martedì 3 marzo 2020

Arsenal in perdita di 31 milioni, primo rosso dal 2002

L ’Arsenal ha chiuso l’esercizio 2018-2019 con una perdita netta di 27,1 milioni di sterline (31,1 milioni di euro). Si tratta del primo rosso di bilancio dal 2001-2002, stagione in cui i Gunners conquistarono la loro dodicesima Premier League e in cui Thierry Henry vinse il titolo di capocannoniere con 24 reti. Sebbene i ricavi dell’esercizio 2018-2019, chiuso con il quinto posto in campionato e la sconfitta nella finale di Europa League contro il Chelsea di Maurizio Sarri, siano cresciuti di 6,5 milioni di sterline a 394 milioni, i minori proventi da player trading (12,2 milioni di sterline contro i 120 milioni del 2017-2018) hanno inciso sull’ultima riga di bilancio. Il minor impatto dei proventi legati al calciomercato si è inoltre combinato con un un incremento del costo del personale tesserato, cresciuto di 8,4 milioni di sterline a 231,7 milioni. Nel complesso, l’Arsenal ha visto i ricavi da diritti tv crescere dell’1% a 183 milioni di sterline grazie ai proventi garantiti dalla Premier League e grazie al cammino fino alla finale di Europa League.
I ricavi commerciali sono aumentati del 3,7% a 110,9 milioni di sterline, dai 106,9 milioni del 2019-18, grazie anche all’accordo da 10 milioni di sterline all’anno con l’autorità turistica “Visit Rwanda” come sponsor di manica. Per la stagione 2019-2020, l’Arsenal dovrebbe incrementare ulteriormente i propri ricavi commerciali grazie al nuovo accordo con Adidas e grazie al rinnovo con Emirates quale sponsor di maglia e dei naming rights dello stadio. da https://www.calcioefinanza.it/

lunedì 2 marzo 2020

FAC PORTSMOUTH-ARSENAL= 0-2



Goals. 45+4'Sokratis, 51'Nketiah,
Portsmouth. Bass; McCrorie, Bolton, Burgess, Seddon; McGeehan, Close; Williams, Evans  (Cannon 74), Harness (Curtis 67); Harrison (Marquis 67).
Subs. Macgillivray, Naylor, Whatmough, Raggett.

Manager. Kenny Jackett
Arsenal. Martinez; Sokratis, Luiz, Mari, Saka; Torreira (Ceballos 16), Guendouzi; Nelson (Maitland-Niles 91), Willock (Xhaka 87), Martinelli; Nketiah.
Subs. Leno, Lacazette, Holding, Pepe.

Manager. Mikel Arteta
Bookings. Guendouzi, 
McGeehan
Referee. Mike Dean
Attendance. 18.839

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Appena dodici anni fa (era il 2008) vinceva la seconda Coppa d'Inghilterra della sua storia. Ora invece è relegato in Football League One, la serie C inglese. Eppure il Portsmouth ha voglia di continuare a sentirsi una delle grandi del calcio d'Oltremanica e si regala una sfida di livello proprio in FA Cup, dov'è riuscito a spingersi fino agli ottavi di finale. A Fratton Park si presenta così l'Arsenal, con formazione rimaneggiata da Mikel Arteta ma nemmeno troppo. Eppure i Gunners nei primi minuti sembrano soffrire la grande voglia degli avversari, al decimo anno di mancata partecipazione alla Premier League e che nel frattempo hanno trascorso addirittura quattro anni in quarta serie. Dopo una manciata di secondi ci prova quindi Gareth Evans, imitato all'8' dal compagno Harrison che addirittura va al tiro dopo una bella iniziativa personale. Ci sono tutti i presupposti per un'altra serata non facile per i londinesi, nel corso di una stagione già piuttosto complicata di suo. Piove quindi sul bagnato quando già al 16' Arteta deve rinunciare a Lucas Torreira, steso con le cattive da Bolton. L'Arsenal continua a faticare a trovare il ritmo giusto, e dopo due nuove iniziative dei padroni di casa (molto attivo Harness) serve un colpo di testa di Martinelli a scuotere i Gunners. L'effetto è quello sperato: gli ospiti prendono campo con sempre maggiore convinzione e quando mancano pochi secondi all'intervallo si portano in vantaggio. Il minuto è infatti il 49' del primo tempo quando Nelson lascia partire dalla destra un cross profondo su cui Papastathopoulos si inventa una volée di destro degna di un centravanti di professione. L'intervallo non basta a scuotere il Portsmouth, che già al 51' si ritrova sotto di due gol: il raddoppio è firmato da Eddie Nketiah, una delle più giovani risorse della squadra a disposizione di Arteta. Il centravanti classe 1999, lanciato titolare nella sfida di coppa, sfrutta il cross dalla sinistra di Nelson, stoppa il pallone, se lo appoggia sul petto, supera di prepotenza due marcatori e scaraventa il pallone in rete: un vero pezzo di bravura, tutto utilizzando il solo piede sinistro. Un gol del genere spegne le residue speranze del Portsmouth di riaprire la partita, tanto che le successive occasioni da gol sono ancora tutte di marca Arsenal: Nelson viene però murato sul più bello e Saka esalta i riflessi del portiere di casa Bass. Per i volenterosi Pompeys di questa sera sarebbe stata forse una punizione fin troppo eccessiva. da https://www.sportmediaset.mediaset.it/

sabato 29 febbraio 2020

Arsenal, è una eliminazione catastrofica: quanti soldi persi…

Arsenal, l’eliminazione dalla Europa League è una catastrofe. Un anno dopo la finale di Baku sono cambiate tante cose in casa Arsenal. Il primo a saltare è stato Unai Emery. Quindi Fredrik Ljungberg ad interim, fino a quando il club non ha ufficializzato il ritorno di Mikel Arteta. L’ex centrocampista però non è riuscito a ottenere i risultati che sperava. Ed è costretto ad affrontare il momento più difficile della sua gestione.
 L’Arsenal, uscito a sorpresa dall’Europa League contro l’Olympiakos, è già costretto già a pensare alla prossima stagione. Secondo l’Express, i Gunners potrebbero avere un buco nel bilancio di oltre 40 milioni di euro, se non riusciranno a qualificarsi alla prossima edizione della Champions League. Prospettiva complicata. E dopo l’eliminazione in Europa League, il club fa un primo triste bilancio delle finanze: nell’ultimo esercizio finanziario sono andati in fumo 30 milioni.
La scorsa stagione l’Arsenal ha guadagnato più di 45 milioni raggiungendo la finale di di Europa League. In questa stagione però le cose sono andate diversamente. I Gunners devono qualificarsi in Champions se vogliono rendere il club sostenibile a livello economico. Altrimenti il club del nord Londra dovrà affrontare un ridimensionamento. Basti considerare che nelle ultime stagioni i profitti sono andati calando: 30 milioni lo scorso anno, 65 milioni l’anno precedente
C’è un altro problema: i costi totali del personale, compresi gli stipendi dei giocatori, sono cresciuti di quasi 10 milioni di euro. Toccando una quota di 270 milioni. I salari per l’Arsenal sono un problema: la scorsa estate il proprietario Josh Kroenke ha dichiarato che il club ha “costi salariali da Champions ma con un budget da Europa League”. Con queste basi trattenere giocatori come Pierre-Emerick Aubameyang e Alexandre Lacazette sarà sempre più difficile, soprattutto qualora la squadra non dovesse qualificarsi alla prossima edizione della Champions. Ipotesi al momento neanche troppo campata in aria…da https://www.ilposticipo.it/