domenica 8 aprile 2018

PL ARSENAL-SOUTHAMPTON= 3-2



Per quanto riguarda le formazioni, Arsène Wenger sceglie un 4-2-3-1 con tanto turnover all'inizio del match. Davanti al portiere Cech spazio a Bellerin, Chambers, Mustafi e Kolasinac. A centrocampo i prescelti sono Elneny e Xhaka, mentre sulla trequarti agiscono Iwobi, il giovane Nelson e Welbeck. Aubameyang è la punta. La risposta di Mark Hughes è schierata con un 3-5-1-1: fra i pali c'è McCarthy, i centrali sono Stephens, Yoshida ed Hoedt. Cédric e Bertrand agiscono da tornanti, in mediana spazio a Ward-Prowse, Romeu ed Hojbjerg. Tadic alle spalle di Long in attacco.
L'avvio di gara dei padroni di casa è un po' leggero, forse anche condizionato dalle scelte del proprio allenatore. I giocatori locali non mettono quella grinta necessaria in campo e, pur mostrando una maggior eleganza nei gesti tecnici, finiscono per soffrire un po'. Così un inserimento di Ward-Prowse verso il centro-sinistra dell'area all'ottavo di gioco porta l'inglese a tu-per-tu con Cech: il suo diagonale è buono, ma Bellerin è bravo ad intuire e salvare sulla linea, evitando lo svantaggio. È però solo una questione di tempo. Poco dopo il quarto d'ora, Cédric trova uno scolastico scambio con Tadic ed un cross basso verso il primo palo, dove Shane Long sfrutta una dormita di Mustafi, trovando il tocco ad incrociare che batte Cech per lo 0-1. Lo schiaffo è un po' una sveglia per i londinesi, che iniziano a comandare la gara pur non mettendo grande ritmo nella circolazione del possesso.
Poi, all'improvviso, una folata porta l'1-1. Aubameyang appoggia per Elneny sulla trequarti quando siamo al 28esimo e l'egiziano va subito fra le linee per Welbeck: con un grande tocco, l'inglese restituisce la sfera al suo centravanti completando una splendida triangolazione, e lui con la punta conclude sul primo palo con la punta del piede destro. C'è dunque la firma di Pierre-Emerick Aubameyang sull'episodio che sposta l'inerzia della sfida: non ci mettono molto i Gunners a completare la rimonta. Iwobi serve un ispiratissimo Danny Welbeck, autore di un buon taglio verso l'interno, quando siamo avviati al termine della prima frazione: lui arriva fin sulla lunetta, dove conclude in maniera in realtà imperfetta, ma trovando una deviazione di Stephens che è decisiva nel piazzare il pallone alla destra di un impotente McCarthy. Al duplice fischio il parziale è di 2-1.
