domenica 28 maggio 2017

Wenger rimanda sul suo futuro: "Si deciderà la prossima settimana"

L'Arsenal si aggiudica la FA Cup battendo in finale il Chelsea per 2-1. Successo arrivato grazie al goal nel finale di Ramsey, che ha ristabilito subito le distanze dopo il provvisorio pareggio di Diego Costa. In conferenza stampa Arsene Wenger celebra il successo: "Sono molto orgoglioso per il modo in cui abbiamo vinto. Abbiamo battuto il Manchester City in semifinale ed il Chelsea in finale, non poteva essere più dura. Siamo stati bravi ma, soprattutto, una squadra". L'allenatore non riesce a digerire il mancato successo in Premier League:"Abbiamo vinto 7 delle ultime 8 partite e fino a dicembre eravamo imbattuti da 20 gare. Peccato per il black-out fatale di marzo". Infine Wenger si sofferma sulla sua situazione: "E' ridicolo pensare che dopo 20 anni il mio futuro all'Arsenal possa dipendere da una partita. La prossima settimana ne sapremo di più. L'importante è il bene del club, per questo bisognerà vedere se sono ancora l'uomo giusto". da http://www.goal.com/

sabato 27 maggio 2017

FAC CHELSEA-ARSENAL= 1-2





Il fascino della FA Cup, il trofeo più antico della storia del calcio, è qualcosa che difficilmente si riesce a spiegare a parole. Anche quest'anno, la finale tra Arsenal e Chelsea, è stata pura magia. Perché i Gunners battono i Blues per 2-1 in un'incredibile finale (dopo il gol di Sanchez in avvio di gara, il pareggio a 13' dal termine di Diego Costa e il gol partita di Ramsey subito dopo) e vincono così la tredicesima FA Cupdella loro storia, diventando il club con il maggior numero di vittorie davanti ai rivali del Manchester United, fermi a quota 12. Ma è anche la rivincita di Wenger, tanto contestato dai suoi tifosi ma arrivato alla settima vittoria in questo splendido torneo: superato George Ramsay, l'allenatore che ne aveva vinte di più. Per quanto riguarda l'altra faccia della medaglia, sfuma uno storico double per Antonio Conte dopo il campionato vinto da rookie, ma la stagione dell'ex ct rimane fantastica. I ritmi di gioco sono subito altissimi, alla prima occasione del match c'è subito un gol: dopo una bella trama dell'Arsenal, Alexis Sanchez vince un rimpallo e si ritrova in area di rigore, riuscendo a battere Courtois con l'esterno del destro. Il gol, causa posizione irregolare di Ramsey giudicata poi passiva dal direttore di gara, viene convalidato soltanto dopo qualche secondo causa il chiarimento tra arbitro e guardalinee. La sostanza però non cambia e i Gunners sono avanti 1-0. Chelsea che si trova in grande difficoltà dopo lo svantaggio subito, mancando soprattutto in intensità. Al quarto d'ora è ancora la squadra di Wenger a sfiorare il gol ccon Ozil, che su ottima intuizione di Sanchez scavalca Courtois con uno scavetto prima di trovare il salvataggio provvidenziale di Cahill sulla linea. Qualche minuto dopo Arsenal pericolosissimo su azione di corner: Welbeck stacca più in alto di tutti trovando il palo e su ribattuta anche Ramsey colpisce lo stesso legno. Gli uomini di Conte si fanno vedere pericolosamente per la prima volta al 28', quando su lancio lunghissio di Pedro, Diego Costa sorprende Holding trovando però l'ottima uscita di Ospina. Dall'altra parte è ancora Welbeck ad andare a pochi centimetri dal gol venendo fermato dall'uscita di Courtois e dal successivo salvataggio sulla linea del solito Cahill ad anticipare Alexis Sanchez. Approccia decisamente meglio rispetto al primo tempo, il Chelsea di Antonio Conte. La spinta offensiva dei Blues è infatti costante e costringe l'Arsenal a chiudersi nella propria metà campo. La prima chance per i campioni d'Inghilterra capita sui piedi Moses, servito benissimo in area da Diego Costa e fermato solamente da un ottimo intervento di Ospina. Al 65' ha una buona chance Bellerin in contropiede, ma il suo tiro viene parato bene da Courtois. Brutto colpo per il Chelsea qualche minuto dopo, Victor Moses simula nettamente in area di rigore facendosi ammonire per la seconda volta: Blues in 10 negli ultimi 20 minuti. Sottovalutare il cuore della squadra in maglia blu, però, è un errore madornale. Soprattutto se in area di rigore si aggira un certo Diego Costa, meraviglioso nel battere in girata Ospina e a far esplodere i suoi tifosi. La partita è a dir poco incredibile e subito dopo l'Arsenal torna avanti con un colpo di testa vincente di Aaron Ramsey. I minuti passano, la gara non è per nulla decisa. Diego Costa si divora una grande palla gol a 4' dal termine chiamando al grande intervento Ospina. Si va dall'altra parte ed è Ozil a sbagliare un gol facile facile graziando Courtois da due metri colpendo in pieno il palo. Il forcing finale però non produce nulla, l'Arsenal vince un'altra FA Cup, piange il Chelsea di Conte. da http://www.foxsports.it/

