martedì 29 agosto 2017

Calciomercato, Sanchez al Manchester City e Sterling all'Arsenal?

Il calciomercato è agli sgoccioli, ma l'inizio del campionato può fungere da catalizzatore per le ultime trattative tra i top club. A tener banco in Premier League c'è il contatto tra Manchester City e Arsenal. All'Etihad potrebbe arrivare Alexis Sanchez, mentre l'Emirates potrebbe avere in RaheemSterling il volto nuovo per la stagione appena cominciata.
Guardiola vuole sfruttare il malumore del cileno, manifestato a margine del pesante 4-0 incassato dai Gunners a Liverpool. El Niño Maravilla ha rifiutato di prolungare il suo contratto, esternando automaticamente la sua volontà di lasciare la squadra. Per dire addio a Londra e inserire Manchester in cima alle sue destinazioni, però, la dirigenza ha fissato la base economica per una trattativa ad oltre 70 milioni di sterline. 
Nonostante l'ampia disponibilità finanziaria dei Citizens, la strategia per arrivare a Sanchez include una pedina di scambio in grado di ammortizzare l'investimento. Sterling è il nome più indicato, nonostante le quotazioni in rialzo dopo il gol a tempo scaduto contro il Bournemouth. Inserire una contropartita tecnica, stando ai media inglesi, sarebbe il modo più rapido per convincere l'Arsenal a lasciar partire il suo numero 7.
Wenger deve fare i conti con la fuga dall'Arsenal. Oxlade-Chamberlain ha appena trovato l'accordo con il Chelsea, mentre Lucas Pérez, Gibbs e Mustafi attendono di conoscere il proprio futuro. Nel caso in cui il City dovesse aumentare la pressione su Sanchez, l'idea di poterlo rimpiazzare con una pedina in arrivo da Manchester potrebbe spingere il manager francese a considerare seriamente l'idea di chiudere la trattativa.
Se i Gunners devono quantificare precisamente il valore di Sanchez, lo stesso dovranno fare i Citizens con Sterling, in modo da aggiungere il conguaglio economico per arrivare al cileno. Nel 2015, al suo passaggio in Sky Blue, è costato 49 milioni di sterline: l'Arsenal accetterà la valutazione del Manchester City? La volontà dei giocatori, in questo caso, potrebbe fare la differenza nella riuscita dell'operazione. da https://www.foxsports.it

Arsenal, caos nello spogliatoio: i giocatori urlano contro Wenger

Prima erano solo i tifosi a spingere per l’addio, ma adesso ci si mettono anche i calciatori. La stagione è appena iniziata e, nonostante il successo nel Community Shield contro il Chelsea campione d’Inghilterra, Arsène Wenger è nuovamente al centro della critica. Dopo tre giornate l’Arsenal è già a -6 dalla capolista Manchester United e questo perché sono arrivate due sconfitte consecutive in trasferta contro Stoke City prima e Liverpool. In particolar modo il k.o. che pesa di più è soprattutto quello arrivato sul terreno di gioco dei Reds, visto il 4-0 finale. Una brutta figura che non è andata giù agli stessi giocatori dei Gunners che, come riporta il Daily Mail, nello spogliatoio di Anfield Road hanno urlato contro il proprio allenatore, reo di non cambiare mai la formazione, nemmeno nei momenti di difficoltà. Il manager francese, secondo il quotidiano inglese, avrebbe incassato in silenzio lo sfogo della sua squadra. Adesso la sosta per le Nazionali prima del rientro in campo contro il Bournemouth ancora a secco di punti in Premier League: obbligatoria la vittoria tra le mura amiche dell’Emirates Stadium, anche se ormai è rottura nell’ambiente londinese. da http://www.itasportpress.it

lunedì 28 agosto 2017

Arsenal, Wenger umiliato dal Liverpool: si torna a parlare di esonero

Eppure la stagione era iniziata come meglio non poteva: vittoria ai rigori nel Community Shield contro il Chelsea e poi il successo 4-3 in rimonta contro il Leicester City nella prima giornata di Premier League. Il rinnovo di contratto arrivato in estate sembrava aver dato nuova linfa ad Arsene Wenger, che si preparava a una nuova stagione da protagonista. 
Ma la storia è andata diversamente. L'Arsenal, infatti, dopo i tre punti nel primo turno di Premier, ha totalizzato due sconfitte esterne senza segnare neanche un gol. Prima l'1-0 sul campo dello Stoke City, successivamentela batosta rimediata ad Anfield contro un Liverpool in stato di grazia. Addio bel gioco, addio concentrazione, addio buoni propositi: i Gunners sono di nuovo al punto di partenza. 
Il primo imputato, come di consueto ormai, è Wenger, reo secondo molti tifosi di aver perso qualsiasi tipo di connessione con la spogliatoio e di conseguenza incapace di trasmettere alla squadra le proprie idee di gioco. Al di là del risultato, la partita contro i Reds ha evidenziato i reali problemi di una squadra come l'Arsenal: nessuna identità di gioco, calciatori svogliati, quasi rassegnati. 
La situazione però non sembra preoccupare più di tanto Wenger, che nel post partita di Anfield ha commentato in maniera schietta il momento del suo Arsenal. I cori dei tifosi e gli striscioni comparsi nel settore ospiti nel corso dei 90 minuti, li ha fatti passare per episodi marginali, che fanno parte di vicende come quella che sta travolgendo l'ambiente del club londinese. 
Siamo stati un avversario troppo facile per il Liverpool. Non c'è stato nulla che sia andato bene: fisicamente, tatticamente, tecnicamente e mentalmente. Non ci sono scuse ma neanche saprei dire il perché di questa disfatta. Le proteste dei tifosi fanno parte del calcio e di questo contesto in generale. Se sono io il problema, allora sono io il problema. Semplice.
Henry: "Volevo lasciare lo stadio"
Nel post partita, a condannare l'operato del manager francese, ci ha pensato anche Thierry Henry, che nel corso di uno dei suoi interventi televisivi ha ammesso: 
Volevo lasciare lo stadio. Ho dovuto dare le spalle al campo. Puoi perdere, ma non così. Non hanno dimostrato interesse, voglia e passione per la maglia. È brutto per i tifosi vedere questo, dai giocatori ci si aspetta tutt'altro tipo di prestazione. Penso tutto ciò sia vergognoso per un club e una squadra come l'Arsenal.  Un'altra stoccata a un allenatore che sembra non avere il controllo della situazione. Ora le voci di un possibile esonero tornano a farsi insistenti, ma anche lo scorso anno, nonostante si fosse toccato il fondo, alla fine Wenger era rimasto. Riuscirà anche stavolta a scamparla? da https://www.foxsports.it