Goals. 51'Enciso, 86'Undav, 96'Estupnan,
Arsenal. Ramsdale, White, Kiwior, Gabriel, Tierney; Jorginho (Partey, 60), Xhaka (Nelson 60), Odegaard (Smith Rowe 77); Saka, Martinelli (Trossard 19), Jesus (Nketiah 77)
Subs. Vieira, Turner, Holding, Walters,
Manager. Mikel Arteta
Brighton. Steele, Gross, Colwill, Dunk, Estupinan; Caicedo, Mac Allister, Gilmour (Welbeck 60); Encisco (Undav 82), Mitoma, Ferguson (Buonatte, 77).
Subs. Ayari, Moran, Peupion, McGill, van Hecke, Offiah,
Manager. Roberto De Zerbi
Bookings. Estupinan, Gross, Partney,
Referee. Andy Madley
Attendance. 60.139
Table. 85.Manchester City(35), 81.Arsenal(36), 66.Newcastle,Manchester United, 62.Liverpool, 58.Brighton, 57.Tottenham,Aston Villa, 53.Brentford..
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È tornato il vero Brighton. In tempo per decidere la Premier League, per giocare un’altra grande partita in casa dell’Arsenal e vincendo, consegnando di fatto il titolo a Pep Guardiola, quello che Roberto De Zerbi considera il suo modello assieme a Marcelo Bielsa. La prima sconfitta all’Emirates dal 15 febbraio lascia i Gunners a 4 punti di distanza dal City con due gare ancora da giocare: significa che un miracoloso sorpasso è ancora possibile solo se la squadra di Arteta vince le ultime due (sabato prossimo in casa del Forest, domenica 28 all’Emirates col Wolverhampton) e i campioni in carica non fanno almeno due punti nelle loro ultime 3, visto che la differenza reti è nettamente a loro favore. Il Brighton, che si riprende il 6° posto salendo a quota 58, un punto più di Aston Villa e Tottenham che hanno giocato due partite in più, ha meritato il successo: ha controllato il gioco, impedito all’Arsenal di ragionare, colpito ad inizio ripresa con Enciso (complice anche un infortunio di Kiwior) e senza poi rischiare nulla, trovando anzi il raddoppio nel finale con Undav e il terzo gol nel recupero con Estupinian. De Zerbi ha confermato che questa squadra che lui ha trasformato in eccellente merita un posto in Europa. L’Arsenal si è di nuovo incantato sul più bello, denunciando i limiti di testa che l’hanno frenato in questo finale di stagione: alle assenze pesanti di Saliba e Zinchenko si è aggiunto l’infortunio di Martinelli, ma i Gunners non sono riusciti ad uscire dalla trappola Brighton, si sono innervositi e non hanno reagito, crollando nel finale. E si sono giocati il titolo.
Arteta al 19’ perde Martinelli per un’apparente distorsione alla caviglia sinistra rimediata in uno scontro con Caicedo. Al suo posto entra l’ex Trossard, che poco dopo la mezzora colpisce la traversa in contropiede. È l’occasione più clamorosa di un primo tempo frizzante in cui però mancano i gol. Bastano 6’ della ripresa per colmare questa lacuna: ci pensa il Brighton a passare con Enciso, che tocca in rete da due passi un cross morbido da sinistra di Estupinian. Arteta si gioca il tutto per tutto sbilanciando la squadra, ma il Brighton resta in controllo del match, riuscendo ad impedire all’Arsenal di ragionare. Anziché il pari, nel finale arrivano altri due gol ospiti: all’86’ segna Undav, che scavalcava Ramsdale con un preciso pallonetto, poi al 96’ arriva il tris firmato da Estupinian, che raccoglie una corta respinta di Ramsdale. È l’apoteosi per il Brighton e la fine, salvo miracoli, del sogno Premier dell’Arsenal. da https://www.gazzetta.it