martedì 2 maggio 2023

PL ARSENAL-CHELSEA= 3-1



Goals. 18'Odegaard, 31'Odegaard, 34'Jesus, 65'Madueke,
Arsenal. Ramsdale; White, Kiwior, Gabriel (Holding 85), Zinchenko (Tierney 73); Odegaard, Jorginho (Partey 86), Xhaka; Saka (Nelson 74), Jesus, Trossard (Martinelli 59).
Subs. Turner, Smith-Rowe, Nkietah, Vieira,
Manager. Mikel Arteta
Chelsea. Arrizabalaga; Azpilicueta, Fofana (Chalobah 86), Silva, Chilwell; Kante, Fernandez (Mudryk 71), Kovacic; Madueke (Ziyech 79), Aubameyang (Havertz 46), Sterling (Gallagher 71),
Subs. Mendy, Badiashile, Felix, Loftus-Cheek,
Manager. Frank Lampard
Booked.  Kovacic, Gallagher,
Referee, Robert Jones 6.5
Attendance. 60.144
Table. 78.Arsenal(34), 76.Manchester City(32), 65.Newcastle, 63.Manchester United, 56.Liverpool,  54.Aston Villa,Tottenham, 52.Brighton, 50.Brentford..
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Il turno infrasettimanale di Premier League si apre con il travolgente successo nel derby di Londra dell'Arsenal, che batte 3-1 il Chelsea e torna così alla vittoria dopo quattro giornate: un trionfo che vale anche la vetta della classifica in attesa del City. A decidere il match dell'Emirates sono la doppietta di Odegaard (18' e 31') e la rete al 34' di Gabriel Jesus, mentre non basta il gol nella ripresa di Madueke (65') per i Blues.
Dura appena 34 minuti il derby di Londra che apre il turno infrasettimanale di Premier League: all'Emirates, infatti, l'Arsenal vola subito sul triplo vantaggio, vincendo poi 3-1 e tornando alla vittoria dopo quattro gare senza conquistare i tre punti. Il protagonista indiscusso del match è Martin Odegaard: il norvegese sblocca la sfida al 18' con un meraviglioso sinistro su assist di Xhaka che termina in porta dopo aver impattato la traversa. La staffetta si ripete anche al 31', quando lo svizzero serve nuovamente il gioiellino dei Gunners che, ancora di sinistro, trova stavolta il secondo palo beffando nuovamente Kepa. Passano tre minuti e la sfida si chiude: ancora Xhaka conclude, Fofana mura ma Gabriel Jesus si fa trovare pronto, siglando il 3-0.
Un primo tempo da dimenticare per i Blues, con Lampard che toglie uno spento Havertz e inserisce Aubameyang. La sostanza, però, non cambia: l'unico a mettere un minimo in discussione il trionfo dei padroni di casa è Madueke, che al 65' accorcia le distanze. Finale senza sofferenza, però, per l'Arsenal, che anzi sfiora il poker ancora con Xhaka. Con questo 3-1, Arteta sale momentaneamente al primo posto con 78 punti e mette pressione al City, che però è a -2 con due partite in meno e già contro il West Ham all'Etihad avrà l'occasione di riprendersi la vetta. Considerando Premier e Champions, invece, è il sesto ko di fila per il Chelsea, sempre più in crisi. da https://www.sportmediaset.mediaset.it

mercoledì 26 aprile 2023

PL MANCHESTER CITY-ARSENAL= 4-1



Goals. 7'De Bruyne, 45+1'Stones, 54'De Bruyne, 86'Holding, 95'Haaland,
Man City. Ederson; Walker, Stones, Dias, Akanji; Rodri, Gundogan (Mahrez 72), De Bruyne (Alvarez 87); Silva, Grealish (Foden 87), Haaland
Subs. Ortega, Laporte, Lewis, Phillips, Gomez, Palmer,
Manager. Pep Guardiola
Arsenal. Ramsdale; White, Holding, Gabriel, Zinchenko; Partey, Xhaka (Jorginho 60), Odegaard (Smith-Rowe 71); Saka (Nelson 80), Martinelli (Trossard 60), Jesus (Nketiah 81)
Subs. Turner, Kiwior, Tierney, Vieira,
Manager. Mikel Arteta
Booked. Partey, 
Dias, Grealish, Rodri
Referee. Michael Oliver
Attendance. 53.482
Table. 75.Arsenal, 73.Manchester City, 59.Manchester United,Newcastle, 54.Aston Villa, 53.Tottenham,Liverpool, 49.Brighton, 47.Brentford..
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È un monologo del Manchester City il big match d'alta classifica di Premier League con l'Arsenal. All'Etihad i Citizens passeggiano sull'attuale capolista, che adesso è distante appena due punti, ma con due partite da recuperare a disposizione per completare eventualmente il sorpasso e allungare. Guardiola vince la sfida con il suo "allievo" Arteta, trascinato da un De Bruyne in formato deluxe. Il belga sblocca la partita dopo 7 minuti sfruttando una gran giocata di Haaland. Poi, dopo il raddoppio di Stones con un colpo di testa nei minuti di recupero del primo tempo, sigla in avvio di ripresa (al 54') il 3-0, recuperando prima il pallone a metà campo, scambiandolo con Haaland e piazzandolo con il destro alle spalle di Ramsdale. È arrivata troppo tardi la reazione dell'Arsenal, a segno con Holding all'86'. Molto nervosa la squadra di Arteta, con tanto di numerosi accenni di rissa sedati di volta in volta dall'arbitro. Nel finale, poi, arriva il gol del solito Haaland a completare il poker per i padroni di casa, fissando il risultato sul 4-1 conclusivo. da https://www.tuttosport.com

