L ’Arsenal ha chiuso l’esercizio 2018-2019 con una perdita netta di 27,1 milioni di sterline (31,1 milioni di euro). Si tratta del primo rosso di bilancio dal 2001-2002, stagione in cui i Gunners conquistarono la loro dodicesima Premier League e in cui Thierry Henry vinse il titolo di capocannoniere con 24 reti. Sebbene i ricavi dell’esercizio 2018-2019, chiuso con il quinto posto in campionato e la sconfitta nella finale di Europa League contro il Chelsea di Maurizio Sarri, siano cresciuti di 6,5 milioni di sterline a 394 milioni, i minori proventi da player trading (12,2 milioni di sterline contro i 120 milioni del 2017-2018) hanno inciso sull’ultima riga di bilancio. Il minor impatto dei proventi legati al calciomercato si è inoltre combinato con un un incremento del costo del personale tesserato, cresciuto di 8,4 milioni di sterline a 231,7 milioni. Nel complesso, l’Arsenal ha visto i ricavi da diritti tv crescere dell’1% a 183 milioni di sterline grazie ai proventi garantiti dalla Premier League e grazie al cammino fino alla finale di Europa League.
I ricavi commerciali sono aumentati del 3,7% a 110,9 milioni di sterline, dai 106,9 milioni del 2019-18, grazie anche all’accordo da 10 milioni di sterline all’anno con l’autorità turistica “Visit Rwanda” come sponsor di manica. Per la stagione 2019-2020, l’Arsenal dovrebbe incrementare ulteriormente i propri ricavi commerciali grazie al nuovo accordo con Adidas e grazie al rinnovo con Emirates quale sponsor di maglia e dei naming rights dello stadio. da https://www.calcioefinanza.it/
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