giovedì 16 aprile 2020

Arsenal, i dirigenti rinunciano a un terzo dello stipendio

Attraverso una nota pubblicata sul proprio sito internet, l’Arsenal ha voluto comunicare gli ultimi aggiornamenti sul club, in relazione all’emergenza Coronavirus. I Gunners hanno parlato della situazione finanziaria, dei propri giocatori e si sono inoltre rivolti ai tifosi.
«I nostri proprietari, Kroenke, Sports & Entertainment, sono totalmente impegnati a supportare l’Arsenal in questo momento difficile», chiarisce il comunicato.
«Stiamo anche controllando attentamente i nostri costi. Abbiamo bloccato la maggior parte delle spese in conto capitale e le nostre spese operative sono rigorosamente controllate. All’inizio di questo mese, il nostro team esecutivo si è offerto volontario di rinunciare a più di un terzo dei propri guadagni nei prossimi 12 mesi».
I dirigenti hanno dunque deciso di rinunciare a una fetta importante del proprio salario. A proposito dei dipendenti, l’Arsenal ha poi chiarito che «non stiamo prendendo in considerazione licenziamenti e siamo completamente concentrati sulla protezione di benessere, lavoro e stipendi. Tutti i nostri dipendenti ricevono i loro stipendi completi e prevediamo di continuare. Al momento non intendiamo utilizzare il programma di sostegno del governo».
«Oltre ai nostri dipendenti, stiamo estendendo il nostro impegno a pagare i lavoratori occasionali da fine aprile a fine maggio. Per i nostri lavoratori occasionali, questo significa che saranno pagati per tutte e quattro le partite della Premier League che sono state posticipate e saranno pagati nuovamente se dovessero lavorare a queste partite una volta riorganizzate», spiega il club.
Infine, a proposito dei calciatori, l’Arsenal aggiunge che «negli ultimi 10 giorni abbiamo discusso con loro sulle potenziali sfide finanziarie future e su come stiamo pianificando. Sono in corso conversazioni produttive su come i nostri giocatori potrebbero supportare la squadra in modo appropriato. Non abbiamo e non faremo alcun commento in merito fino a quando queste discussioni private non saranno concluse».
da https://www.calcioefinanza.it

venerdì 13 marzo 2020

Coronavirus, Premier League sospesa per il Covid-19

In Inghilterra si corre ai ripari. Dopo aver riscontrato la positività al Covid-19 di Mikel Arteta, allenatore dell'Arsenal, e Callum Hudson-Odoi, giocatore del Chelsea, le massime organizzazioni calcistiche inglesi (Premier League, FA, EFL e WSL) hanno deciso di sospendere i campionati. Questo il comunicato della Premier:

"A seguito di una riunione degli azionisti di oggi, è stato deciso all'unanimità di sospendere la Premier League con l'intenzione di tornare il 4 aprile, previo parere medico. L'amministratore delegato della Premier League, Richard Masters, ha dichiarato: "Desideriamo che Mikel Arteta e Callum Hudson-Odoi, e tutti quelli contagiati dal Covid-19, si riprendano rapidamente. In questa situazione senza precedenti, stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri club, il governo, la FA e la EFL per rassicurare la salute di tutti e il benessere di giocatori, staff e tifosi".
L'obiettivo della Premier League è quello di riprogrammare le partite rinviate, comprese quelle giocate dalle squadre Primavera, per quando la sicurezza e la salute di tutti sarà garantita". da https://sport.sky.it/

Arsenal, Arteta positivo al Coronavirus: primo caso in Premier

Il Coronavirus è arrivato, purtroppo, anche in Premier League. Il primo a risultare positivo al COVID-19 non è un calciatore, ma l'allenatore dell'Arsenal Mikel Arteta. La comunicazione ufficiale è arrivata direttamente dal sito del club che ha annunciato anche la conseguente chiusura del centro di allenamento di London Colney. A questo punto sembra scontato il rinvio delle prossime gare dei Gunners in Premier League, nonostante proprio oggi sia stata confermata la disputa a porte apere di tutte le gare in programma nel campionato inglese. Una misura, però, destinata a cambiare dopo la positività in serata dell'allenatore spagnolo.

La Premier League corre ai ripari dopo il caso Arteta e ha convocato una riunione straordinaria per la giornata di venerdì. Se il rinvio delle partite dell'Arsenal è certo (anche a causa del protocollo di quarantena al quale si dovrà sottoporre tutta la squadra, staff compreso), resta da capire come si comporterà l'Inghilterra riguardo le altre partite. Sono infatti di oggi le parole del Primo Ministro britannico, Boris Johnson, che ha confermato tutti i match senza ricorrere nemmeno alle porte chiuse. Ma a questo punto, dopo la notizia di Arteta, sembra quasi ovvio che tutta la Premier sarà costretta a fermarsi. L'allenatore spagnolo ha comunque rilasciato le prime dichiarazioni dopo la positività al test: "Questo è veramente fastidioso, ho effettuato il test dopo essermi sentito male. Tornerò al lavoro non appena mi verrà permesso". da https://sport.sky.it/