domenica 23 aprile 2023

L’Arsenal ha buttato via la Premier League: dentro il crollo 'orizzontale' di Arteta.

Orizzontale, non verticale. Perché questo Arsenal non perde, ma neanche vince da tre settimane a questa parte. Va in vantaggio, gioca bene, ma poi si fa rimontare, oppure come stasera rimonta ma non fino in fondo, e perde punti che il Manchester City non rosicchia, ma divora voracemente. E ora siamo davanti a un virtuale e futuribile sorpasso in classifica. Il tecnico Arteta, padrone della Premier League fin dal matchday 1, sta tafazzianamente buttando via tutto.
 Sembrava proprio l’anno buono. L’Arsenal era lanciatissimo verso il ritorno in Paradiso, verso un titolo di campione d’Inghilterra che manca ormai da 19 anni: 50 punti alla fine del girone di andata, una proiezione mostruosa di 100 a fine campionato, Manchester City più o meno comodamente a -6. Il 3-2 al Manchester United a fine gennaio suonava come l’anticipazione della grande festa dalle parti dell’Emirates. Ma qualcosa si è rotto, il Manchester City non ha sbagliato una partita e adesso, dopo il terzo pareggio consecutivo, gli uomini di Guardiola hanno 5 punti e due partite in meno rispetto ai Gunners. Se le vincono entrambe, il sorpasso è servito. Ma potrebbe bastarne anche solo una, perché intanto la gara col Brighton è rinviata per la concomitanza della semifinale di FA Cup contro lo Sheffield United, e il 26 aprile è in programma lo scontro diretto. Se Arteta perde, si ritrova Guardiola a -2 ma a +4 in proiezione.
La prima partita di febbraio contro l’Everton doveva essere la prima di una comoda discesa verso il trionfo: i Toffees avevano appena esonerato Frank Lampard ed erano in crisi nera, ma Sean Dyche all’esordio ha sorpreso l’Arsenal con il gol vittoria di Tarkowski. Poco male, il City il giorno dopo ha perso contro il Tottenham, tuttavia nella giornata seguente è arrivato un pareggio contro il Brentford per 1-1 con contestuale vittoria di Haaland e compagni sull’Aston Villa. Tutto riparato una settimana dopo, con il Nottingham Forest che ha imposto l’1-1 ai Citizens, ma le certezze dell’Arsenal sono state infrante. Infatti le vittorie successive sono arrivate subendo molti gol, e alla metà di marzo Saliba, il leader della difesa, si è fermato per un problema alla schiena. Nel frattempo, ecco l’eliminazione agli ottavi di finale di Europa League per mano dello Sporting di Lisbona ai rigori, con un gol da centrocampo di Gonçalves all’Emirates. Tutto ciò mentre il City continuava a vincere e Haaland a segnare.
Dopo l’infortunio di Saliba, due vittorie per 4-1, contro il Crystal Palace di uno spento Vieira e contro il Leeds che poi è stato devastato 5-1 in casa dallo stesso Crystal Palace, rivitalizzato da Roy Hodgson; quindi le gare contro Liverpool e West Ham, entrambe pareggiate 2-2 subendo la rimonta dal doppio vantaggio. Arteta ha negato che i suoi giocatori stiano sentendo la pressione, ma il 3-3 in rimonta – stavolta da parte dei Gunners – all’ultimo in casa contro il fanalino di coda Southampton sembra suggerire l’esatto contrario. Il Manchester City adesso è lì, e ha tre occasioni (scontro diretto, West Ham il 3 maggio e Brighton a data da destinarsi) per cambiare la capolista della Premier League, che è la stessa dall’inizio del campionato, ad agosto. da https://www.calciomercato.com