Se in Italia può bastare un grande reparto offensivo a fare la differenza, in Europa se non hai anche una grande difesa non reggi il confronto. E se poi viene a mancarti anche Higuain davanti, già insostituibile come peso specifico, diventa davvero difficile uscire indenni da un tempio del calcio dei nostri giorni. Il Napoli infatti non ci riesce, ne prende due in un quarto d'ora e rischia di tracollare in più di un'occasione sotto i colpi di un Arsenal brillante, sublime a tratti, davvero insuperabile per il calcio che mette in mostra in questo momento. Finisce 2-0 a Londra e l'impressione è che il passivo sia anche generoso in favore degli azzurri, mai così in difficoltà finora in questa stagione. Hamsik non pervenuto, Inler evanescente, Behrami confuso: agli azzurri è venuto a mancare proprio il reparto nevralgico che, nonostante la divisa militare, si è sgretolato senza resistenza alcuna sotto le raffiche violente dei Gunners.
Nella ripresa gli uomini di Wenger, forti del doppio vantaggio, si sono limitati a controllare sfiorando comunque il gol più di quanto abbiano fatto gli avversari. È la prima sconfitta ufficiale della truppa Benitez, un ko che deve far riflettere, lenito sicuramente dalla grande impresa con il Borussia Dortmund. Ma in Europa di imprese ne servono a ogni giornata. Higuain non ce la fa o Benitez non lo rischia, comunque il titolare in attacco è Pandev che già ha colpito l'Arsenal quest'estate nell'Emirates Cup. Come ha fatto anche Insigne, con Callejon e Hamsik in appoggio al macedone. Recupera invece Raul Albiol, l'altro dubbio di Rafa. Wenger tiene fuori Wilshere e irrobustisce il centrocampo con Arteta_ 4-3-3 con il rientrante Rosicky e Özil ad appoggiare Giroud. L'Emirates è una bolgia biancorossa, l'intensità dell'Arsenal è travolgente e il Napoli va sotto dopo otto minuti: sovrapposizione velocissima di Ramsey sulla destra che Zuniga, forse ancora con la testa al rinnovo, non copre e assist a centro area per il tedesco che di prima supera Reina con una splendida conclusione e trova il suo primo gol con la sua nuova maglia. Un gol che è solo l'inizio di uno show biancorosso che saetta attorno agli uomini di Benitez senza sosta e che trova il raddoppio al 15': Giroud recupera palla sull'out di sinistra dopo una sciagurata rimessa laterale del Napoli, chiede e ottiene il triangolo a Özil e finalizza insaccando sottomisura. Delirio a Londra Nord. Insigne prova una conclusione rabbiosa dalla distanza in una rara ripartenza azzurra al 18', ma c'è davvero una sola squadra in campo. Sì, il Napoli è costretto a giocare in contropiede perché la velocità di crociera dei londinesi è mille all'ora: atleticamente superiori, tecnicamente dotatissimi e istruiti al meglio dal tecnico francese, fanno breccia con facilità irrisoria nella retroguardia partenopea. E anche quando gli azzurri provano, sul 2-0, a rispondere in qualche modo e a tornare in partita, vengono controllati comodamente dagli inglesi che chiudono all'intervallo con oltre il 60% di possesso palla e un paio di azioni per il tris fallite da Ramsey, il furetto gallese travolgente nelle sue diagonali: il Napoli è in completa balia dell'avversario, che mostra tutti i perché del suo primato solitario in Premier League. Ancora un brivido per il Napoli in avvio di ripresa, sempre dalla sinistra si sviluppa l'azione che porta Rosicky a ciccare il pallone del 3-0 a un paio di metri da Reina. Qualche timido segnale del Napoli si vede, soprattutto con Insigne, ma il pericolo più grande portato a Szczesny è solo un suo tiro fuori dallo specchio. Al quarto d'ora Benitez cambia registro: fuori Pandev, inesistente, per Mertens. A fare il centravanti va Callejon. Wenger regala l'applauso dello stadio a Rosicky e inserisce Wilshere. Qualche spazio in più i mimetici di Benitez lo trovano, Mertens inquadra lo specchio, ma dall'altra parte Koscielny spara addosso a Reina in piena area piccola. Ultimi quindici minuti con l'esordio europeo di Duvan Zapata e Fernandez per l'acciaccato Albiol. Pochi, sterili assalti e poi il fischio finale: l'Arsenal vola a punteggio pieno nel 'girone della morte', per il Napoli ora il doppio confronto con il Marsiglia fanalino di coda: il bottino pieno è più di una necessità per sperare di passare il turno. da http://www.corrieredellosport.it
---------------------------------------------------------------
---------------------------------------------------------------
ARSENAL (4-3-2-1): Szczesny 6; Sagna 7, Mertesacker 7, Koscielny 7, Gibbs 7; Flamini 8, Arteta 7, Ramsey 7 (Monreal 88); Ozil 9, Rosicky 6 (Wilshere 63, 6); Giroud 7.
Subs not used: Fabianski, Vermaelen, Bendtner, Jenkinson, Gnabry
Manager: Arsene Wenger: 7
Goals: Ozil 8, Giroud 15
NAPOLI (4-2-3-1): Reina 5; Mesto 5, Albiol 6 (Fernandez 83), Britos 6, Zuniga 5; Behrami 5, Inler 6; Callejon 5 (Zapata 77), Hamsik 6, Insigne 5; Pandev 5 (Mertens 61, 5)
Subs: Cabral, Dzemaili, Fernandez, Armero, Cannavaro.
Manager: Rafa Benitez: 5
Man of the match: Ozil
Ref: Milorad Mazic (SRB) - 7
Attendance: 59,536