La ripresa inizia su più o meno lo stesso copione con cui si era chiusa la porzione precedente di gara. Gli ospiti faticano a trovare soluzioni offensive con continuità nei primi minuti, anzi rischiando di subire il terzo gol in un'occasione. Pochi secondi dal secondo fischio d'avvio quando Iwobi ha spazio al limite e prova a calciare nell'angolo alla destra di McCarthy, stavolta attento a respingere. Il match è però vicino ad un nuovo cambio di rotta: presi da un moto d'orgoglio, gli ospiti iniziano ad alzare il proprio baricentro e inanellano una serie di calci d'angolo molto pericolosi poco dopo l'ora di gioco. Cech verrà costretto ad un grandioso intervento da un colpo di testa di Long, e sempre l'irlandese farà doppietta ma partendo da posizione di fuorigioco giusto qualche secondo dopo. Il dominio comunque è stato ribaltato. Ed infatti il pareggio non impiega molti minuti a giungere. 72 giri d'orologio sul cronometro quando proprio lui autorizza il cambio che segna l'all-in di Hughes: dentro Charlie Austin, un centravanti, al posto di Yoshida, un difensore centrale. L'all-in è vincente, perchè l'inglese dopo nemmeno un minuto sfrutta la percussione sulla destra dell'area di Cédric, siglando il gol del 2-2 da due passi su un traversone forte e teso. Il pareggio galvanizza la fazione in trasferta, che prova addirittura a vincere ma si sbilancia troppo e concede due chance a Danny Welbeck. La prima volta, da due passi, sbaglia; la seconda, pescato dal cross sul secondo palo di Iwobi, colpisce di testa da posizione defilata nell'area piccola per il 3-2. I Saints sono costretti a riversarsi in attacco, ma nei minuti finali creano una sola occasione, col tiro di Tadicfermato ancora dal portiere avversario. Nel recupero, i nervi sono tesissimi dopo una sfida di questa intensità: scoppia la mischia e Marriner individua i colpevoli in Stephens ed Elneny, entrambi espulsi. Il confronto si chiude dunque sul risultato di 3-2. da https://www.vavel.com
------------------------
Goals. 17'Long(S), 28'Aubemayang, 33'Welbeck, 73'Austin(S), 81'Welbeck,
Arsenal: Cech 7, Bellerin 6 (75 Holding 6), Mustafi 4, Chambers 5, Kolasinac 6; Elneny 6, Xhaka 6; Nelson 5 (Wilshere 64), Iwobi 7, Welbeck 7, Aubameyang 7 (72 Lacazette 6). Subs not used: Macey, Ozil, Monreal, Nketiah. Manager: Arsene Wenger 6
Southampton: McCarthy 6 Soares 7, Stephens 5, Yoshida 5 (Austin 73), Hoedt 4, Bertrand 6; Ward-Prowse 5, Hojbjerg 6, Romeu 5, Tadic 7; Long 7 (Sims 79 6)
Subs not used: Forster, Boufal, Gabbiadini, Redmond, Pied. Manager: Mark Hughes 5
Booked: Bellerin, Hoedt, Wilshire, 
Red card: Elneny, Stephens,
Referee: A. Marriner (West Midlands) 5
Attendance: 59.374
Table. 84.Manchester City, 71.Manchester United, 67.Liverpool, Tottenham, 59.Chelsea, 54.Arsenal, 49.Burnley, 43.Leicester...

