mercoledì 2 ottobre 2013

Teppisti del Napoli attaccano il Piebury Corner prima della partita.

Finestre e sedie rotte dopo l'entrata dentro il Pub Piebury Corner dei tifosi del Napoli, un tifoso inglese farito alla testa e tanta paura da parte delle famiglie inglesi che stipavano il locale prima della partita.
Un centinaio di tifosi del Napoli hanno assalito e devastato un ristorante a Londra 45 minuti prima della partita di Champions con l'Arsenal. Il locale, il "Piebury Corner", si trova su Holloway Road, a pochi passi dallo stadio Emirates. 
Emily Gould, dipendente del ristorante, racconta: "Alcune persone sono state aggredite, le vetrine sono state sfondate, mi sono dovuta rifugiare correndo al piano di sopra. E' accaduto tutto all'improvviso".  
Tim Garwood, 48 anni, manager del locale è stato colpito alla testa dai teppisti ed è stato sottoposto a una tac al cervello. Il suo socio Richard ha raccontato al Daily Mirror: "Abbiamo visto questi novanta o cento tifosi del Napoli arrivare da Liverpool Road. Stavano cantando, quando d'improvviso uno di loro si è avvivcinato di corsa e ha preso a pugni una persona che sostava davanti al negozio accanto al nostro ristorante".
I tifosi, così continua il racconto, hanno sfondato una vetrina e poi colpito Tim Garwood alla testa con una spranga di ferro. "Non ho mai visto niente di simile - prosegue il ristoratore - sembrava di essere tornati al teppismo dei primi anni Ottanta. Nel locale c'erano due ragazzini di 10 o 12 anni. E' stato incredibile"  da http://napoli.repubblica.it

martedì 1 ottobre 2013

CL ARSENAL-NAPOLI= 2-0

Se in Italia può bastare un grande reparto offensivo a fare la differenza, in Europa se non hai anche una grande difesa non reggi il confronto. E se poi viene a mancarti anche Higuain davanti, già insostituibile come peso specifico, diventa davvero difficile uscire indenni da un tempio del calcio dei nostri giorni. Il Napoli infatti non ci riesce, ne prende due in un quarto d'ora e rischia di tracollare in più di un'occasione sotto i colpi di un Arsenal brillante, sublime a tratti, davvero insuperabile per il calcio che mette in mostra in questo momento. Finisce 2-0 a Londra e l'impressione è che il passivo sia anche generoso in favore degli azzurri, mai così in difficoltà finora in questa stagione. Hamsik non pervenuto, Inler evanescente, Behrami confuso: agli azzurri è venuto a mancare proprio il reparto nevralgico che, nonostante la divisa militare, si è sgretolato senza resistenza alcuna sotto le raffiche violente dei Gunners. 
Nella ripresa gli uomini di Wenger, forti del doppio vantaggio, si sono limitati a controllare sfiorando comunque il gol più di quanto abbiano fatto gli avversari. È la prima sconfitta ufficiale della truppa Benitez, un ko che deve far riflettere, lenito sicuramente dalla grande impresa con il Borussia Dortmund. Ma in Europa di imprese ne servono a ogni giornata. Higuain non ce la fa o Benitez non lo rischia, comunque il titolare in attacco è Pandev che già ha colpito l'Arsenal quest'estate nell'Emirates Cup. Come ha fatto anche Insigne, con Callejon e Hamsik in appoggio al macedone. Recupera invece Raul Albiol, l'altro dubbio di Rafa. Wenger tiene fuori Wilshere e irrobustisce il centrocampo con Arteta_ 4-3-3 con il rientrante Rosicky e Özil ad appoggiare Giroud. L'Emirates è una bolgia biancorossa, l'intensità dell'Arsenal è travolgente e il Napoli va sotto dopo otto minuti: sovrapposizione velocissima di Ramsey sulla destra che Zuniga, forse ancora con la testa al rinnovo, non copre e assist a centro area per il tedesco che di prima supera Reina con una splendida conclusione e trova il suo primo gol con la sua nuova maglia. Un gol che è solo l'inizio di uno show biancorosso che saetta attorno agli uomini di Benitez senza sosta e che trova il raddoppio al 15': Giroud recupera palla sull'out di sinistra dopo una sciagurata rimessa laterale del Napoli, chiede e ottiene il triangolo a Özil e finalizza insaccando sottomisura. Delirio a Londra Nord. Insigne prova una conclusione rabbiosa dalla distanza in una rara ripartenza azzurra al 18', ma c'è davvero una sola squadra in campo. Sì, il Napoli è costretto a giocare in contropiede perché la velocità di crociera dei londinesi è mille all'ora: atleticamente superiori, tecnicamente dotatissimi e istruiti al meglio dal tecnico francese, fanno breccia con facilità irrisoria nella retroguardia partenopea. E anche quando gli azzurri provano, sul 2-0, a rispondere in qualche modo e a tornare in partita, vengono controllati comodamente dagli inglesi che chiudono all'intervallo con oltre il 60% di possesso palla e un paio di azioni per il tris fallite da Ramsey, il furetto gallese travolgente nelle sue diagonali: il Napoli è in completa balia dell'avversario, che mostra tutti i perché del suo primato solitario in Premier League. Ancora un brivido per il Napoli in avvio di ripresa, sempre dalla sinistra si sviluppa l'azione che porta Rosicky a ciccare il pallone del 3-0 a un paio di metri da Reina. Qualche timido segnale del Napoli si vede, soprattutto con Insigne, ma il pericolo più grande portato a Szczesny è solo un suo tiro fuori dallo specchio. Al quarto d'ora Benitez cambia registro: fuori Pandev, inesistente, per Mertens. A fare il centravanti va Callejon. Wenger regala l'applauso dello stadio a Rosicky e inserisce Wilshere. Qualche spazio in più i mimetici di Benitez lo trovano, Mertens inquadra lo specchio, ma dall'altra parte Koscielny spara addosso a Reina in piena area piccola. Ultimi quindici minuti con l'esordio europeo di Duvan Zapata e Fernandez per l'acciaccato Albiol. Pochi, sterili assalti e poi il fischio finale: l'Arsenal vola a punteggio pieno nel 'girone della morte', per il Napoli ora il doppio confronto con il Marsiglia fanalino di coda: il bottino pieno è più di una necessità per sperare di passare il turno. da http://www.corrieredellosport.it
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ARSENAL (4-3-2-1): Szczesny 6; Sagna 7, Mertesacker 7, Koscielny 7, Gibbs 7; Flamini 8, Arteta 7, Ramsey 7 (Monreal 88); Ozil 9, Rosicky 6 (Wilshere 63, 6); Giroud 7.
Subs not used: Fabianski, Vermaelen, Bendtner, Jenkinson, Gnabry
Manager: Arsene Wenger: 7 
Goals: Ozil 8, Giroud 15
NAPOLI (4-2-3-1): Reina 5; Mesto 5, Albiol 6 (Fernandez 83), Britos 6, Zuniga 5; Behrami 5, Inler 6; Callejon 5 (Zapata 77), Hamsik 6, Insigne 5; Pandev 5 (Mertens 61, 5)
Subs: Cabral, Dzemaili, Fernandez, Armero, Cannavaro.
Manager: Rafa Benitez: 5
Man of the match: Ozil
Ref: Milorad Mazic (SRB) - 7
Attendance: 59,536

