiamo utilizzare il programma di sostegno del governo».
«Oltre ai nostri dipendenti, stiamo estendendo il nostro impegno a pagare i lavoratori occasionali da fine aprile a fine maggio. Per i nostri lavoratori occasionali, questo significa che saranno pagati per tutte e quattro le partite della Premier League che sono state posticipate e saranno pagati nuovamente se dovessero lavorare a queste partite una volta riorganizzate», spiega il club.
Infine, a proposito dei calciatori, l’Arsenal aggiunge che «negli ultimi 10 giorni abbiamo discusso con loro sulle potenziali sfide finanziarie future e su come stiamo pianificando. Sono in corso conversazioni produttive su come i nostri giocatori potrebbero supportare la squadra in modo appropriato. Non abbiamo e non faremo alcun commento in merito fino a quando queste discussioni private non saranno concluse».
da https://www.calcioefinanza.it

venerdì 13 marzo 2020

Coronavirus, Premier League sospesa per il Covid-19

In Inghilterra si corre ai ripari. Dopo aver riscontrato la positività al Covid-19 di Mikel Arteta, allenatore dell'Arsenal, e Callum Hudson-Odoi, giocatore del Chelsea, le massime organizzazioni calcistiche inglesi (Premier League, FA, EFL e WSL) hanno deciso di sospendere i campionati. Questo il comunicato della Premier:

"A seguito di una riunione degli azionisti di oggi, è stato deciso all'unanimità di sospendere la Premier League con l'intenzione di tornare il 4 aprile, previo parere medico. L'amministratore delegato della Premier League, Richard Masters, ha dichiarato: "Desideriamo che Mikel Arteta e Callum Hudson-Odoi, e tutti quelli contagiati dal Covid-19, si riprendano rapidamente. In questa situazione senza precedenti, stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri club, il governo, la FA e la EFL per rassicurare la salute di tutti e il benessere di giocatori, staff e tifosi".
L'obiettivo della Premier League è quello di riprogrammare le partite rinviate, comprese quelle giocate dalle squadre Primavera, per quando la sicurezza e la salute di tutti sarà garantita". da https://sport.sky.it/

Arsenal, Arteta positivo al Coronavirus: primo caso in Premier

Il Coronavirus è arrivato, purtroppo, anche in Premier League. Il primo a risultare positivo al COVID-19 non è un calciatore, ma l'allenatore dell'Arsenal Mikel Arteta. La comunicazione ufficiale è arrivata direttamente dal sito del club che ha annunciato anche la conseguente chiusura del centro di allenamento di London Colney. A questo punto sembra scontato il rinvio delle prossime gare dei Gunners in Premier League, nonostante proprio oggi sia stata confermata la disputa a porte apere di tutte le gare in programma nel campionato inglese. Una misura, però, destinata a cambiare dopo la positività in serata dell'allenatore spagnolo.

La Premier League corre ai ripari dopo il caso Arteta e ha convocato una riunione straordinaria per la giornata di venerdì. Se il rinvio delle partite dell'Arsenal è certo (anche a causa del protocollo di quarantena al quale si dovrà sottoporre tutta la squadra, staff compreso), resta da capire come si comporterà l'Inghilterra riguardo le altre partite. Sono infatti di oggi le parole del Primo Ministro britannico, Boris Johnson, che ha confermato tutti i match senza ricorrere nemmeno alle porte chiuse. Ma a questo punto, dopo la notizia di Arteta, sembra quasi ovvio che tutta la Premier sarà costretta a fermarsi. L'allenatore spagnolo ha comunque rilasciato le prime dichiarazioni dopo la positività al test: "Questo è veramente fastidioso, ho effettuato il test dopo essermi sentito male. Tornerò al lavoro non appena mi verrà permesso". da https://sport.sky.it/

mercoledì 11 marzo 2020

Coronavirus, salta la prima gara in Premier: rinviata City-Arsenal

Alcuni membri del club londinese in quarantena per precauzione: il 27 febbraio hanno avuto contatti con il patron dell'Olympiacos, Marinakis, risultato poi positivo al Covid-19

"La decisione - ha dichiarato il club inglese - è stata presa per precauzione e su consiglio dei medici, dopo che è stato rivelato che membri dello staff dell’Arsenal sono stati in contatto con il proprietario dell’Olympiakos, Evangelos Marinakis, positivo al Covid-19", in occasione della partita di Europa League del 27 febbraio. Il rischio di contagio, però, è considerato basso. "Nonostante ciò - continua la nota del club - stiamo seguendo rigorosamente le linee guida del governo che raccomandano a chiunque entri in stretto 

contatto con qualcuno con il virus di autoisolarsi a casa per 14 giorni dall'ultima volta che ha avuto contatti". Quattro membri dell'Arsenal, che erano seduti vicino a Marinakis durante la partita, rimarranno a casa per 14 giorni. L'Arsenal non ha precisato quanti giocatori sono stati colpiti, ma non ha indicato una minaccia immediata per la partita di sabato - più di due settimane dopo il contatto con Marinakis. "Non vediamo l'ora che i giocatori e lo staff tornino al lavoro venerdì in preparazione per la nostra partita a Brighton". da https://www.gazzetta.it/