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Goals. 4'Sanchez, 76'Costa, 79'Ramsey,
Arsenal: Ospina, Holding, Mertesacker, Monreal, Bellerin, Ramsey, Xhaka, Oxlade-Chamberlain (Coquelin 82), Sanchez (Elneny 90+3), Ozil, Welbeck (Giroud 78). Subs not used: Cech, Iwobi, Perez, Walcott. Manager Arsene Wenger
Booked: Holding, Ramsey, Xhaka, Coquelin.
Chelsea: Courtois, Azpilicueta, Luiz, Cahill, Moses, Kante, Matic (Fabregas 61), Alonso, Pedro (Willian 72), Costa (Batshuayi 88), Hazard. Subs not used: Begovic, Zouma, Ake, Terry. Manager Antonio Conte
Booked: Kante, Moses, Holding, Ramsey, Xhaka, Coquelin.
Sent off: Moses. 
Referee: Anthony Taylor (Cheshire)
Attendance: 89.472

lunedì 22 maggio 2017

Kroenke ferma tutti: “L’Arsenal non è in vendita, tengo tutte le mie quote”

Nessun ribaltone societario, la maggioranza dell’Arsenal non è in vendita e l’imprenditore statunitense Stan Kroenkevuole mantenere tutte le sue quote dei Gunners. A smentire le indiscrezioni del Financial Times circolate nei giorni scorsi su un possibile cambio al vertice è stata KSE, la holding nelle mani di Kroenke che detiene il 67% dell’Arsenal: “Kse è un investitore di lungo periodo nell’Arsenal e resterà” alla guida del club, si legge in una nota.
Piccolo passo indietro. Venerdì il più importante quotidiano finanziario al mondo, FT, ha scritto che il socio di minoranza dei Gunners, Alisher Usmanov, sarebbe stato pronto a rilevare il 60% delle quote del club. Il russo attivo nell’acciaio, secondo quanto ha raccontato FT, avrebbe messo sul piatto un’offerta da 1,3 miliardi di dollari, valutando complessivamente il club più di 2 miliardi. A passare all’incasso, ovviamente, sarebbe stato Kroenke che però, a quanto pare, non ha proprio nessuna voglia di passare la mano: Kse, ha detto oggi, è un investitore di lungo periodo e tanti saluti; con la holding che continuerà ad avere i Gunners oltre ai Denver Nuggets di basket e ai Los Angeles Rams di Football americano.
Tattica? Possibile, fatto sta che adesso l’Arsenal ha nel mirino l’ultimo match della stagione, la finale di FA Cup contro il Chelsea, e poi potrà andare in vacanza. Ma pochi sorrisi quest’anno: ieri per la prima volta un ventennio il club ha fallito la qualificazione in Champions League e dall’anno prossimo dovrà fare i conti con qualche revenue in meno proprio per colpa della mancata partecipazione al torneo per club più importante al mondo. Chi sederà in panchina? C’è chi giura Arsene Wenger, ancora una volta, ma occhio perché a Londra il tempo cambia in fretta e pure le idee. da http://www.calcioefinanza.it/

