Erling Haaland ha collezionato il gol numero 100 con la maglia del Manchester City nel pareggio per 2 a 2 contro l’Arsenal, big match della quinta giornata di Premier League. Ma la sua partita all’Etihad sarà ricordato soprattutto per il comportamento avuto nei minuti finali della sfida, dopo il gol di John Stones al 98esimo che ha permesso alla squadra di Guardiola di riacciuffare i rivali per il titolo. Una serie di atteggiamenti irrispettosi, che se notati avrebbero meritato anche un cartellino rosso.
Il primo è il più vile. Stones insacca di testa il gol del definitivo 2 a 2. Haaland va a raccogliere la palla in rete e la lancia sulla testa del difensore dell’Arsenal Gabriel, che in prenda alla disperazione per il gol subito è girato di spalle e ha la maglia tirata sul volto. Un comportamento appunto irrispettoso e vigliacco, perché il suo avversario era appunto di spalle.
Il secondo gesto ha come vittima Myles Lewis–Skelly, giovane talento dell’Arsenal buttato nella mischia da Arteta. Haaland sta discutendo ancora con Gabriel e con altri giocatori avversari. Poi guarda Lewis-Skelly, che ha appena 17 anni, e lo snobba con queste parole: “Tu chi ca**o sei?”.
Il terzo comportamento irrispettoso avviene a fine gara. Haaland si avvicina a Mikel Arteta e poi sussurra al tecnico dell’Arsenal: “Stay humble“. Due parole, resta umile. Un chiaro sfottò che provoca la reazione di Gabriel Jesus: tra i due volano altri insulti, prima che a dividerli sia Jack Grealish.Con il City sta segnando gol a valanga e infrangendo record su record. Ma, visti i suoi atteggiamenti, il primo a rimanere umile dovrebbe essere proprio Haaland. da ilfattoquotidiano.it