sabato 24 aprile 2010

PL ARSENAL-MANCHESTER CITY= 0-0

Londra e Manchester non si fanno male nel secondo incrocio della giornata di Premier League che metteva di fronte i Gunners di Wenger al City di Mancini: i biancocelesti inseguivano il quarto posto occupato dal Tottenham, sconfitto a Old Trafford dallo United, ma rinunciano completamente ai tre punti nonostante i Gunners facciano davvero poco per cercare di portare a casa questa partita. Fuori dalla lotta per il titolo dopo il suicidio di Wigan, l’Arsenal non ha più nulla da chiedere a questa stagione e giochicchia quel poco che basta per non prendersi i fischi dei propri tifosi. Nei padroni di casa mancano diverse pedine come Almunia, Gallas, Denilson, Song, Fabregas e Arshavin. City invece al completo, con Adebayor, Touré, Vieira e Sylvinho pronti a punire la loro ex squadra. La prima mezz’ora di gara è una delle più noiose nella storia del calcio, e il ct dell’Inghilterra Capello in tribuna ha davvero poco da ammirare in campo: a rompere la noia ci pensa al 27’ Bridge che deve lasciare il campo a Richards per un infortunio. Il primo tiro degno di nota porta la firma di Walcott al 37’, un destro dalla distanza che non preoccupa Given. Il portiere si fa trovare pronto sul siluro di Nasri, tra i pochi a provarci nell'Arsenal. La ripresa si apre con la bordata di fischi che l’Emirates Stadium riserva al grande ex Adebayor, durante il riscaldamento: i tifosi Gunners evidentemente non hanno ancora digerito l’esultanza del togolese nel poker che all’andata hanno calato i Citizens. E quando il possente attaccante fa il suo ingresso in campo la musica non ambia, anzi il volume dei fischi cresce. A regalare emozioni ci pensano Bellamy e Song, che finiscono testa a testa dopo uno scontro a centrocampo con l'arbitro che perdona entrambi. Nell’ultima mezz’ora l’Arsenal ci prova con maggiore convinzione ma senza successo: al 59’ Rosicky lascia partire una conclusione del centrocampista che trova pronto Given. Il portiere si supera al 71’ sulla stoccata di Diaby, nell’occasione più limpida della partita. Lo stesso Given nell’occasione si infortuna ed è costretto a lasciare il campo a causa di una spalla dolorante e di seri problemi di respirazione. Al suo posto fa il suo esordio assoluto in Premier League il terzo portiere Nielsen. Il 23enne delle isole Far Oer si comporta bene e corre solo un brivido sul sinistro a giro di Van Persie che sfiora l’incrocio. Dopo otto i minuti di recupero (?), la sfida va in archivio: un brutto City si accontenta del pareggio e va a -1 dal Tottenham in attesa del 5 maggio quando a Manchester contro il Tottenham andrà in scena un vero e proprio spareggio Champions League. da http://it.eurosport.yahoo.com/24042010/
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Arsenal: Fabianski, Clichy, Silvestre, Campbell, Sagna, Walcott (Eboue, 69 ) , Song, Nasri, Diaby, Rosicky (Bendtner, 69 ) , van Persie Subs not used: Mannone,Traore,Vela,Eduardo,Eastmond,
Man City: Given ( Nielsen, 76 ) , Toure, Bridge ( Richards, 27 ) , Zabaleta, de Jong, Vieira ( Adebayor, 53 ) , Barry, Kompany, Johnson, Bellamy, Tevez Subs not used: Wright-Phillips, Onuoha, Ireland, Santa Cruz,
Bookings: Diaby , Silvestre , Song , van Persie (Arsenal) Bellamy , Zabaleta (Man City)
Attendance: 60086
Referee: M L Dean (Wirral)

venerdì 23 aprile 2010

BOOK. "Football Hooligans" di Colin Ward (Boogaloo Publishing)

Dopo tanto esercizio letterario da parte di sociologi, giornalisti e romanzieri vari, questo è stato il primo libro ad esplorare il mondo degli hooligans Inglesi dall'interno. Prima di allora la "Terrace Culture" era sempre stata un argomento nebuloso trattato di volta in volta con supponenza o ignoranza. Questa è la storia di un tifoso del football che ha avuto la fortuna di assaporare l'adrenalina delle gradinate negli anni giusti. Ward (con black humour commovente) racconta il proprio viaggio iniziatico partendo dai ricordi giovanili di Leatherhead. Un club con un minuscolo stadio malridotto capace però di trasportare l'immaginario di un'intera comunità con il miraggio di arrivare a Wembley (via Millwall!). Anni di formazione prima di poter seguire la propria squadra del cuore, l'Arsenal FC. Londra Nord. Giovani ragazzi che crescono insieme difendendo i colori feudali del proprio club. Le atmosfere di un football terribilmente vintage, così pieno di fascino romantico ancorché ruvido e non avvezzo a qualsivoglia forma di compromesso. Il North Bank di Highbury, i derbies Londinesi e i confronti con le tifoserie del Nord. L'andare in trasferta in tempi in cui la cosa poteva tramutarsi in supplizio e paura. I primi viaggi in Europa al seguito dell'Arsenal. Turbolenze. I rapporti con polizia (Inglese e non), stampa e con la Football Association. Le campagne storiche con la Nazionale, quelle che hanno proiettato i tifosi Inglesi del football negli incubi di mezza Europa, vengono qui ricostruite in prima persona; Torino, Bilbao, Bucarest, Copenhagen, Lussemburgo, Istanbul, Parigi solo per menzionarne alcune. I violenti equilibri fra le varie tifoserie di club riunite sotto la bandiera di San Giorgio. E' la cara vecchia Inghilterra anni settanta e primi ottanta, con i sabati consacrati al rito sociale del football e spesso segnati dai comportamenti devianti e a volte violenti di una parte del pubblico. Dentro e fuori gli stadi, un'interminabile galleria di personaggi incredibili che sembrano usciti dalla penna di un romanziere fantasioso ed imbizzarrito.
dalla http://www.boogaloopublishing.com
Steaming In, originariamente pubblicato in Gran Bretagna nel 1989 da: Simon & Schuster, traduzione: Giulio Ravagni

Via Sagna, arriva Van Der Wiel

C'è aria di cambiamento in casa Arsenal. Dopo un'altra stagione senza trofei da sollevare al cielo, Arsene Wenger avrebbe deciso di cambiare profondamente la squadra, partendo proprio dal reparto difensivo. Prima di tutto bisognerà risolvere il problema portiere: Almunia e Fabianski non si sono dimostrati all'altezza; Mannone non ha deluso, però forse è ancora troppo giovane per un palcoscenico di un certo livello. Ecco gli obiettivi per la porta: Frey e Lloris. In difesa sono previsti parecchi cambiamenti: out Gallas, che si svincolerà a parametro zero, out Eboue, il suo futuro è a Roma da Ranieri, out Sagna, nella lista dei desiderata che Rafael Benitez vorrebbe avere alla Juventus per la prossima stagione. Wenger ha trovato il primo rinforzo. Si tratta di Gregory Van Der Wiel, in forza all'Ajax, autore di una grande stagione sia in Eredivisie sia in Europa League. da http://www.tuttopremier.it/