Clamoroso, Wenger resta all’Arsenal

Incredibile ma vero. Wenger, salvo imprevisti, continuerà la sua avventura sulla panchina dell'Arsenal. Secondo Sunday Times, dopo la finale di FA Cup (contro il Chelsea), verrà annunciato il prolungamento dell'accordo con il tecnico francese per altri due anni. Niente PSG quindi per Wenger che, nonostante le tante difficoltà avute quest'anno (e i fischi di diversi fan nei suoi confronti), resterà al suo posto. Si parla di una vera e propria rivoluzione a livello di giocatori. In pochi verranno confermati. da http://www.sportal.it/

Paradosso Arsenal, niente Champions ma crisi societaria prima che tecnica

Dopo 18 partecipazioni consecutive alla Champions League l’Arsenal quest’anno non è riuscita a centrare l’obiettivo. Nella prossima stagione la squadra – che nel week end gioca la finale di FA Cup contro il Chelsea potendo vincere la terza coppa nazionale in 4 anni – giocherà l’Europa League venendo declassata.

CF – calcioefinanza.it aveva ampiamente analizzato i conti del club nei mesi scorsi sostenendo come di fatto il club gestito da Stan Kroenke in qualità di azionista di maggioranza si sia in questi anni distinto per aver soprattutto messo davanti alle priorità la stabilità economica più dei risultati ovvero delle vittorie e dei trofei fini a se stessi. Nel frattempo ha costruito e ripagato uno stadio nuovo che gli garantisce di essere la prima società europea nella classifica parziale dei ricavi da stadio. Ma il flop, se così lo vogliamo chiamare, pur con tutti i distinguo del caso, di quest’anno – come già riportato nelle scorse settimane – potrebbe non essere solo sportivo. L’Arsenal rischia ora anche il primo rosso dal 2002 ad oggi. E il paradosso arriva proprio qui. Via l’allenatore? Tutt’altro. Wenger sembra solido al suo posto, soprattutto perchè – a prescindere da quel che accadrà tra una settimana o poco più a proposito della sua posizione – quel che è certo è che il suo eventuale addio sarà consensuale con il club. Nessun licenziamento, quindi. Ad essersi scatenato, piuttosto, è un conflitto interno che riguarda i principali azionisti.Come già riportato nei giorni scorsi il miliardario russo Alisher Usmanov avrebbe recentemente fatto un’offerta da 1,8 miliardi di euro per rilevare tutta la quota di Kroenke nel club. Ma come noto l’americano ha sempre detto di non volersi disimpegnare ed anzi, di voler mantenere il pacchetto di maggioranza, indicando così indirettamente il figlio Josh, già coinvolto nelle questioni del club, come futuro plenipotenziario. Ma da Usmanov (patrimonio stimato in 11,2 miliardi di dollari) che al momento detiene il 30% delle quote contro il 67% degli americani, è arrivata una critica su tutta la linea, con l’intento di rivedere radicalmente le politiche di investimento del club. In particolare sono i tifosi i destinatari dei messaggi del russo, che parla apertamente di necessità di lottare apertamente per il titolo. Negli ultimi anni, del resto, Usmanov ha continuato a crescere, ed ora è pronto a sferrare l’attacco decisivo.
Arrivato nel 2007 con il 14,6% a fronte di un investimento da 87 milioni di euro, è recentemente arrivato al 30% rilevando la quota di Farhad Moshiri, imprenditore anglo iraniano che nel frattempo si è concentrato sull’Everton di cui detiene ora il 49,9% con la sua Blue Heaven Holdings Limited. Una battaglia intestina che – dopo l’uscita allo scoperto di Usmanov – rischia di segnare l’immediato futuro dell’Arsanel, società che invece avrebbe bisogno oggi come non mai di una guida sicura, augurandosi per i gunners che i Kroenke, decidendo di rimanere, possano garantire al club una svolta immediata e convincente a partire dal prossimo mercato. da http://www.calcioefinanza.it/