giovedì 5 aprile 2018

EL ARSENAL-CSKA MOSCOW= 4-1



L'Arsenal trova il gol per due volte con Aaron Ramsey nel giro di 2 minuti tra il 7' e il 9' minuto. Solo uno dei due appoggi in rete viene però considerato valido, il secondo, mentre il primo viene annullato per fuorigioco. Azioni pressoché identiche, con una verticalizzazione con apertura esterna: nel primo caso per Ozil (in offside), nel secondo per Bellerin. In entrambi, però, il comune denominatore è Ramsey, che prima di sinistro e poi di destro trova il gol, con solo il secondo che viene convalidato. Il Cska però continua a giocare, nonostante l'1-0 avversario: grande fame offensiva per i russi, che col proprio talento più splendente trovano il pareggio al quarto d'ora: Golovin si inventa una punizione stupenda che lascia immobile Cech: 1-1 all'Emirates. Pareggio che potrebbe durare pochissimo, visto che Musa ha una grossa chance ma calcia fuori di sinistro. Al 22' viene concesso un calcio di rigore all'Arsenal, con Ozil che viene affossato da Shennikov dopo una bella progressione palla al piede. Dal dischetto va Lacazette che batte Akinfeev spiazzandolo con il destro. Passano appena 5 minuti e Ozil e Ramsey inventano un gol da incorniciare: il tedesco scucchiaia il pallone con il suo sinistro vellutato per il gallese, che al volo, di tacco, scavalca Akinfeev e fa 3-1. Ma gli uomini di Wenger non vogliono smettere di creare calcio, attaccare la profondità e trovare la via del gol. Che, al 35', arriva, di nuovo con Lacazette: l'attaccante dei Gunners riceve in area un cross da sinistra di Ozil, stoppa e col mancino fa 4-1. La grande prestazione della prima frazione viene ripresa nei secondi quarantacinque minuti, con tantissime occasioni create dai Gunners senza che vengano sfruttate: Ramsey centra il palo, Iwobi (entrato per l'infortunato Mkhitaryan) crea tanto e Welbeck, subentrato a Lacazette, non trova la via del gol. Ben 4 nel primo tempo, che mettono una seria ipoteca sulla qualificazione. Con la semifinale sempre più vicina. da https://sport.sky.it
------------------------------
Goals. 9'Ramsey, 15'Golovin, 23'Lacazette(p), 27'Ramsey, 35'Lacazette,
Arsenal: Cech; Bellerin, Mustafi, Koscielny, Monreal; Mkhitaryan (Iwobi 62), Ramsey, Xhaka, Wilshere (Elneny 75); Ozil; Lacazette (Welbeck 75). Subs not used: Macey, Holding, Chambers, Kolasinac. 
Manager Arsene Wenger
CSKA Moscow: Akinfeev; A. Berezutski, Ignashevich, V. Berezutski; Kuchaev, Golovin, Natcho (Milanov 75), Dzagoev (Vitinho 64), Schennikov; Musa (Khosonov 83), Wernbloom. 
Subs not used: Pomazun, Bistrovic, Chalov, Zhamaletdinov. 
Manager Viktor Goncharenko
Bookings: Dzagoev, Schennikov, Musa, Akinfeev, Xhaka, Bellerin,
Attendance: 58.200

mercoledì 4 aprile 2018

Wenger: “Difficile uscire dalla crisi, ma ce l’abbiamo fatta”

Dopo le due sconfitte consecutive contro il Manchester City, entrambe all’Emirates Stadium ed entrambe per 0-3, l’Arsenal di Arsene Wenger sembrava vivere uno dei momenti peggiori della sua storia. A seguito delle cattive prestazioni, il tecnico francese, alla guida dei Gunners dal 1996, era stato duramente criticato sia dai media, ma soprattutto dalla sua tifoseria che chiedeva a gran voce il suo esonero. Attualmente il club si trova a -13 dalle prime quattro squadre in campionato, ma può comunque sperare nella qualificazione in Champions League. L’Arsenal, infatti, è ancora corsa per l’Europa League e se dovesse vincere il trofeo, sarebbe direttamente qualificata per la prossima stagione. Il club, inoltre, è reduce da quattro vittorie consecutive, due delle quali contro il Milan. In vista della sfida contro il CSKA Mosca, Wenger ha commentato gli ultimi risultati dei suoi ragazzi e ha dichiarato che il club sembra essere uscito definitivamente dalla crisi. “Siamo rimasti molto delusi dai risultati contro il Manchester City. Ci vuole del tempo per riprendersi. Ma la mentalità della squadra è molto buona e siamo guariti. Penso che si giudichi una squadra dal modo in cui esce da una crisi e da questo punto di vista credo sia stato molto positivo da nostra parte. Ci sono tante pressioni su di noi, ma questo è normale. Dobbiamo vederlo come un’opportunità e, naturalmente, dobbiamo concentrarci su quanto bene giochiamo insieme e su come vogliamo giocare. I tifosi? Non sono preoccupato. L’atteggiamento dei tifosi dipende dalle qualità del nostro gioco. Sono sempre preoccupato quando il nostro stadio non è completamente pieno, ma non penso che sarà un problema domani,” – ha dichiarato il tecnico francese, che ha poi commentato le relazioni tese tra governo russo e governo britannico – “Onestamente nessuno sa cosa sta succedendo e sembra che le relazioni diplomatiche tra i due paesi siano un po’ complicate. Spero che questa situazione non influenzerà le due parti: né i russi che vengono qui, né inglesi che andranno lì”. da http://www.itasportpress.it/