martedì 28 aprile 2020

Arsenal, ripresi gli allenamenti: è la prima squadra in Premier League.

Arsenal di nuovo in campo a Colney. Sono i Gunners il primo club della Premier League a riprendere gli allenamenti in seguito alla sospensione del 13 marzo a causa dell’emergenza Coronavirus. Prima società del campionato inglese a concordare un taglio degli stipendi con i giocatori e, soprattutto, la prima a tornare ad allenarsi. La squadra di Mikel Arteta è tornata all'opera nel rispetto delle condizioni di sicurezza: si fa riferimento al mantenimento della distanza, al lavoro individuale e separato con un massimo di cinque giocatori in ciascuno dei 10 campi da gioco del complesso sportivo fino alle sessioni d'allenamento di massimo un'ora. Come aveva specificato un portavoce del club, "i giocatori viaggeranno da soli, eseguiranno il loro allenamento individuale e torneranno a casa". Un protocollo sanitario molto rigido da seguire, norme che comprendono anche il divieto di qualsiasi contatto fisico.

L'Arsenal voleva rimettersi al lavoro prima di altri club poiché, a causa della positività al Covid-19 dell’allenatore Mikel Arteta, è stato costretto a rimanere fermo più di altre squadre accumulando in totale 47 giorni di stop. Anche il Brighton ha riaperto le proprie strutture per consentire ai giocatori di allenarsi. Il cosiddetto Project Restart, ovvero il piano del torneo di rimettersi in gioco dopo la sospensione del 13 marzo, sarà implementato in settimana. Il Times e la Bbc hanno diffuso la notizia che la Premier prevede di riprendere l'8 giugno per concludersi a fine luglio. Gli allenamenti di gruppo dovrebbero scattare il 18 maggio. I club venerdì discuteranno le diverse, possibili opzioni per il ritorno in campo a porte chiuse. La decisione finale, tuttavia, spetterà al governo del Regno Unito che a sua volta ha avviato degli incontri con i medici e le Federazioni sportive per affrontare la questione. da https://sport.sky.it

mercoledì 22 aprile 2020

Coronavirus, Arsenal: Özil e altri due ribelli rifiutano il taglio dell'ingaggio

Con una nota sul proprio sito ufficiale l'Arsenal ha annunciato nella giornata di lunedì l'accordo volontario con i giocatori della prima squadra, il capo allenatore e il personale di base, che per aiutare il club a sostenere questo momento critico derivante dalla crisi per il coronavirus hanno accettato una riduzione dello stipendio del 12,5% per un anno (fino a marzo 2021), un importo da rimborsare nel caso in cui i "Gunners" si qualificassero per la Champions sia in questa stagione che nella prossima. Però - secondo quanto riporta il 'Mirror', ripreso poi dalle testate di altri Paesi - ci sono tre ribelli che non accettano questa misura straordinaria della società, attuata per fronteggiare la delicata situazione economica che si è venuta a creare a causa dell'emergenza Covid 19. E anche Mesut Özil, il calciatore dall'ingaggio più alto nella rosa della squadra londinese (circa 20 milioni di euro), è uno di quelli che rifiuta di abbassare il suo stipendio. da https://www.repubblica.it

martedì 21 aprile 2020

Arsenal, giocatori e staff si tagliano lo stipendio del 12,5%

L'Arsenal muove un altro passo contro il Coronavirus. Come comunicato dal club con una nota ufficiale, i giocatori, l'allenatore e tutto lo staff hanno deciso di tagliarsi i propri stipendi annuali del 12,5%. Si tratta di un accordo volontario per aiutare la società in questo momento critico, reso molto complicato dagli effetti della pandemia, che ha fermato anche la Premier League: "La scelta finale segue discussioni positive e costruttive - si legge - In queste conversazioni c'è stato un chiaro apprezzamento della gravità della situazione attuale e un forte desiderio di giocatori e staff di mostrare il loro sostegno alla famiglia dell'Arsenal. Le riduzioni dei guadagni annuali entreranno in vigore questo mese, con i documenti contrattuali che saranno completati nei prossimi giorni". Un punto importante riguarda però gli eventuali futuri rimborsi, che dipenderanno esclusivamente dal raggiungimento degli obiettivi legati al successo sul campo: "Qualora dovessimo raggiungere questi obiettivi, per i quali i giocatori avranno un'influenza diretta, la nostra posizione finanziaria sarà più forte”.

La Premier, tuttavia, non si fermerà. Questa almeno è l'intenzione espressa da tutti i club, concordi sul non annullare la stagione: "Il nostro accordo si basa sul presupposto che finiremo il campionato e riceveremo le entrate complete. I risparmi che ne conseguiranno aiuteranno a coprire alcuni dei rischi finanziari che avremo in questa stagione in relazione alle partite e alle entrate commerciali. Siamo orgogliosi e grati ai nostri giocatori e al nostro staff per essersi uniti per supportare il nostro club, i nostri dipendenti e la nostra comunità in questi tempi senza precedenti che sono tra i più difficili che abbiamo affrontato nella nostra storia”, conclude l’Arsenal. di https://sport.sky.it/