sabato 28 settembre 2013

PL SWANSEA-ARSENAL= 1-2

Non basteranno sei giornate di Premier League per capire cosa vorrà fare l'Arsenal da grande, ma intanto i Gunners salgono in testa alla classifica del campionato d'Oltremanica giovando del pari fra dirimpettai, Tottenham e Chelsea, a White Heart Lane e godendosi i suoi gioielli a segno, dal classe 1995 francese Serge Gnabry al sempre più leader Aaron Ramsey, aspettando la prima rete di Mesut Özil. E per ora non c'è fretta perché l'Arsenal di Arsene Wenger fin qui è un coro senza stecche. Al Liberty Stadium contro gli Swans di Michael Laudrup non poteva esser semplice e non lo è stato, con Nathan Dyer e l'interessantissimo Ben Davies, esterno gallese classe 1993, a tergiversare sulle fasce per le strette di Gibbs e Sagna, e il solito Perez Michu catalizzatore offensivo a lavorare decine di cross. Un equilibrio in moto perpetuo di oltre un'ora di gioco e in proiezione d'attacco ma a portieri quasi disimpegnati perché Vorm trema solo nel recupero del primo tempo, quando una grande azione di Gnabry nello stretto smarca Giroud per il diagonale rasoterra sprecato sul fondo, mentre Szczesny salirà sarà decisivo soltanto dopo le reti.
Al 58' Serge Gnabry, un anno dopo il suo debutto nell'Arsenal (il 26 settembre 2012) contro il Coventry in Football League, completa un'azione meravigliosa e tutta di prima deiGunners con tacco di Giroud, assist di Ramsey e francese a chiamare Vorm all'uscita per il vincente rasoterra. E sconfessato il clean sheet il match s'infiamma: Arsenal subito vicino al raddoppio con Özil che che prova a battere Vorm sul primo palo ma l'uno degli Swans ha il riflesso per chiudere, poi Flamini e Cañas vengono "naturalmente" ammoniti e al 62' Ramsey segna proprio in Galles il suo ottavo gol stagionale (quarto in Premier) con Wilshere e Giroud in concorso di merito prima del dribbling a rientrare su Tiendalli e il destro sotto la traversa. Non è finita: Szczesny dice no due volte, prima in tuffo e poi a chiudere il primo palo, a Nathan Dyer prima di arrendersi a Ben Davies che all'81' tocca per ultimo sulla disperata (e scomposta)copertura di Mertesacker. Manca a questo punto un quarto d'ora di apnea prima del triplice fischio che al Liberty regala il primato ai Gunners cinque anni dopo l'ultima volta e a dieci dall'ultimo titolo: Arsenal Renaissance. da http://it.eurosport.yahoo.com
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Swansea (4-2-3-1): Vorm 6; Tiendalli 6, Flores 6, Amat 5, Davies 6; Canas 7, De Guzman 6; Dyer 5, Shelvey 7 (Bony 60, 6), Routledge 5 (Pozuelo 64, 6); Michu 7.
Subs not used: Taylor, Britton, Tremmel, Vazquez, Alfei. 
Booked: De Guzman.
Goal: Davies 82.
Arsenal (4-2-3-1): Szczesny 6; Sagna 6, Mertesacker 6, Koscielny 6, Gibbs 6; Flamini 6, Ramsey 7; Gnabry 7 (Arteta 77), Ozil 5 (Monreal 88), Wilshere 7 (Jenkinson 90); Giroud 6.
Subs not used: Vermaelen, Fabianski, Bendtner, Miyaichi.
Booked: Flamini, Arteta. 
Goals: Gnabry 58, Ramsey 62.
Man of the match: Aaron Ramsey.
Ref: Mark Clattenburg.
Att: 20,712.
Table. 15 Arsenal, 13 Tottenham, 11 Chelsea e Southampton, 10 Manchester City, Liverpool e Hull, 9 Everton e Aston Villa..